Indagine sull'emergenza Covid-19

La gestione della emergenza sanitaria pandemica e le misure adottate per prevenirla ed affrontarla sono state fatte oggetto di una inchesta affidata ad una commissione parlamentare. Codesta commissione si è insediata alla Camera dei Deputati con provvedimento del 14 Marzo 2024 ed ha iniziato le audizioni la scorsa settimana dopo un periodo di inutile boicottaggio messo in atto dai gruppi parlamentari che erano al gverno durante i fatti. Il 15 Ottobre scorso, giorno in cui cadeva il terzo anniversario dei fatti indegnamente repressivi avvenuti a Trieste il 15 ottobre 2021 dove cittadini e lavoratori manifestanti vennero fatti oggetto di sproporzionato uso della forza mentre chiedevano il riconoscimento di diritti costituzionali, l’audizione del dottor Dario Giacomini, presidente e fondatore della Associaione Contiamoci, ha dato modo di conoscere le tesi del fronte critico. Commento qui di seguito quelle che ritengo maggiormente signifcative dopo averle ricavate dall’ascolto della registrazione di Radio Radio TV reperibile su YouTube. L’esame dei comportamenti messi in atto dallo Stato in risposta alla diffusione epidemica del virus SARS-Cov-2 si caratterizzano per la tendenza repressiva verso lo scetticismo sulla efficacia dei vaccini e verso coloro che hanno esercitato la critica al Green Pass. C’è poi il blocco delle terapie a basso costo negli ospedali italiani da parte di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nonostante fosse provata la loro efficacia. E risulta particolarmente grave soprattutto la sospensione dal lavoro imposta ai lavoratori sanitari, ai lavoratori della scuola, ai militari e infine agli over 50 non vaccinati. Si tratta di una sanzione la quale costituisce un esempio di provvedimento del tutto ingiustificato alla luce dei dati e dei documenti ufficiali esistenti già all’epoca della imposizione vaccinale. Si tratta cioè di dati che dimostrano come la trasmissibilità dell’infezione non venga affatto bloccata dalla vaccinazione. Su ciascuno di questi punti sono stati prodotti i documenti. Risultano poi del tutto ingiustificate le pressioni esercitate sui professionisti medici a non rientrare in servizio anche dopo essersi ripresi dal Covid ed aver acquisito una immuntà naturale. Ci sono stati esempi di medici ospedalieri non vaccinati sospesi dal lavoro e che sono stati sostituiti da medici provenienti dal profugato ucraino anch’essi non vaccinati. Vanno ricordare inoltre le restrizioni imposte a bambini e giovani attraverso lockdown e chiusure delle scuole. Occorre pertanto riconoscere il danno subito da questi lavoratori e risarcire la perdita di salario, la sospensione dal lavoro e il disagio psicologico. Occorre anche un riconoscimento dei trattamenti alternativi (come ad esempio le terapie al plasma iperimmune esplorate ed implementate in altri paesi) affinchè eventuali ritorni di emergenze future vengano affrontati col giusto approccio curativo. L’intervento del dottor Giacomini ha anche criticato l’appello dell’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi il quale nella conferenza stampa del 21 Luglio 2022 ha affermato che se non ti vaccini ti ammali muori oppure fai morire. Non ti vaccini ti ammali contagi e lui lei muore. Frasi che risultano oggi infondate e scientificamente imbarazzanti. Io ritengo che tutto questo approccio gestionale della pandemia debba essere rivisto e giudicato erroneo e irripetibile dalla commissione. Ritengo che i risultati delle elezioni politiche tenutesi subito dopo il periodo Covid, risultati che hanno premiato la forza politica che si era opposta, siano dovuti anche a sentimenti di sfiducia e critica verso la gestione pandemica e spero che le forze politiche democratiche e i sindacati ne traggano insegnamento. Una riconquista della fiducia popolare da parte della politica sarà possibile solo ripristinando lo spirito dell’articolo 32 della Costituzione sul diritto e la piena libertà di scelta della persona in materia di cura e trattamenti sanitari. Ciò vale soprattutto a fronte dei rischi connessi con gli sviluppi tecnologici prevedibili in materia sanitaria.