Omniavulnerant
Distopie della vision.
domenica 21 settembre 2025
Convegno Recoaro 1945
Il Convegno Recoaro 1945, tenutosi al Cinema Lux nella mattinata del 20 Settembre 2025, ha rilanciato il tema della centralità recoarese nella conclusione ww2. La storiografia ufficiale stabilisce la fine della occupazione tedesca in Italia riconducendola alla data della firma avvenuta a Caserta il 29 Aprile 1945. Sul piano formale la datazione appare corretta anche se poi divenne effettiva il 2 Maggio 1945, ma il punto messo a fuoco dal convegno è che la decisione di arrendersi venne presa una settimana prima in quella che il Gruppo Storico Valle dell’Agno chiama “Conferenza di Recoaro”.
Si tratta dell’incontro tenutosi nella galleria bunker “chiesa – tennis” il 22 Aprile tra i quattro soggetti decisori ovvero il comandante della WERMACHT IN Italia generale von Vietinghoff Sheer, il comandante delle SS in Italia Karl Wolf, L’ambasciatore Rudolf Rahn e il Gauleiter dell’Alpenvorland Franz Hofer. Tale riunione, che vedeva soprattutto la riluttanza di von Viettinghoff, avveniva alla luce del pesante bombardamento degli edifici delle Fonti ove era insediato il quartier generale tedesco.
L’ipotesi di resa era il risultato di una serie di colloqui riservati che erano avvenuti in Svizzera, con inizio a Zurigo 8 Marzo 1945 con il direttore dei servizi segreti americani OSS/Europa Allen W Dulles, su iniziativa del SS Karl Wolff. Quest’ultimo aveva prospettato agli alleati la possibilità di un accordo separato con la cessazione delle ostilità sul fronte italiano che offrisse agli anglo americani l’opportunità’ di prepararsi ad una prospettiva di scontro con l’URSS. Era definita operazione Sunrise/Crossword ed era stata portata avanti tenendo fuori i sovietici che intanto procedevano a gran carriera verso Berlino.
Tutta questa partita è già stata presentata molto bene nel volume Bombs Away. Il bombardamento alleato sul Quartier generale tedesco di Recoaro (20 aprile 1945) e la resa della Wehrmacht in Italia, ed. Menin, Schio 2010, pp. 224, euro 18. Gli autori sono storici gia' noti per pubblicazioni e ricerche di notevole spessore. Essi sono: Maurizio Dal Lago, Franco Rasia, Giorgio Trivelli, Luca Valente, Giuseppe Versolato. Ora una rilettura fatta alla luce degli stimoli scaturiti dal convegno potrebbe risultare molto coinvolgente.=-=-=-=-=======-=-=-=-=-=-=-===-==-[=[-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=[-=-=-=-=-=-=-[=-=-[=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
The bombing of the German Headquarter and the 'Recoaro Conference'. German troops in Italy were the first in the Wehrmacht to surrender, signing on April 29, 1945, in Caserta. But they decided to surrender a week before on April 22, 1945, in Recoaro after a heavy US bombing of their HQ. This report looks at how that bombing by 18 B25 Mitchell planes happened and the 'Recoaro Conference' where top German leaders in Italy decided to surrender Army Group C.
Trotsky al laptop
Il 21 Agosto 1940 avvenne l'omicidio di Lev Davidovich Trotsky. Egli criticava Stalin e il suo regime fin dal 1929 quando era stato esiliato. Sosteneva la necessità di una rivoluzione permanente ed attaccava il regime staliniano e la burocratizzazione del suo partito. Ad ucciderlo con un colpo di piccozza alla testa fu Ramon Mercader agente segreto spagnolo naturalizzato sovietico. Una nota curiosa sul killer: era cugino di Maria Mercader attrice cinematografica sposata con il noto regista Vittorio De Sica e madre dell'altrettanto noto attore Cristian De Sica. Non è un caso che l'omicidio sia avvenuto all'inizio della seconda guerra mondiale e ad un anno dalla sconfitta delle brigate internazionali nella guerra di Spagna. Da bolscevico di formazione Marxista egli analizzava i processi storici e globali con il rigore proprio del materialismo dialettico e, nella mia lettura del suo pensiero, se fosse vivo oggi direbbe piu o meno quanro segue.
