Alla
fine degli anni ottanta, dopo il decennio da bere a Milano con le Barlington
sotto le Timberland, abbiamo il festival di Sanremo del 1990 con Toto Cutugno e
Ray Charles. Vinsero i POOH con Uomini
Soli. Organizzatore era Adriano Aragozzini giornalista e imprenditore
di spettacolo. Il telegiornale satirico Striscia
la Notizia annunciò i vincitori al pubblico italiano alle ore 21, prima che
ciò venisse fatto dal podio un paio d’ore dopo e ciò inaugurò un periodo
prolifico di scandali festivalieri.
Aragozzini finirà in carcere negli anni
successivi per i fatti di tangenti connessi alla sua attività sanremese, ma
potrà essere ricordato per la sua opera letteraria dal titolo: QUESTA SERA
CANTO IO. Splendori, misteri, passioni, tradimenti, trasgressioni in
cinquant’anni di canzone italiana.
E’ una
auto biografia che promette rivelazioni sullo show
business italiano e straniero dell’ultimo mezzo secolo. Lusingato dal titolo mi
auguro che tenga fede all’appello a suo tempo formulato da Tony Renis e da
Teddy Reno in occasione della sua carcerazione: “Meglio farebbe Aragozzini a collaborare coi giudici aiutandoli a
scoprire la verità.” Ma il fatto che siano passati ormai venticinque anni
dal suo arresto, avvenuto sull’onda di Mani Pulite, mi lascia scettico. E’
probabile però che il libro getti uno squarcio di luce “sul bieco sistema radiotelevisivo che tanto male ha fatto a molti
artisti professionisti e tanto bene a pochi eletti.” Sono parole di Teddy
Reno, casa discografica CGD e Ricordi.
Il
VENERDI DI REPUBBLICA della scorsa settimana ha dedicato un ampio svolazzo giornalistico
a questo libro. Ovviamente senza alcun accenno alla carcerazione per
corruzione, ma enfatizzando gli aspetti gossip come i rapporti con Tina Turner
o quelli di Nureyev con Gina Lollobrigida. Penso che il lancio del libro come
antologia di gossip sia più che altro connesso opportunisticamente con il
clamore del prossimo festival di Sanremo, una edizione che pare impostata
all’insegna della sveltina RAI MEDIASET.
Sarà
quel che sarà, io penso di leggere questo libro di Aragozzini soprattutto
perché sono stimolato da Romano Lupi e Riccardo Mandelli i quali hanno appena
pubblicato un interessantissimo, quello sì, LIBRO NERO DEL FESTIVAL DI SANREMO
(ed. ODOYA). In esso si possono trovare ampie tracce sul coacervo di interessi
occulti o anche illegali che stanno dietro le quinte dello show business antico
e moderno.
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