Premesso che il Presidente Mattarella ha fatto un ottimo
lavoro in occasione del cinquantesimo, mi sento di criticare l’assenza di
alcuni argomenti dal mainstream che tale imput ha generato.
Il 15 dicembre di cinquannt'anni fa fu il giorno dei funerali. E oggi siamo tutti concordi a dire che fu quello che accadde quel giorno a creare le premesse perchè il golpe non passasse negli anni successivi. E' quindi oggi, dopo che l'emozione è passata, che dobbiamo fare un ragionamento intellettualmente onesto. Il mio è questo:
Il 15 dicembre di cinquannt'anni fa fu il giorno dei funerali. E oggi siamo tutti concordi a dire che fu quello che accadde quel giorno a creare le premesse perchè il golpe non passasse negli anni successivi. E' quindi oggi, dopo che l'emozione è passata, che dobbiamo fare un ragionamento intellettualmente onesto. Il mio è questo:
L’impianto centrale del messaggio che è stato dato l'altro ieri è che anche se non
si è riusciti ad ottenere una condanna giuridica c’è la chiara e definitiva
condanna storico politica oltre che morale da parte delle istituzioni e la
società intera. Bene.
Gran parte delle cose dette e scritte sono indubbiamente
vere e riflettono il vero sentire della cittadinanza nazionale. La necessità di
dare il taglio veritiero e definitivo a questa tragica vicenda, indicando
finalmente tra i colpevoli anche lo Stato, è stato il messaggio più importate e
salutare di tutta la celebrazione istituzionale e mediatica. Anche lo spazio
dedicato ai famigliari delle vittime, il loro vissuto, il loro messaggio ai
figli e ai nipoti. Certo, Tutto vero e tutto giusto. Ma c’è il non detto. C’è
la verità accertata e scritta nelle sentenze, c’è il giusto senso di riconciliazione
tra vittime delle diverse parti tipo Pinelli e Calabresi, ma non c’è la denuncia
della sovranità limitata.
Non dico che bisogna superarla qui ed ora. Dico che bisogna
prenderne coscienza, poi ci sarà chi accetterà di farsene un ragione e chi no.
Ma per entrambi sarà opportuno sapere se quando l Presidente del Consiglio,
chiunque esso sia, va al vertice della NATO, dice o non dice che il tempo della
sovranità limitata è scaduto. O meglio: se dobbiamo ancora cedere sovranità
ebbene noi vogliamo cederla a chi volgiamo noi. Perché la guerra fredda è
finita da trent’anni e i trentenni di oggi il muro non l’hanno mai visto. Quella
volta i neofascisti e gli apparati hanno eseguito un copione imposto dalle
forze atlantiste e i nostri servizi hanno risposto ad una catena di comando che
non era costituzionale. Va ancora bene così?
E’ esistito in questa vicenda, oltre che un livello di
follia politica come quello dei Freda, Ventura, Zorzi ecc. un livello extra
istituzionale che ha violato e turbato il lavoro della magistratura, uno di tre
poteri fondamentali della Repubblica, ebbene: tale livello c’è ancora?
Possiamo sperare che sia l’Europa a garantirci che non è più
così? E quelli che non vogliono darla all’Europa vogliono continuare a darla
all’atlantismo? Stiamo parlando di sovranità, quella che sembra riscuotere
sempre più consenso nei sondaggi… Ecco a me è mancato questo messaggio. E fin
che questo non è chiaro sarà ancora facile per i cittadini perdersi in un
confuso “sovranismo”.
Se l’altro ieri è stata detta la verità ebbene la verità ci
renderà liberi. Se invece è stata ancora ipocrisia tutto quel battage non sarà
servito a niente e a pagarne le conseguenze in termini di libertà e sicurezza
saranno figli e nipoti. E io di questo non me ne faccio affatto una ragione.
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Orazio, III libro delle Odi
INCIPIT:
Odi profanum vulgus et arceo
(odio la massa ignorante e la tengo lontana)
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