Per i giorni 24 e 25 settembre, in voluta coincidenza con le
elezioni politiche, l’organizzazione denominata CLN, reperibile sul sito online
clnoggi.it , ha organizzato una azione di protesta su scala nazionale definita
con termine latinizzante “RESITENDUM”. Si tratta di un referendum propositivo autogestito a carattere simbolico,
le cui modalità di effettuazione sono articolate in due procedure una con
seggio mobile e una con scheda nell’urna del seggio elettorale.
L’iniziativa ha preoccupato non poco il ministero
dell’interno che ha diramato a tutte le forze di polizia una circolare di
massima attenzione. Ci sono stati quindi due interventi repressivi uno nei
luoghi ove si tenevano i seggi e un altro facendo in modo che i presidenti di
seggio imbucassero manualmente le schede nelle urne.
La circolare
ministeriale comunica ai presidenti di seggio che per queste elezioni vige la
legge del 1956 nella quale si specifica che sia il presidente di seggio stesso
ad imbucare le schede nell’urna. Ciò contraddice clamorosamente le disposizioni
dell’art.1 del d.l. 4 maggio 2022 poi convertito con modificazioni dalla legge n.
84 del 30 Giugno scorso; la cui pubblicazione in gazzetta ufficiale e poi
avvenuta il 2 Luglio e pertanto la norma di riferimento recita che: al fine di assicurare
il distanziamento sociale e prevenire i rischi di contagio, nonché garantire il
pieno esercizio dei diritti civili e politici LIMITATAMENTE ALLE CONSULTAZIONI
ELETTORALI E REFERENDARIE DELL’ANNO 2022, l’ELETTORE , dopo essersi recato in
cabina e aver votato e ripiegato le schede, PROVVEDE AD INSERIRLE nelle
rispettive urne. Occorre inoltre
ricordare che per la gerarchia delle fonti le circolari non hanno valore di
legge.
Sia la questura che i carabinieri
hanno operato incursioni in varie aree ove si tenevano i seggi violando in
taluni casi anche la proprietà privata, sequestrando le urne al fine di intimidire
i volontari del RESISTENDUM. In particolare la preoccupazione riguarda il
seggio di Monte Berico come si evince dall’articolo del G.di Vi. di Mercoledi
26.9.’22. L’articolo è
chiaramente costruito ad usum questuram perchè punta a spaventare il pubblico sull’iniziativa
qualificandola come illegale, parlando di multe da 200 euro (che si invita
surrettiziamente a pagare entro i primi 5 giorni in modo da evitare
impugnazioni) e soprattutto indicando il canale social di comunicazione e
monitorare gli aderenti.
La comunicazione dell’esito del RESISTENDUM è prevista per il 3 Ottobre.
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