sabato 23 gennaio 2021

Sulla morte di Lenin

 





 

Sulla morte di Lenin.

Alla fine della guerra civile contro i russi bianchi controrivoluzionari, sconfitti dall’Armata Rossa creata e diretta da Trotzkj, viene fondata l’Unione Sovietica. E’ il 30 Gennaio 1922. In quel periodo Lenin si ammalò e dovette combattere la malattia per due anni. Sempre in quel periodo egli scrisse anche brillanti pagine di analisi oltre al famoso testamento politico nel quale manifesta freddezza verso Stalin. La sua parabola mortale non è ancora chiara, coperta da molti decenni di retorica, ma in epoca post perestroika sono emerse foto e documenti impressionanti.

 

Fu quasi certamente un ictus a causare l’inizio della sua malattia mortale. Ma la sua è una morte senza diagnosi. Verso Alla fine dei suoi giorni, nel periodo delle foto volute dalla sorella, Lenin non era in grado di farsi capire. Emetteva suoni incomprensibili ed era già paralizzato. Morì Il 21 Gennaio del 1924.

 

Prima della sua morte per la diagnosi del suo stato vennero fatti pervenire, tra varie difficoltà, dei luminari dalla Germania i quali parlarono di alzaimer e sclerosi multipla. Essi valutarono seriamente anche la possibilità di un’intossicazione da piombo causata dai proiettili sparati da Fanni Kaplan nel 1918, ma senza giungere ad una conclusione definitiva.

Tra gli storici trotzkisti fu popolare la tesi che Lenin fosse stato avvelenato da Stalin ma secondo alcune analisi storiografiche all’epoca Stalin non avrebbe ancora avuto il potere di ordire un simile complotto. I bolscevichi fecero in modo che venisse tacitata ogni diceria circa una morte causata da sifilide ma anche questa è una possibilità. Il diario della sorella Maria Ulianova, nel quale costei si confida convinta della sifilide, venne tenuto segreto.

A tutt’oggi un’opinione attendibile rimane quella dell’accademico delle scienze mediche Jurij Lopuchin il quale riconduce tutto ad una occlusione nella carotide interna sinistra di Lenin nella parte intracranica e scrive che: L’arteria si era trasformata in un solido canale biancastro e denso. Ciò sarebbe compatibile con l’idea di un lento avvelenamento da piombo. Le pallottole che erano state sparate dalla Kaplan il 30 Agosto del 1918 non erano infatti mai state tolte ed una di esse, vicina all’arteria, venne estratta dopo la morte.

 

E’ possibile quindi che Lenin sia morto per le conseguenze dei proiettili o per la sifilide. In ogni caso il suo cervello tagliato a fette è ancora disponibile.

 

Spero che in vista del centenario della sua morte venga fatta chiarezza; ma prima scade il centenario della nascita dell’Unione Sovietica, e questo, nel bene o nel male, non è certo un fatto trascurabile nella storia Russa.

 

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Spes ultima Dea


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