L'11 Dicembre u.s. è stata pubblicata la relazione della ennesima commissione Moro.
I
giornali la presentano senza tanta enfasi, come approdo conclusivo di un lavoro
svolto con unanime intento di ricerca della verità e altrettanto unanime
risultato.
In realtà le oltre 180 pagine che troviamo agli atti sul sito del
Parlamento scandiscono un lavoro di ricerca e acquisizione di documenti che non
risolve per niente il caso. Chi e perché abbia voluto la morte dello statista
rimane un quesito del cono d’ombra, e la verità è ancora lontana.
Con ciò non intendo
criticare un lavoro che permette indiscutibili passi avanti, anche se solo
sull’agguato e alcuni primi spostamenti dopo la cattura. Per il resto rimane da
fare un sacco di lavoro ulteriore. E le conclusioni della Relazione ne indicano la traccia: Il DNA di via Gradoli; il falso di Chicchiarelli (e la rapina Securmark);
le tracce sulla R4.
Su questi punti lo sviluppo del lavoro è possibile lavorando su nuovi reperti come luminol, DNA ecc. (dopo che sarà stabilito chiaramente chi paga). Pare che sia soprattutto la Guardia di Finanza a lavorarci sopra.
Su questi punti lo sviluppo del lavoro è possibile lavorando su nuovi reperti come luminol, DNA ecc. (dopo che sarà stabilito chiaramente chi paga). Pare che sia soprattutto la Guardia di Finanza a lavorarci sopra.
Poi c’è tutto un lavoro di revisione delle conclusioni precedenti.
Ad esempio le vere date e il vero ruolo di Senzani con la ricostruzione della
vicenda Superclan/Hyperion.
Infine ci son molti documenti stranieri da acquisire e una
bella rogatoria per Casimirri e Lojacono.
Speriamo che non ci sia uno stop. Ma ho l’impressione che
prevalga l’idea di mettere in tasca ciò che si è acquisito fin qui e nel
frattempo ripensare ad una nuova Commissione che coopti anche il principale
partito di opposizione (M5S). Meglio che nessuno esca vergine da questa partita...
Nelle scorse settimane gli ex grillini (nel senso che si
stanno sganciando dalla relativa grillo-dipendenza mediatica) hanno partecipato
al varo del pacchetto sicurezza. Ciò per una Italia appena entrata in guerra
costituisce un segnale di via libera alla loro definitiva legittimazione.
Cambia l’atteggiamento mediatico e la polemica contro di loro entra nella
normale dialettica tra i partiti. Ciò non significa ancora che avremo Di
Battista alla presidenza del COPACO, ma quasi. L’importante per l’establishment
sovranazionale è solo che l’Italia rimanga in guerra.
E un’Italia che indaga sulle passate intromissioni illegali degli alleati (USA e Israele) mentre è in guerra assieme a loro, tra l’altro con compiti di leadership
per la parte libica, non mi pare realistica. Meglio
accantonare tutto in attesa di tempi migliori…
Potrebbe essere questo il vero approdo dei lavori…
In the last weeks the parliamentary commission over Aldo
Moro affair, (an italian big mystery since 1978), concluded its work.
Many details have been defined but much work remains to do
in order to reach the truth. Particularly referring to the role played by the secret
services at the time. Especially those americans and israelis.
I hope that there will be not a stop for this important
inquest, but I’m not confident because of the international situation. The
ISIS-Lybian war needs a more frendly climate between the allies and for this
reason we do not get the truth.
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