L’emergere dei Brics e la crisi del dollaro non costituiscono una prospettiva di liberazione dal capitalismo perché sono solo le forme attuali della competizione tra borghesie nazionali. L’architettura sovranazionale del potere globalista non costituisce un modello di riferimento per le forze antisistema il cui compito non è scegliere tra blocchi capitalistici rivali, ma concepire e costruire un’alternativa indipendente. In questo scenario, il controllo dell’informazione diventa un terreno decisivo di lotta. I media borghesi, siano essi occidentali o legati ai paesi emergenti, sono strumenti al servizio delle rispettive classi dominanti, ma il Web, pur controllato dalle grandi multinazionali digitali, può essere usato come spazio di controinformazione e organizzazione militante: blog, piattaforme sociali, giornali online e collettivi digitali devono diventare armi nelle mani della classe antagonista internazionale. Ogni articolo, ogni comunicato, ogni forma di comunicazione indipendente è parte della battaglia contro l’egemonia ideologica del capitale. Il contrasto alla guerra (Ww3) rappresenta il terreno su cui dispiegare tale azione.
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The BRICS rise and dollar crisis reflect capitalist rivalry, not liberation. Independent alternatives require counter-information, digital activism, and media struggle against bourgeois dominance, especially opposing world war. This is the new task of the international antagonist class.----------------- ---------------------- -------------- ------ -- -- ------ - - - ----
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lunedì 8 settembre 2025
Volonterosi o belligeranti?
ll conflitto in Ucraina e il ruolo degli Stati occidentali
1. Il conflitto in Ucraina continua a rappresentare una frattura profonda nelle relazioni internazionali contemporanee. Le posizioni dei diversi attori globali e regionali, unite alla complessa stratificazione storica e geopolitica, evidenziano le difficoltà di un percorso diplomatico verso una pace stabile. Il presente contributo analizza le dichiarazioni e le strategie dei cosiddetti “volenterosi”, il ruolo della Federazione Russa, le posizioni degli Stati europei e le prospettive legate alla corsa al riarmo.
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2. La posizione russa e le preoccupazioni di sicurezza
La Federazione Russa ha ribadito più volte che una pace duratura è subordinata a due condizioni: l’arresto dell’espansione della NATO in Ucraina e l’impossibilità che armamenti occidentali vengano dispiegati ai confini russi. Tali istanze, percepite a Mosca come minacce esistenziali, sono state poste al centro della giustificazione dell’azione militare avviata nel 2022. La prospettiva che eserciti occidentali si dispieghino nei pressi della Russia confermerebbe, secondo l’interpretazione russa, la legittimità delle proprie preoccupazioni originarie.
3. I “volenterosi” e le implicazioni della loro strategia
Un gruppo di trentacinque Stati, ventisei dei quali favorevoli a un intervento diretto, si è dichiarato disponibile a inviare truppe in Ucraina al cessate il fuoco. Tale posizione, tuttavia, solleva un paradosso: mentre gli Stati affermano di voler favorire la pace, le loro dichiarazioni rischiano di prolungare il conflitto. L’eventuale dispiegamento di contingenti occidentali verrebbe percepito come una provocazione, con il risultato di consolidare l’intransigenza russa e di allontanare la prospettiva di un accordo.
La proposta occidentale relativa ad una riduzione dell’età della leva ucraina obbligatoria a diciotto anni, svela l’intenzione di protrarre il conflitto fino all’esaurimento delle risorse umane ucraine, nella strumentale speranza di dare nel frattempo all’Occidente l’opportunità di rafforzare le proprie capacità militari.
4. Conseguenze sociali: l’esodo giovanile ucraino
Il protrarsi della guerra swta producendo un massiccio esodo della popolazione giovanile, in particolare nella fascia 18-25 anni. Questo fenomeno si aggraverebbe in caso di mancanza di uno status formale di rifugiato, aggravando ulteriormente le tensioni demografiche e sociali interne all’Ucraina e privando il Paese di una parte significativa della propria forza lavoro e della futura classe dirigente.
