lunedì 29 febbraio 2016
WW1, il bisesto di Frescura
29 Febbraio 1916
Ecco a cosa serve il tenere un diario: ad accorgersi che questo secondo anno di guerra è, per colmo, anche bisestile...
Attilio Frescura, diario di un imboscato, 1919
1 Marzo 1916
E' arrivata una brigata che ha in distribuzione una sola coperta. Qui fa un freddo cane e la coperta non basta.
Si sono chieste coperte all'Ufficio di Sanità, che ne ha in dotazione seimila; ma l'Ufficio di Sanità le ha negate: " devono servire per gli eventuali malati".
Ed ha ragione.E' scritto.
I soldati pendano il freddo ed una brava polmonite.
Si ammalino, insomma. Allora l'Ufficio di Sanità darà le coperte ai malati.
E poi dicono che la burocrazia non è logica!
Ci può essere, è vero, un piccolo dubbio: le coperte sono fatte per i malati o si debbono fare i malati per le coperte?
I carabinieri sono fatti perchè ci sono i ladri, o i ladri perchè ci siano i carabinieri?
Oh, Amleto in grigio-verde! ...
sabato 20 febbraio 2016
Omniavulnerant: Numero Zero, di Umberto Eco
Omniavulnerant: Numero Zero, di Umberto Eco: Con questo ultimo romanzo Eco ci propone alcune perline del complottismo nel contesto italiano dell’ultimo dopoguerra. Non si possono g...
giovedì 4 febbraio 2016
TiSA, NOWHERE MAN WW3
TiSA, Trade in Service Agreement, è un accordo per
l’interscambio internazionale di servizi. E’ ancora in corso di elaborazione e
le trattative proseguono nella più ampia segretezza come nel caso del TTIP.
Quest’ultimo si occupa di merci, mentre il TiSA si occupa di servizi come
assicurazioni, dati personali e istruzione.
WikiLeaks è l’unica fonte. Pare che non sarà reso noto che
cinque anni DOPO la sua approvazione. E’ già qualcosa se verremo a sapere che è
stato approvato…
In Italia ne ha parlato l’Espresso che ha lanciato un grido
di allarme, non raccolto dal mainstream, per quanto attiene alle prospettive di
privatizzazione con riferimento a servizi fondamentali come banche, sanità,
trasporto, istruzione.
Che dire?
I Doha Rounds WTO del 2001 e del 20011 devono aver scottato
non poco l’oligarchia globale al punto di dar vita a questo ciclo di trattative
segrete dalle quali dipende il futuro globale. Oltre a date, modalità e
contenuti sono segreti anche i luoghi e le persone… in pratica abbiamo tutti
dei rapprsentanti che operano e negoziano a nostro nome stando in
clandestinità.
L’enorme ossessione alla segretezza che caratterizza i
protagonisti viene giustificata con la necessità di evitare le proteste no
global.
Ma la security è solo un albi. E’ molto più probabile che non
si volgiano rendere noti i contenuti delle partite trattate per ragioni
attinenti ai vantaggi strategici e competitivi dei detentori di proprietà intellettuale,
scientifica e tecnologica. In pratica l’Occidente vuole tenersi il vantaggio
competitivo nello scenario futuro.
Se anche fosse comprensibile in termini di
business, questa segretezza in realtà significa scatenare una enorme battaglia
tra servizi segreti. Nessuno al mondo potrà fare a meno di spiare se vuole
sopravvivere.
" Siamo vittime del feticismo dei numeri imposto da esperti senza nome, uomini ciechi che hanno il potere di comandare il mondo. E non consciamola ragione delle loro scelte."
(Federico Rampini ALL YOU NEED IS LOVE, pg 235)
(Federico Rampini ALL YOU NEED IS LOVE, pg 235)
Altro che complottismo, i veri paranoici sono loro.
lunedì 1 febbraio 2016
Omniavulnerant: TTIP, Segreti e Misteri
Omniavulnerant: TTIP, Segreti e Misteri: TTIP. Enrica Perucchietti definisce senza mezzi termini “una trappola” questo trattato sul commercio euroatlantico. E richiama ...
TTIP, Segreti e Misteri
TTIP.
Enrica Perucchietti definisce senza mezzi termini
“una trappola” questo trattato sul commercio euroatlantico. E richiama alcune critiche
rese note dalle manifestazioni di piazza tenutesi in Germania il 10-17 Ottobre
2015.
Le manifestazioni tedesche seguivano a quello che costituisce
l’unico atto di informazione ufficiale finora compiuto dalla UE. L’ otto
Ottobre 2015 infatti è stato diffuso un documento d 18 pagine su TTIP. Esso
assieme ad altri documenti trapelati nelle redazioni dei principali quotidiani
ha scatenato le proteste.
Il punto principale di controversia sarebbe la cosiddetta
clausola ISDS (Investor-State Dispute Settlement) che risponde ad un concetto
di salvaguardia degli investimenti molto caro alle multinazionali. Concetto del
quale la Germania ha già esperienza e l’opinione pubblica sa di cosa si tratta.
E qui la Perucchietti cita un esempio clamoroso: “nel 2009 il gruppo svedese
Vattenfall ha citato in giudizio il governo tedesco chiedendo 1,4 miliardi di
Euro contro la decisione di abbandonare l’energia nucleare”. In regime ISDS la
multinazionale avrebbe diritto al rimborso dei mancati profitti e la libertà di
decisione del popolo ne sarebbe pesantemente condizionata.
In pratica col TTIP si entrerebbe in uno scenario nel quale
le regole di mercato vengono decise dai colossi economici multinazionali e non
più da governi democratici.
La legislazione dei paesi firmatari verrebbe quindi
ipotecata, ingessata dai contratti di fornitura stipulati dai loro governi con
le grandi multinazionali ciò in terreni come sanità e farmaci ridurrebbe le
sicurezze in molti paesi a causa di una omologazione degli standard di qualità
e sicurezza.
E su altri terreni come i media e internet ancora peggio.
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