TiSA, Trade in Service Agreement, è un accordo per
l’interscambio internazionale di servizi. E’ ancora in corso di elaborazione e
le trattative proseguono nella più ampia segretezza come nel caso del TTIP.
Quest’ultimo si occupa di merci, mentre il TiSA si occupa di servizi come
assicurazioni, dati personali e istruzione.
WikiLeaks è l’unica fonte. Pare che non sarà reso noto che
cinque anni DOPO la sua approvazione. E’ già qualcosa se verremo a sapere che è
stato approvato…
In Italia ne ha parlato l’Espresso che ha lanciato un grido
di allarme, non raccolto dal mainstream, per quanto attiene alle prospettive di
privatizzazione con riferimento a servizi fondamentali come banche, sanità,
trasporto, istruzione.
Che dire?
I Doha Rounds WTO del 2001 e del 20011 devono aver scottato
non poco l’oligarchia globale al punto di dar vita a questo ciclo di trattative
segrete dalle quali dipende il futuro globale. Oltre a date, modalità e
contenuti sono segreti anche i luoghi e le persone… in pratica abbiamo tutti
dei rapprsentanti che operano e negoziano a nostro nome stando in
clandestinità.
L’enorme ossessione alla segretezza che caratterizza i
protagonisti viene giustificata con la necessità di evitare le proteste no
global.
Ma la security è solo un albi. E’ molto più probabile che non
si volgiano rendere noti i contenuti delle partite trattate per ragioni
attinenti ai vantaggi strategici e competitivi dei detentori di proprietà intellettuale,
scientifica e tecnologica. In pratica l’Occidente vuole tenersi il vantaggio
competitivo nello scenario futuro.
Se anche fosse comprensibile in termini di
business, questa segretezza in realtà significa scatenare una enorme battaglia
tra servizi segreti. Nessuno al mondo potrà fare a meno di spiare se vuole
sopravvivere.
" Siamo vittime del feticismo dei numeri imposto da esperti senza nome, uomini ciechi che hanno il potere di comandare il mondo. E non consciamola ragione delle loro scelte."
(Federico Rampini ALL YOU NEED IS LOVE, pg 235)
(Federico Rampini ALL YOU NEED IS LOVE, pg 235)
Altro che complottismo, i veri paranoici sono loro.
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