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5. Le posizioni dei principali Stati europei
5.1 Polonia
Varsavia ha escluso l’invio di truppe, richiamando la memoria dei massacri perpetrati dai nazionalisti ucraini in Volinia durante la Seconda guerra mondiale. L’intitolazione di monumenti e piazze a figure implicate in tali eventi mantiene aperte ferite storiche ancora sensibili nelle relazioni bilaterali.
5.2 Germania
La Germania manifesta una duplice posizione: da un lato, il leader Merz sostiene un consistente riarmo; dall’altro, permane una riluttanza all’invio di truppe, legata anche al peso simbolico della sconfitta subita con la bandiera sovietica issata sul Reichstag. Intanto, all’interno del Paese, cresce il dissenso, come dimostrato dall’attività politica di Sahra Wagenknecht.
5.3 Italia
L’Italia si mostra critica verso la linea europea prevalente e propone un modello di intervento legato ad una interpretazione restrittiva dell’articolo 5 della NATO. Roma rifiuta l’ipotesi di inviare contingenti, unità sminatrici o supporto aereo, distinguendosi nettamente dalla Francia, dove il governo deve fronteggiare il rischio di una mozione di sfiducia.
5.4 Francia
La Francia attraversa un delicato momento politico interno. Marine Le Pen, pur osteggiata da gran parte dell’opinione pubblica, ha rafforzato la propria base di consenso, al punto che l’elezione di Macron è stata possibile in gran parte grazie alla contrapposizione con la sua figura. Le dinamiche interne francesi influenzano dunque anche l’orientamento estero del Paese.
6. La corsa al riarmo
L’ultima strategia condivisa dagli Stati occidentali sembra consistere nel rafforzamento del processo di riarmo. Tuttavia, la Federazione Russa è in grado di produrre, nell’arco di tre mesi, una quantità di armamenti superiore a quella complessivamente realizzata in un anno da tutti i Paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti, con l’eccezione del comparto aeronautico.
Secondo il premier olandese Mark Rutte, la Russia non avrebbe una capacità militare superiore a quella del Texas; tuttavia, egli stesso ha osservato che persino l’Olanda non sarebbe in grado di prevalere in un simile confronto. Questo dato sottolinea come, anche nelle comparazioni più favorevoli, la Federazione Russa manterrebbe un vantaggio competitivo nella corsa agli armamenti.
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7. Conclusioni
L’analisi delle dichiarazioni e delle strategie dei volenterosi mostra come la retorica della pace rischi di tradursi, in realtà, in un prolungamento delle ostilità. La divergenza tra le posizioni dei singoli Stati europei, unite alle preoccupazioni storiche e identitarie, rende ancora più difficile la costruzione di un fronte coeso. La dinamica attuale sembra orientarsi verso una competizione industriale e militare che, almeno nel breve periodo, appare favorevole alla Federazione Russa, aggravando così l’incertezza sul futuro del conflitto e sulle prospettive di una pace sostenibile.=========================================================================================================================================================================================================================================================================================== The declarations of the “willing countries” ostensibly aimed at peace paradoxically contribute to prolonging the conflict. Divergent national positions within Europe hinder strategic cohesion, while Russia’s superior armament production capacity consolidates its advantage. Consequently, prospects for a sustainable peace remain uncertain, overshadowed by escalating militarization and geopolitical fragmentation.
martedì 2 settembre 2025
ha stato Putin
Il propagandismo antirusso, che è l’ultimo collante che rimane ad una LEADESHIP UE ormai totalmente in disfatta, conferma il vecchio adagio secondo il quale al peggio non c’è mai limite. Il primo settembre 2025 l’aereo che trasportava Ursula von der Leyen in Bulgaria per una visita politica, è atterrato all’aeroporto di Plovdiv con 9 (nove) minuti di ritardo. Su questo ritardo, imprevisto e probabilmente chiarito in sede bulgara solo in un momento successivo, è stato immediatamente costruita una fake news di incredibile stupidità. Una stupidità che però il TG1 delle 20 (solo per fare un esempio) ha dato con la massima tensione fin dal titolo di testa.
