1 - Vorrei ma non posso.
1.1 Il mainstream riesce a stento
a trovare la linea tra gli USA che premono sulla guerra alla Russia, Macron che
la vorrebbe europea, la Germania che non ne ha bisogno e Putin che non la
vuole. In Italia nessuno vorrebbe la guerra, a partire dalle imprese, ma a
decidere è solo la NATO della quale per fortuna la Francia non ha simpatie.
1.2. Intanto fa capolino l’energia
nucleare da fusione.
1.3. L’ambigua incertezza
internazionale del nostro paese si vede anche nei servizi giornalistici che
vengono dalle olimpiadi cinesi. L'Italia non boicotta ma partecipa senza
enfasi. Si fanno vedere solo i risultati dei nostri atleti senza alcuna
panoramica sulla nuova modernità ed efficienza della Cina.
1 – Long Covid.
1.1 Prosegue con lentezza l’allentamento delle
briglie covidiche sul popolo. Si parla di “addio alla mascherina” ma mentre gli
altri paesi europei sono molto più decisi e non pensano al green pass qui
Draghi non parla di fuoriuscita dallo stato di emergenza perché preferisce uno
scenario di massimo accentramento istituzionale che permetta di controllare con
più forza il movimento di capitali in arrivo dalla BCE. Per tale controllo il
contact tracing è strategico (considerati soprattutto i flussi di riciclaggio
delle mafie) e il green pass ne è una comoda premessa infrastrutturale.
1.2.Sono stati finalmente pubblicati i dati
della farmacovigilanza passiva, dati che confermerebbero una soglia contenuta
di efficacia del vaccino ma non con la variante Omicron per la quale si vedrà
meglio più avanti. Si conferma però l’esistenza di effetti avversi. Per il
momento quelli mortali dimostrati sarebbero pochi e quelli invalidanti a medio
termine non sono ancora pienamente verificabili.
1.3 - E’ partita una campagna più o meno sottile di
sostegno a Pope Francis (Fazio ecc.) il quale avrà bisogno di un solido
consenso per affrontare l’incipiente apertura all’eutanasia. Questo problema,
ovvero l’introduzione di un’eutanasia più o meno mascherata anche in Italia non
è più rinviabile perché servirà soprattutto a nascondere e cancellare gli effetti
invalidanti di massa della futura farmacologia vaccinocrate.
3 – Repressione del dissenso.
3.1 Le misure restrittive
emergenziali soprattutto nella scuola e nel lavoro, generano opposizione, per
quanto ancora timida, nelle piazze. Se ad esse aggiungiamo il maggior controllo
sociale che si renderà necessario in un eventuale scenario di guerra il tema
dell’ordine pubblico e della repressione del dissenso diventa sempre più
centrale. E sono in corso pianificazioni più o meno riservate al ministero
degli interni. Per il momento siamo al monitoraggio e alla etichettatura "no vax" come premessa per la criminalizzazione. Seguirà infiltrazione e clump down.
3.2. Nonostante qualche timida
agitazione studentesca, peraltro repressa a manganellate, siamo ancora nel
silenzio dei rappresentanti del pensiero critico. Il silenziamento mediatico
mette in ombra iniziative lodevoli come DuPre (commissione dubbio e
precauzione) che coinvolge nomi affidabili del pensiero critico su posizioni di
difesa costituzionale. Se son rose fioriranno; ma intanto:
4 - tutto questo è coperto dal teatrino delle
baruffe chioggiotte in parlamento.
The sun also ariseth, and the sun goeth down, and hasteth to his place where he arose.
[Ecclesiastes, or The Preacher]
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