Nell’ottobre dell’anno 202 a.C. (il 19 ottobre 202) in Algeria presso l’attuale Djiama (Zama) viene combattuta la famosa battaglia terrestre che pone fine alla seconda guerra Punica. 50.000 Cartaginesi contro 45,000 Romani. Annibale lancia gli elefanti, ma Scipione fa suonare le trombe che li spaventano ed essi retrocedono scompigliando la cavalleria cartaginese che subisce l’attacco di Massinissa.
Sconfitta la fanteria e fattane strage, viene concessa una pax che costringe Cartagine a rinunciare a tutti i possedimenti extra africani, la consegna delle armi e della flotta e soprattutto l’umiliante impegno a non dichiarare più alcuna guerra senza l’autorizzazione di Roma.
Tale battaglia seguì ad un incontro negoziale tra Annibale e Scipione;
una trattativa preventiva che però fallì perché quest’ultimo non si fidò
dell’interlocutore. Sul campo l’innovazione tattica di Scipione che si rivelò
decisiva fu quella di lasciare molto spazio tra le proprie file in modo tale da
creare dei corridoi in cui far passare gli elefanti e svuotarne la carica.
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