La operazione militare speciale iniziata da Putin il 24 Febbraio 2022 aveva
caratteristiche giuridicamente equivalenti a quelle della operazione militare
speciale portata avanti dalla Turchia nel nord della Siria, ma a differenza di
quest’ultima è stata trasformata in una guerra di fatto tra la NATO e la Russia
attraverso la messa in atto di una enorme aggressività politica, fornitura
militare, sabotaggio infrastrutturale e ostilità
nei confronti delle varie proposte di mediazione diplomatica messe in campo dai
paesi occidentali. Qui l’asticella è stata alzata al punto tale che non si può più
ammettere apertamente il fallimento della “controffensiva” ucraina e si assiste
alla stesura di un vergognoso velo di silenzio che copre la situazione.
La Federazione Russa, come era largamente prevedibile ma inopportuno affermare sin dall’inizio, ha già vinto questa guerra da tempo. Tuttavia è essa stessa interessata a stare al gioco dell’accanimento terapeutico perché gli appuntamenti del 2024 sono succosi. Ci saranno le elezioni di Putin e le elezioni di Biden ma le prime saranno in primavera e le seconde in autunno e il tempo intermedio risulterebbe essenziale per presentare l’uno come l’uomo delle vittorie e della pace e il secondo come l’uomo della guerra e delle sconfitte.
Afghanistan e Ucraina umilieranno gli USA.
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Putin’s military operation in Ukraine has escaled into
a de facto war between NATO and Russia. The conflict includes political aggression,
military support and hostility towards diplomatic mediation efforts by Western
nations.
Despite Russia’s victory, they aim to prolong the conflict for political games in the lead-up to the 2024 elections, positioning Putin as a man of peace and victories, and portraying Biden as a leader associated with war and defeats.
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