Alighiero Tondi
Tonaca o partito? Nel 1952, con una comunicazione del giorno
21 Aprile, l’importante gesuita Alighiero Tondi abbandonò la compagnia e
successivamente sposò una deputata del PCI. Egli adottò la dottrina marxista
come riferimento teorico e divenne uno dei più acerrimi autori critici della
Chiesa. Nel 1978 dopo varie traversie tra le quali sei anni di lavoro nella
Germania dell’Est, al sopraggiungere della vedovanza egli verrà riaccolto
nell’ordine fondato da sant’Ignazio di Loyola.
Egli fu reintegrato nell’ordine sacerdotale e incardinato
nella diocesi di Reggio Emilia. In questo modo egli onorò il voto di obbedienza
“perinde ac cadaver” e la sua salma
oggi giace in una tomba del cimitero di Cavirago accanto a quella della moglie
On. Carmen Zanti deputata del PCI e per anni segretaria della Federazione
Democratica Internazionale delle Donne.
La vicenda di Tondi è importante perché connessa con quella
del Russicum
Eric Frattini nel suo libro “LA SANTA ALIANZA. Cinco siglos
de espionaje vaticano” tradotto in italiano per Fazi da Simona Noce, dedica a
questo caso un paio di paginette (332-333). Egli considera questa una delle operazioni
più spettacolari del “Sodalitium Pianum” (importante servizio segreto vaticano
ultrasecolare). Il Tondi infatti sarebbe stato un abile agente segreto del KGB
infiltrato come segretario ed aiutante di camera di Monsignor Montini il quale
una volta eletto papa con nome di Paolo VI se lo sarebbe portato a Roma. Secondo
Frattini Tondi avrebbe collaborato con Montini per ben 24 anni e lo stava
ancora facendo anche nel 1967, ma evidentemente non è affidabile perché la
biografia di Tondi oggi è nota e lui in quel periodo si trovava ancora in
Germania est dove insegnava all’Università. E il libro di Fabrizio e Gasparroni
infatti racconta una storia molto diversa.
Comunque secondo Frattini Tondi avrebbe denunciato, nell’ambito
del suo lavoro spionistico per il KGB, ben 250 membri del Russicum inviati nell’URSS
e destinati ad una brutta fine. Sempre secondo Frattini il Sodalitium Pianum
avrebbe avviato una sorveglianza di Tondi senza che Paulo VI lo sapesse. Nel 1968
costui sarebbe stato arrestato per evitare che venisse a conoscenza dei nomi
degli infiltrati vaticani in Romania, Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia.
Di tutto questo non c’è traccia nella puntata di Passato e Presente
che Mieli ha dedicato alla figura del gesuita comunista.
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