lunedì 8 settembre 2025

Volonterosi o belligeranti?

ll conflitto in Ucraina e il ruolo degli Stati occidentali
1. Il conflitto in Ucraina continua a rappresentare una frattura profonda nelle relazioni internazionali contemporanee. Le posizioni dei diversi attori globali e regionali, unite alla complessa stratificazione storica e geopolitica, evidenziano le difficoltà di un percorso diplomatico verso una pace stabile. Il presente contributo analizza le dichiarazioni e le strategie dei cosiddetti “volenterosi”, il ruolo della Federazione Russa, le posizioni degli Stati europei e le prospettive legate alla corsa al riarmo. ________________________________________ 2. La posizione russa e le preoccupazioni di sicurezza La Federazione Russa ha ribadito più volte che una pace duratura è subordinata a due condizioni: l’arresto dell’espansione della NATO in Ucraina e l’impossibilità che armamenti occidentali vengano dispiegati ai confini russi. Tali istanze, percepite a Mosca come minacce esistenziali, sono state poste al centro della giustificazione dell’azione militare avviata nel 2022. La prospettiva che eserciti occidentali si dispieghino nei pressi della Russia confermerebbe, secondo l’interpretazione russa, la legittimità delle proprie preoccupazioni originarie. 3. I “volenterosi” e le implicazioni della loro strategia Un gruppo di trentacinque Stati, ventisei dei quali favorevoli a un intervento diretto, si è dichiarato disponibile a inviare truppe in Ucraina al cessate il fuoco. Tale posizione, tuttavia, solleva un paradosso: mentre gli Stati affermano di voler favorire la pace, le loro dichiarazioni rischiano di prolungare il conflitto. L’eventuale dispiegamento di contingenti occidentali verrebbe percepito come una provocazione, con il risultato di consolidare l’intransigenza russa e di allontanare la prospettiva di un accordo. La proposta occidentale relativa ad una riduzione dell’età della leva ucraina obbligatoria a diciotto anni, svela l’intenzione di protrarre il conflitto fino all’esaurimento delle risorse umane ucraine, nella strumentale speranza di dare nel frattempo all’Occidente l’opportunità di rafforzare le proprie capacità militari. 4. Conseguenze sociali: l’esodo giovanile ucraino Il protrarsi della guerra swta producendo un massiccio esodo della popolazione giovanile, in particolare nella fascia 18-25 anni. Questo fenomeno si aggraverebbe in caso di mancanza di uno status formale di rifugiato, aggravando ulteriormente le tensioni demografiche e sociali interne all’Ucraina e privando il Paese di una parte significativa della propria forza lavoro e della futura classe dirigente. ________________________________________ 5. Le posizioni dei principali Stati europei 5.1 Polonia Varsavia ha escluso l’invio di truppe, richiamando la memoria dei massacri perpetrati dai nazionalisti ucraini in Volinia durante la Seconda guerra mondiale. L’intitolazione di monumenti e piazze a figure implicate in tali eventi mantiene aperte ferite storiche ancora sensibili nelle relazioni bilaterali. 5.2 Germania La Germania manifesta una duplice posizione: da un lato, il leader Merz sostiene un consistente riarmo; dall’altro, permane una riluttanza all’invio di truppe, legata anche al peso simbolico della sconfitta subita con la bandiera sovietica issata sul Reichstag. Intanto, all’interno del Paese, cresce il dissenso, come dimostrato dall’attività politica di Sahra Wagenknecht. 5.3 Italia L’Italia si mostra critica verso la linea europea prevalente e propone un modello di intervento legato ad una interpretazione restrittiva dell’articolo 5 della NATO. Roma rifiuta l’ipotesi di inviare contingenti, unità sminatrici o supporto aereo, distinguendosi nettamente dalla Francia, dove il governo deve fronteggiare il rischio di una mozione di sfiducia. 5.4 Francia La Francia attraversa un delicato momento politico interno. Marine Le Pen, pur osteggiata da gran parte dell’opinione pubblica, ha rafforzato la propria base di consenso, al punto che l’elezione di Macron è stata possibile in gran parte grazie alla contrapposizione con la sua figura. Le dinamiche interne francesi influenzano dunque anche l’orientamento estero del Paese. 6. La corsa al riarmo L’ultima strategia condivisa dagli Stati occidentali sembra consistere nel rafforzamento del processo di riarmo. Tuttavia, la Federazione Russa è in grado di produrre, nell’arco di tre mesi, una quantità di armamenti superiore a quella complessivamente realizzata in un anno da tutti i Paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti, con l’eccezione del comparto aeronautico. Secondo il premier olandese Mark Rutte, la Russia non avrebbe una capacità militare superiore a quella del Texas; tuttavia, egli stesso ha osservato che persino l’Olanda non sarebbe in grado di prevalere in un simile confronto. Questo dato sottolinea come, anche nelle comparazioni più favorevoli, la Federazione Russa manterrebbe un vantaggio competitivo nella corsa agli armamenti. ________________________________________ 7. Conclusioni L’analisi delle dichiarazioni e delle strategie dei volenterosi mostra come la retorica della pace rischi di tradursi, in realtà, in un prolungamento delle ostilità. La divergenza tra le posizioni dei singoli Stati europei, unite alle preoccupazioni storiche e identitarie, rende ancora più difficile la costruzione di un fronte coeso. La dinamica attuale sembra orientarsi verso una competizione industriale e militare che, almeno nel breve periodo, appare favorevole alla Federazione Russa, aggravando così l’incertezza sul futuro del conflitto e sulle prospettive di una pace sostenibile.=========================================================================================================================================================================================================================================================================================== The declarations of the “willing countries” ostensibly aimed at peace paradoxically contribute to prolonging the conflict. Divergent national positions within Europe hinder strategic cohesion, while Russia’s superior armament production capacity consolidates its advantage. Consequently, prospects for a sustainable peace remain uncertain, overshadowed by escalating militarization and geopolitical fragmentation.

