L’Anpi nazionale emette un
comunicato che esprime la presa di posizione contraria alle proposte di riforma costituzionale che
stanno interessando i lavori parlamentari.
Presidenzialismo/premierato. Bozza Casellati. Viene ridotta l’autonomia del Parlamento, esso puo sfiduciare il governo ma in tal caso decade pure. Si ispira ad un concetto di Democrazia del vincitore, che viene però definita Democrazia Decidente, e toglie all’attuale presidente della Repubblica il potere di indicare il presidente del Consiglio e sciogliere le camere. Si profila quindi come una operazione di verticalizzazione e accentramento del potere.
Autonomia differenziata. Il dibattito della bozza Calderoli è al senato. È stata approvata con voto unanime in commissione una proposta emendativa della bozza Calderoli che rende revocabile dallo Stato l’Intesa Stato Regione, una possibilità di revoca che non può avvenire senza il consenso della Regione. (Non mi è chiaro)
L’Anpi considera queste proposte
pericolose e negative perché “stravolgono il modello sociale, economico e
democratico delineato dalla Costituzione”.
Quindi prosegue nel suo attuale
ruolo di stampella potica della Cgil chiamando a partecipare alla
manifestazione del 7 ottobre.
Io non considero prioritaria questa battaglia nell'attuale fase politica. Mi appare strumentale questa tardiva e parziale campagna di difesa costituzionale e non gradisco la logica collateralista connessa col sostegno di una Cgil oggi in crisi di consenso.
Purtroppo devo constatare che la difesa della Costituzione non è stata e non viene ancor oggi messa in campo con la stessa solerzia quando viene ripetutamente violato l'articolo 11 con l'invio di armi in Ucraina e non è stata messa in campo precedentemente quando l'articolo 32 (libertà di scelta cure mediche) veniva aggirato violandone lo spirito.
Mi appare chiara invece la strumentalità di questa iniziativa. Durante la pandemia la Costituzione è stata calpestata dagli stessi che oggi vi si appellano.
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"Listen up, folks! The National Partisans Association ain't on board with them two fancy institutional reform ideas they're jawing about in the Italian Parliament today. I reckon this whole shebang is just a bunch of political mumbo-jumbo, and I ain't too keen on jumping headfirst into opposing that Differentiated Autonomy thingamajig neither."
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