Possiamo effettivamente confermare le informazioni dalle autorità bulgare secondo cui ciò sia dovuto a una palese interferenza da parte della Russia. Siamo abituati alle minacce e alle intimidazioni che sono una componente regolare del comportamento ostile della Russia. Pertanto questo non farà che rafforzare ulteriormente il nostro incrollabile impegno ad incrementare le capacità difensive e il supporto all'Ucraina. Questo il comunicato ufficiale della UE.
La visita è poi proseguita visitando una fabbrica di munizioni e le notizie si sono progressivamente accavallate arrivando a parlare di piloti costretti a consultare mappe cartacee ecc. Tutto questo si è chiarito solo dopo qualche giorno quando una agenzia di controllo dei voli ha pubblicato la registrazione del tracciato effettuato dall’aereo della von der Leyen, tracciato dal quale non emerge nessuna interruzione del servizio GPS. Sono state cosi confermate le smentite del portavoce russo che aveva subito parlato di notizie infondate. La principale differenza tra le balle e la rettifica sta ovviamente nell’uso diseguale dell’enfasi. Tutto lascia pensare che sia stata una operazione di guerra cognitiva mirante ad ingenerare un clima di tensione alla vigilia della riunione dei cosiddetti volonterosi.
domenica 24 agosto 2025
Notevolanti
- [ ] L’enfasi sul rischio Dengue serve a generare un orientamento critico nell’opinione pubblica verso l’agricoltura autoproduttiva in quanto pone il problema della riduzione totale del rischio acqua stagnante.
- [ ] Trump sta gestendo la sconfitta strategica dell’Europa in Ucraina. La resa verrà mascherata da ceasefire. Zulsky verrà dipinto come un eroe resistente e la cessione dei territori come un fatto temporaneo.
- [ ] In this way they aim to rearm Europe in order to obtain Germany as the economic engine of the EU in the trade confrontation with China.
- [ ] 1-a: Gli ucraini hanno perso la guerra. I russi hanno vinto la guerra. Ue e Governo meloniano recitano la farsa di non ammetterlo. Con quali conseguenze? E chi le paga?
- [ ] 1-b: Il primo passo verso la libertà è stato compiuto. Putin ha dichiarato guerra al potere dei Rothschild, rimuovendoli dalla Russia e avviando la de-dollarizzazione. Il mondo osserva questa rivoluzione, mentre i popoli si preparano a liberarsi dalle catene del controllo globale.
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Sia nela bibbia che nel Corano entrambi i testi presentano gli insetti come strumenti attarverso i quali la potenza divina puo' intervenerire nel mondo. Nella bibbia si accentua l'idea che essi siano agenti di castigo (seppur liberatorio come nei casi dell'Esodo) mentre il Corano ne evidenzia anche il valore simbolico e positivo (ad esempio nella Sura An-Nahl 16:68-69 Hallah guida le api a produrre alveari e miele portando beneficio come "guarigione per gli uomini").
domenica 17 agosto 2025
Maui, on fire from the space
Maui. Dal podcast di Claudio Fracassi “MAUI:intrigo internazionale”.
Maui è la seconda isola più grande delle Hawaii, nel cuore del Pacifico, con circa 170.000 abitanti. Ma tra l’8 e il 16 agosto 2023 tutto è cambiato. Un’ondata di incendi ha devastato l’isola: 6.880 acri di terra bruciati, 102 vittime umane, circa 3.000 animali morti e danni per oltre 5 miliardi di euro. La storica città di Lahaina, che contava 12.000 abitanti, è stata cancellata dalla mappa. Nessuno è rimasto. È diventato il peggior disastro naturale della storia di Maui.
Gli incendi sono arrivati dal nulla. Nessun allarme, nessuna sirena. Bambini rimasti intrappolati in casa mentre i genitori erano fuori. Dall’alto, la scena è ancora più inquietante: alcune case ridotte in cenere, altre intatte. Perché queste sì e quelle no?
Da qui iniziano le domande.
E compaiono nomi e connessioni che collegano le Hawaii a Israele, al governo USA e ai giganti della finanza. Uno su tutti: Larry Fink, CEO di BlackRock, il fondo d’investimento più potente al mondo. Fink è sia cittadino americano che israeliano, legato a doppio filo all’ex direttore della CIA John Brennan e a diversi capi del Mossad, i servizi segreti israeliani. BlackRock, insieme a Vanguard e State Street, forma una sorta di “santa trinità” della finanza globale: tre colossi che possiedono pezzi l’uno dell’altro e controllano ricchezze incalcolabili.