martedì 2 settembre 2025

ha stato Putin

Il propagandismo antirusso, che è l’ultimo collante che rimane ad una LEADESHIP UE ormai totalmente in disfatta, conferma il vecchio adagio secondo il quale al peggio non c’è mai limite. Il primo settembre 2025 l’aereo che trasportava Ursula von der Leyen in Bulgaria per una visita politica, è atterrato all’aeroporto di Plovdiv con 9 (nove) minuti di ritardo. Su questo ritardo, imprevisto e probabilmente chiarito in sede bulgara solo in un momento successivo, è stato immediatamente costruita una fake news di incredibile stupidità. Una stupidità che però il TG1 delle 20 (solo per fare un esempio) ha dato con la massima tensione fin dal titolo di testa. Possiamo effettivamente confermare le informazioni dalle autorità bulgare secondo cui ciò sia dovuto a una palese interferenza da parte della Russia. Siamo abituati alle minacce e alle intimidazioni che sono una componente regolare del comportamento ostile della Russia. Pertanto questo non farà che rafforzare ulteriormente il nostro incrollabile impegno ad incrementare le capacità difensive e il supporto all'Ucraina. Questo il comunicato ufficiale della UE. La visita è poi proseguita visitando una fabbrica di munizioni e le notizie si sono progressivamente accavallate arrivando a parlare di piloti costretti a consultare mappe cartacee ecc. Tutto questo si è chiarito solo dopo qualche giorno quando una agenzia di controllo dei voli ha pubblicato la registrazione del tracciato effettuato dall’aereo della von der Leyen, tracciato dal quale non emerge nessuna interruzione del servizio GPS. Sono state cosi confermate le smentite del portavoce russo che aveva subito parlato di notizie infondate. La principale differenza tra le balle e la rettifica sta ovviamente nell’uso diseguale dell’enfasi. Tutto lascia pensare che sia stata una operazione di guerra cognitiva mirante ad ingenerare un clima di tensione alla vigilia della riunione dei cosiddetti volonterosi.

