“No alla legge sull’autonomia, si al federalismo solidale”. È il titolo di una lettera pubblicata il 30 Maggio sul Gdi Vi nella rubrica delle lettere in ultima pagina.
Vi si sostiene che la legge in corso di approvazione al Parlamento nazionale definita di “autonomia differenziata” ci riporta alla Devolution del 2001 col relativo rischio di sapaccatura tra regioni Ricche/Povere. Pertanto l’estensore della lettera è contrario alla proposta di legge (quindi si colloca di fatto tra la minoranza politica attuale, col Pd o col Campo Largo), ma al tempo stesso prende posizione per un “federalismo solidale”. Esso viene definito come un”assetto federale nel quale le autonomie e risore finanziarie vengono ripartite con equilibrio di solidarietà nel rispetto dell’articolo 119 della Costituzione. Quest’ultimo è un articolo che assicura autonomia di entrata e di spesa ai comuni, provincie, città metropolitane e regioni, garantendo un’idea di decentramento istituzionale in nome della solidarietà e coesione sociale.
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