E le Hawaii? Non sono solo spiagge da cartolina. Sono un punto strategico: a metà strada tra Giappone e Stati Uniti, con legami storici fortissimi. Già nell’Ottocento arrivarono commercianti ebrei, e oggi l’arcipelago ospita una comunità ebraica piccola nei numeri (circa 10.000 persone) ma molto influente: quasi tutti membri di AIPAC, la potente lobby pro-Israele che influenza pesantemente la politica americana. Non a caso l’attuale governatore Josh Green e il senatore Brian Schatz? Entrambi ebrei, entrambi membri AIPAC.
Negli anni ’70 nasce la BIRD Foundation (Binational Industrial Research and Development), un progetto congiunto USA-Israele per sviluppare tecnologie. All’inizio pubblica, poi privata, ha legato strettamente le Hawaii a Israele, soprattutto nei settori satellitari e della sicurezza. I direttori? Persone con contatti diretti con il Mossad e l’esercito israeliano.
Saltiamo al 2020: sotto l’amministrazione Biden, Israele e Stati Uniti firmano un accordo per costruire smart cities. Dove? In Giordania e… nelle Hawaii. Intanto entra in scena il colosso giapponese Hitachi, guidato da un CEO amico di Larry Fink, ossessionato dalle città intelligenti. I principali investitori di Hitachi? Sempre loro: BlackRock, Vanguard e State Street.
E qui nasce l’ipotesi: gli incendi di Maui non sarebbero stati casuali, ma selettivi. Forse provocati da tecnologie satellitari. Risultato: terra bruciata, comunità sfollate, terreni liberati. E chi ci guadagna? Lo Stato delle Hawaii e la società immobiliare Alexander & Baldwin, di cui i maggiori azionisti sono ancora una volta BlackRock e soci.
E adesso? Il governatore ha già annunciato il piano: trasformare Maui in una smart city. Intelligenza artificiale per gestire traffico, trasporti pubblici, veicoli elettrici autonomi, case automatizzate e soprattutto la creazione di una smart grid: una rete elettrica controllata digitalmente, capace di monitorare e gestire tutto, dalle abitazioni alle campagne. In pratica, il cuore di ogni smart city.
Maui, geograficamente perfetta tra Giappone e Stati Uniti, diventa così un laboratorio globale. Un campo di prova per BlackRock, per Israele, per la CIA e per le multinazionali hi-tech.
Gli incendi non sono stati solo una tragedia. Sono stati un reset. E il futuro di Maui si sta ridisegnando, non per volontà dei suoi abitanti, ma sotto la regia di interessi globali potentissimi.
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Maui’s 2023 fires killed 102, erased Lahaina, and cleared land. Critics allege satellite-driven destruction enabling smart city plans tied to BlackRock, Israel, CIA.
venerdì 15 agosto 2025
Karoshi
In Giappone, nelle notturne veglie di Tokyo, la città si erge quale scenario sociopatico, ove le luci degli edifici per uffici risplendono quali lanterne di una follia collettiva. I salarymen, vestiti di abiti scuri, si muovono quali automi di una cultura lavorativa che sembra divorare le loro anime, condannandoli a una esistenza di fatica e sofferenza.
Ma al di là delle apparenze, si cela un mistero cosmico: la produttività è tra le più basse nel mondo sviluppato, nonostante le lunghe ore di lavoro. Il Karoshi, la morte per superlavoro, è il sacrificio estremo di questo rito sacrificale, ove le vittime sono immolate sull'altare della produttività.
La domanda centrale risuona quale mantra: perché le persone in Giappone lavorano così duramente? È possibile che un paese possa continuare a costruire il proprio futuro su una cultura del lavoro così impegnativa e pericolosa? La ricerca di un equilibrio tra lavoro e vita è un imperativo mistico, che richiede una profonda introspezione e una trasformazione spirituale. Solo così il Giappone potrà trovare la via d'uscita da tale labirinto di fatica e sofferenza, e riscoprire il valore sacro della vita.
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"Fall down seven times, stand up eight."
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