domenica 24 agosto 2025

Notevolanti

- [ ] L’enfasi sul rischio Dengue serve a generare un orientamento critico nell’opinione pubblica verso l’agricoltura autoproduttiva in quanto pone il problema della riduzione totale del rischio acqua stagnante. - [ ] Trump sta gestendo la sconfitta strategica dell’Europa in Ucraina. La resa verrà mascherata da ceasefire. Zulsky verrà dipinto come un eroe resistente e la cessione dei territori come un fatto temporaneo. - [ ] In this way they aim to rearm Europe in order to obtain Germany as the economic engine of the EU in the trade confrontation with China. - [ ] 1-a: Gli ucraini hanno perso la guerra. I russi hanno vinto la guerra. Ue e Governo meloniano recitano la farsa di non ammetterlo. Con quali conseguenze? E chi le paga? - [ ] 1-b: Il primo passo verso la libertà è stato compiuto. Putin ha dichiarato guerra al potere dei Rothschild, rimuovendoli dalla Russia e avviando la de-dollarizzazione. Il mondo osserva questa rivoluzione, mentre i popoli si preparano a liberarsi dalle catene del controllo globale. -=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-==-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=- =- =- =- =- =- =- =- =- =- =- =- =- =- =- = -=- =- =- =- =- =- =- = = - =- =- =- =- = -=- = =- =- =- =- = -= -=-n=-m=-m=- =- =- =- =- = -= -=- =- =- = -=-m=-m=-m=-m=-m=-m=- =- =- =- =- =- =- =- =-=n - =- = =-=-m=- = = = - =- =- =- =- = =- =- =- = Sia nela bibbia che nel Corano entrambi i testi presentano gli insetti come strumenti attarverso i quali la potenza divina puo' intervenerire nel mondo. Nella bibbia si accentua l'idea che essi siano agenti di castigo (seppur liberatorio come nei casi dell'Esodo) mentre il Corano ne evidenzia anche il valore simbolico e positivo (ad esempio nella Sura An-Nahl 16:68-69 Hallah guida le api a produrre alveari e miele portando beneficio come "guarigione per gli uomini").

domenica 17 agosto 2025

Maui, on fire from the space

Maui. Dal podcast di Claudio Fracassi “MAUI:intrigo internazionale”. Maui è la seconda isola più grande delle Hawaii, nel cuore del Pacifico, con circa 170.000 abitanti. Ma tra l’8 e il 16 agosto 2023 tutto è cambiato. Un’ondata di incendi ha devastato l’isola: 6.880 acri di terra bruciati, 102 vittime umane, circa 3.000 animali morti e danni per oltre 5 miliardi di euro. La storica città di Lahaina, che contava 12.000 abitanti, è stata cancellata dalla mappa. Nessuno è rimasto. È diventato il peggior disastro naturale della storia di Maui. Gli incendi sono arrivati dal nulla. Nessun allarme, nessuna sirena. Bambini rimasti intrappolati in casa mentre i genitori erano fuori. Dall’alto, la scena è ancora più inquietante: alcune case ridotte in cenere, altre intatte. Perché queste sì e quelle no? Da qui iniziano le domande. E compaiono nomi e connessioni che collegano le Hawaii a Israele, al governo USA e ai giganti della finanza. Uno su tutti: Larry Fink, CEO di BlackRock, il fondo d’investimento più potente al mondo. Fink è sia cittadino americano che israeliano, legato a doppio filo all’ex direttore della CIA John Brennan e a diversi capi del Mossad, i servizi segreti israeliani. BlackRock, insieme a Vanguard e State Street, forma una sorta di “santa trinità” della finanza globale: tre colossi che possiedono pezzi l’uno dell’altro e controllano ricchezze incalcolabili. E le Hawaii? Non sono solo spiagge da cartolina. Sono un punto strategico: a metà strada tra Giappone e Stati Uniti, con legami storici fortissimi. Già nell’Ottocento arrivarono commercianti ebrei, e oggi l’arcipelago ospita una comunità ebraica piccola nei numeri (circa 10.000 persone) ma molto influente: quasi tutti membri di AIPAC, la potente lobby pro-Israele che influenza pesantemente la politica americana. Non a caso l’attuale governatore Josh Green e il senatore Brian Schatz? Entrambi ebrei, entrambi membri AIPAC. Negli anni ’70 nasce la BIRD Foundation (Binational Industrial Research and Development), un progetto congiunto USA-Israele per sviluppare tecnologie. All’inizio pubblica, poi privata, ha legato strettamente le Hawaii a Israele, soprattutto nei settori satellitari e della sicurezza. I direttori? Persone con contatti diretti con il Mossad e l’esercito israeliano. Saltiamo al 2020: sotto l’amministrazione Biden, Israele e Stati Uniti firmano un accordo per costruire smart cities. Dove? In Giordania e… nelle Hawaii. Intanto entra in scena il colosso giapponese Hitachi, guidato da un CEO amico di Larry Fink, ossessionato dalle città intelligenti. I principali investitori di Hitachi? Sempre loro: BlackRock, Vanguard e State Street. E qui nasce l’ipotesi: gli incendi di Maui non sarebbero stati casuali, ma selettivi. Forse provocati da tecnologie satellitari. Risultato: terra bruciata, comunità sfollate, terreni liberati. E chi ci guadagna? Lo Stato delle Hawaii e la società immobiliare Alexander & Baldwin, di cui i maggiori azionisti sono ancora una volta BlackRock e soci. E adesso? Il governatore ha già annunciato il piano: trasformare Maui in una smart city. Intelligenza artificiale per gestire traffico, trasporti pubblici, veicoli elettrici autonomi, case automatizzate e soprattutto la creazione di una smart grid: una rete elettrica controllata digitalmente, capace di monitorare e gestire tutto, dalle abitazioni alle campagne. In pratica, il cuore di ogni smart city. Maui, geograficamente perfetta tra Giappone e Stati Uniti, diventa così un laboratorio globale. Un campo di prova per BlackRock, per Israele, per la CIA e per le multinazionali hi-tech. Gli incendi non sono stati solo una tragedia. Sono stati un reset. E il futuro di Maui si sta ridisegnando, non per volontà dei suoi abitanti, ma sotto la regia di interessi globali potentissimi. --------------------------------- Maui’s 2023 fires killed 102, erased Lahaina, and cleared land. Critics allege satellite-driven destruction enabling smart city plans tied to BlackRock, Israel, CIA.

