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Un altro motivo per cercare di accendere polemica
attraverso una notizia che non lo era è dato dal perenne tema dell’eccidio di Schio. Nel Luglio del 1945, a
guerra conclusa, alcuni partigiani sono entrati nelle carceri di Schio ove si trovavano
prigionieri comuni e prigionieri politici fascisti e, incapaci di individuare i
fascisti hanno sparato sul mucchio uccidendo una cinquantina di persone. Di
quei partigiani uno è
ancora vivo ed ha compiuto cento anni la scorsa settimana. Costui,processato e
condannato a suo tempo, si chiama Valentino Bortoloso, detto Teppa, ed il suo compleanno
è stato festeggiato dal segretario e dalla
capogruppo del Pd scledense. La cosa aveva un carattere privato ma è finita su Facebook e il GdVi non ha perso
occasione per enfatizzare trasformando il fatto in un’occasione di polemica
politica. In tal modo si può infatti generare visibilità per futuri candidati alle
amministrative. E la cosa non dispiace a nessun esponente dell’arco politico vigente
Meloni/Shlein tant’ è
che la notizia e la foto rimangono bene in mostra per due giorni.
A mio avviso questa pseudo notizia da mainstream
casereccio ha almeno due rischi negativi. Uno è dato dal fatto che se la polemica attecchisce si
mina la stabilità del patto di concordia
Bortoloso/Vescovi firmato tra esponenti della partigianeria e familiari delle
vittime, il secondo è
dato dal fatto che dopo Pasqua viene il
25 Aprile il cui vero tema di dibattito quest’anno sarebbe la PACE ma fa comodo
al medesimo arco Meloni/Shlein, che ha unitariamente votato l’invio di armi a
Zelensky una decina di volte, coprirlo con finte polemiche come appunto questa.
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