Adam Lay y-bounden (di
anonimo inglese circa 1450). Su Youtube è Adam lay dei ragazzini
King’s College. E’ un a riflessione sul peccato originale dal sapore densamente
cattolico, siamo infatti circa cento anni prima della nascita del
protestantesimo anglicano. L’unica fonte manoscritta è conservata presso la British Library (vedi foto)
nello Sloane Manuscript 2593.
Il testo si riferisce ai
fatti del Capitolo 3 della Genesi. Nella teologia medievale si riteneva che
Adamo fosse stato trattenuto nel limbo assieme agli altri patriarchi per i
4.000 anni che intercorrono (secondo la credenza dell'epoca) tra la nascita dell’uomo e l’avvento di Cristo.
Il secondo verso narra la caduta adamitica nella tentazione di Eva e il serpente.
Il terzo verso richiama la redenzione di Cristo nato da Maria, Regina del Cielo (paradiso) e si conclude con un rinvio a Tommaso D’Aquino e al suo concetto di felix culpa. (Concetto paradossale, contenuto ne le CONFESSIONI, condiviso dalla dottrina della Chiesa, secondo il quale il peccato di Adamo è “beato” perché ha procurato all’umanità l’avvento del Redentore per riscattarlo, determinando così l’avvento dei benefici grandemente maggiori connessi col cristianesimo).
Il secondo verso narra la caduta adamitica nella tentazione di Eva e il serpente.
Il terzo verso richiama la redenzione di Cristo nato da Maria, Regina del Cielo (paradiso) e si conclude con un rinvio a Tommaso D’Aquino e al suo concetto di felix culpa. (Concetto paradossale, contenuto ne le CONFESSIONI, condiviso dalla dottrina della Chiesa, secondo il quale il peccato di Adamo è “beato” perché ha procurato all’umanità l’avvento del Redentore per riscattarlo, determinando così l’avvento dei benefici grandemente maggiori connessi col cristianesimo).
Lo attesta
l’ultimo verso:
Blessed be the time/That apple taken was,/ Therefore we moun singen. Deo
gracias!
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