Il 20 settembre dell’anno 1870,
ovvero nove anni dopo la creazione del Regno d’Italia e quattro dopo
l’annessione del territorio veneto, abbiamo l’atto militare decisivo per la
caduta del regno pontificio: la breccia di Porta Pia.
L’evento passa sempre in second’ordine
sui quotidiani nazionali e i titoli dei TG lo trascurano. Viene molto più
commemorato il Concordato firmato da Mussolini e completato da Craxi. A me, per
quanto attiene alla mia modesta libertà di opinione, va bene così. E
soprattutto l’idea che ciò possa diventare una festa massonica mi turba
l’animo. Nella storia della mia generazione la massoneria è stata il nido ove
sono stati concepiti e nascosti i poteri occulti responsabili delle trame nere
e la P2 con tutti quei morti. La Mafia è stata una violentissima organizzazione
criminale e oggi non è ancora stata debellata, anzi, è protetta da ambienti
massonici. Tutto ciò non può essere cancellato con qualche colpo di spugna e
perciò trovo seccanti i tentativi di corteggiamento che traspaiono a volte dai
giornali.
E’ il caso dell’articolo firmato da
Fabrizio D’esposito sul Fatto Quotidiano di Lunedì 23 Settembre u.s.
Vi si narra che personalità di
spicco quali il giornalista De Bortoli, il giudice - nonché politico di stazza
- Violante e la giornalista Latella si siano recate alla festa del Grande
Oriente d’Italia su invito del Gran Maestro Stefano Bisi presso la sede del
Gianicolo ove hanno ricordato “i meriti storici della Libera Muratoria”.
L’articolo coglie ed evidenzia le sottigliezze con le quali De Bortoli ha
ribadito la denuncia di odori massonici nei rapporti renzian-berlusconiani, ma
non spiega perché costoro abbiano deciso di andarci invece di ignorare
l’invito. Era un convegno storico? Meglio lasciarlo agli storici. Era un
convegno politico? Ci vadano in modo trasparente i politici che ci tengono. Era
una cerimonia massonica? Meglio non andarci.
In questa Repubblica c’è grande
libertà associativa e anche coloro che amano i grembiulini, le squadre e i
compassi sono liberi di associarsi come vogliono, ma in Italia “i poteri
occulti sono per loro natura anticostituzionali”. E non lo dico io, lo ha detto
e scritto solennemente il Parlamento con Tina Anselmi. Colei che assieme a
Pertini avrebbe avuto tutta la dignità morale per ricordare, se del caso, la
Breccia di Porta Pia.
Per quanto mi riguarda, in attesa
di un nuovo Pertini o una nuova Anselmi, mi auguro che l’anno prossimo non ci
vada nessuno.
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