Sulla morte di Lenin.
Alla fine della guerra civile contro i russi bianchi
controrivoluzionari, sconfitti dall’Armata Rossa creata e diretta da Trotzkj,
viene fondata l’Unione Sovietica. E’ il 30 Gennaio 1922. In quel periodo Lenin
si ammalò e dovette combattere la malattia per due anni. Sempre in quel periodo
egli scrisse anche brillanti pagine di analisi oltre al famoso testamento
politico nel quale manifesta freddezza verso Stalin. La sua parabola mortale
non è ancora chiara, coperta da molti decenni di retorica, ma in epoca post
perestroika sono emerse foto e documenti impressionanti.
Fu quasi certamente un ictus a causare l’inizio della sua
malattia mortale. Ma la sua è una morte senza diagnosi. Verso Alla fine dei
suoi giorni, nel periodo delle foto volute dalla sorella, Lenin non era in
grado di farsi capire. Emetteva suoni incomprensibili ed era già paralizzato. Morì
Il 21 Gennaio del 1924.
Prima della sua morte per la diagnosi del suo stato vennero
fatti pervenire, tra varie difficoltà, dei luminari dalla Germania i quali
parlarono di alzaimer e sclerosi multipla. Essi valutarono seriamente anche la
possibilità di un’intossicazione da piombo causata dai proiettili sparati da
Fanni Kaplan nel 1918, ma senza giungere ad una conclusione definitiva.
Tra gli storici trotzkisti fu popolare la tesi che Lenin
fosse stato avvelenato da Stalin ma secondo alcune analisi storiografiche
all’epoca Stalin non avrebbe ancora avuto il potere di ordire un simile
complotto. I bolscevichi fecero in modo che venisse tacitata ogni diceria circa
una morte causata da sifilide ma anche questa è una possibilità. Il diario
della sorella Maria Ulianova, nel quale costei si confida convinta della
sifilide, venne tenuto segreto.
A tutt’oggi un’opinione attendibile rimane quella
dell’accademico delle scienze mediche Jurij Lopuchin il quale riconduce tutto
ad una occlusione nella carotide interna sinistra di Lenin nella parte
intracranica e scrive che: L’arteria si
era trasformata in un solido canale biancastro e denso. Ciò sarebbe
compatibile con l’idea di un lento avvelenamento da piombo. Le pallottole che
erano state sparate dalla Kaplan il 30 Agosto del 1918 non erano infatti mai
state tolte ed una di esse, vicina all’arteria, venne estratta dopo la morte.
E’ possibile quindi che Lenin sia morto per le conseguenze
dei proiettili o per la sifilide. In ogni caso il suo cervello tagliato a fette
è ancora disponibile.
Spero che in vista del centenario della sua morte venga
fatta chiarezza; ma prima scade il centenario della nascita dell’Unione
Sovietica, e questo, nel bene o nel male, non è certo un fatto trascurabile
nella storia Russa.
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Spes ultima Dea
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