Secondo la vulgata giornalistica, non ultimo Gino Castaldo
nel suo ROMANZO DELLA CANZONE ITALIANA, De Andrè scrisse “preghiera in Gennaio”
al ritorno dal funerale di Luigi Tenco, il quale però era morto in Febbraio.
Evidentemente la preghiera era retroattiva, o meglio oggi si direbbe un
“prequel” perché in quel testo l’anima di Luigi l’ultimo vecchio ponte non l’ha ancora attraversato.
E’ una metafora per dire la vicinanza amicale tra Luigi e
Fabrizio, nonché per richiamare il carattere filo-suicidario della poetica di
quest’ultimo. Ma è un’imprecisione che lede la credibilità di un’opera
interessante e ricca di informazioni stuzzicanti sulla storia della canzone
italiana.
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