La vicenda del Kurdistan è una storia di
resistenza ed autodeterminazione ancor’oggi in atto.
Storia
Il popolo curdo lascia tracce della propria esistenza nelle terre delle attuali
Turchia, Iran, Iraq e Siria sin dal 2400 a.C. Si possono individuare quattro
ere fondamentale: Impero Acmenide (728 – 330 a.C.); era Islamica con autonomia
Abbaside (settimo – quindicesimo secolo) e Impero Ottomano sedicesimo/ventesimo
secolo. In ciascuna di queste ere la popolazione curda ha esercitato la propria
autonomia identitaria e politico/amministrativa.
Nell’epoca attuale dalla caduta dell’impero Ottomano, il popolo lotta attivamente
per il riconoscimento e l’autogoverno affrontando le sfide della repressione
politica, culturale anche con la lotta armata.
Identità
Le principali caratteristiche identitarie sono in primis la Lingua Curda (con
vari dialetti regionali), seguita da musica e danza (con specifiche tipologie
di tamburo e flauto) e vestiti tradizionali. Un senso di comunità molto
solidale e l’unità familiare caratterizzano la vita sociale mentre la religiosità é
diversificata (maggioranza musulmana sunnita con minoranze regionali sciita,
cristianesimo ortodosso e anche cattolicesimo). Ciò costituisce una
caratteristica distintiva della società curda. Infine la cucina curda si
caratterizza per le verdure ripiene in kebab, dolmar e bulgur, con piatti di
agnello e manzo.
Fino al 1923 era viva nel contesto internazionale l’idea relativa alla costituzione
di uno Stato Curdo Indipendente e Sovrano. Ma con il consolidamento delle
Repubblica di Mustafa Kemal Ataturk venne accantonato. La Società delle Nazioni
dette mandato alla Gran Bretagna di amministrare la parte di territorio oggi
irachena con la promessa di autonomia amministrativa, ma nel 1925 l’aeronautica inglese bombardò le città e i villaggi curdi che reclamavano l’indipendenza..
Situazione geopolitica
Tutt’oggi la Turchia ha circa 12
Milioni di curdi sul proprio territorio ma non li riconosce e la stessa parola
Kurdistan venne, con apposito provvedimento, cancellata dai dizionari. I curdi
iracheni hanno sempre portato avanti tentativi di rivolta nazionalista fino al
1970.
L’Iran pre – Komeini ha finanziato
e fornito armi alle minoranze curde irachene.
Durante la guerra Iran/Iraq Saddam Hussein ha represso i curdi perché non
combattevano contro i fratelli iraniani arrivando all’attacco chimico di Halabja
avvenuto nel Marzo 1988 con migliaia di
vittime. Alla fine della guerra che porto alla caduta di Saddam Hussein il
nuovo governo ha costituito un Governo Regionale del Kurdistan in attuazione di un accordo tra USA e PDK (Partito Democratico Kurdo). Cio’
è stato reso possibile anche dalla
regolazione dei rapporti interni tra le varie entità curde che è intervenuta dopo che era stato messo fuori gioco
Ochalan. Costui era il capo del PKK (Partito Comunista Curdo) e la sua cattura è stata realizzata dai turchi il 15 Febbraio 1999.
La posizione dell’ONU sulla questione curda risente dell’approccio statunitense dopo che, nel 2009, il Consiglio
per i Diritti Umani ha adottato un documento di condanna delle “Persecuzioni e
Discriminazioni contro i cittadini curdi in Siria”.
I curdi siriani hanno reagito e combattuto contro la occupazione di ISIS.
In conclusione
Osservo che la popolazione kurda soffre delle pesanti strumentalizzazioni
internazionali che tendono ad usare le minoranze combattenti per i propri fini
geostrategici. Spero pertanto che il nuovo mondo multipolare saprà riconoscere e
rispettare i diritti del popolo Kurdo consentendone la determinazione del
proprio destino come nazione indipendente.
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The Kurdish population is really feeling the weight of international poker using them to theyr own geostrategic goals. They’re being used as pawns. I hope the new mulyipolar world will step up and aknowledge the rights of the Kurdish people, letting them decide their fate as an independent nation.
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