venerdì 15 agosto 2025

Karoshi

In Giappone, nelle notturne veglie di Tokyo, la città si erge quale scenario sociopatico, ove le luci degli edifici per uffici risplendono quali lanterne di una follia collettiva. I salarymen, vestiti di abiti scuri, si muovono quali automi di una cultura lavorativa che sembra divorare le loro anime, condannandoli a una esistenza di fatica e sofferenza. Ma al di là delle apparenze, si cela un mistero cosmico: la produttività è tra le più basse nel mondo sviluppato, nonostante le lunghe ore di lavoro. Il Karoshi, la morte per superlavoro, è il sacrificio estremo di questo rito sacrificale, ove le vittime sono immolate sull'altare della produttività. La domanda centrale risuona quale mantra: perché le persone in Giappone lavorano così duramente? È possibile che un paese possa continuare a costruire il proprio futuro su una cultura del lavoro così impegnativa e pericolosa? La ricerca di un equilibrio tra lavoro e vita è un imperativo mistico, che richiede una profonda introspezione e una trasformazione spirituale. Solo così il Giappone potrà trovare la via d'uscita da tale labirinto di fatica e sofferenza, e riscoprire il valore sacro della vita. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------/// "Fall down seven times, stand up eight."

mercoledì 13 agosto 2025

Ucraina, l’indicibile

Ucraina, l’indicibile Gli ucraini hanno perso la guerra. I russi hanno vinto la guerra. Ue e Governo meloniano recitano la farsa di non ammetterlo. Con quali conseguenze? E chi le paga? Il primo passo verso la libertà è stato compiuto. Putin ha dichiarato guerra al potere dei Rothschild, rimuovendoli dalla Russia e avviando la de-dollarizzazione. Il mondo osserva questa rivoluzione, mentre i popoli si preparano a liberarsi dalle catene del controllo globale.

lunedì 11 agosto 2025

Like a squirrel in a wheel

– Putin si incontra con Trump ma non vuole Zelensky. Il Gdi Vi tratta questa notizia come se fosse una novità ma non lo è. Zel.ky ha il mandato scaduto da oltre sei mesi e non ha mai parlato di fare le elezioni in caso di cessazione del conflitto. Ora si trova anche sotto tiro di una opposizione che probabilmente viene pagata dalle tecno oligarchie occidentali per scaricarlo travestendo l’operazione per democrazia. GdiVi accusa nel fondo di oggi, firmato STEFANO VALENTINI, “lo Zar” di “pretendere" un luogo neutrale, pensa un po’ si presenta come un capriccio il fatto che invece di scegliere l’Italia scelgono un paese arabo per trattare la fine del conflitto. Ma che senso ha? Alla fine di WW2 i vincitori hanno trattato in casa propria, qui abbiamo Putin che dopo aver vinto su tutta la linea accetta e propone un terreno neutro di incontro. Bah! Cari signori questa non e la guerra contro l’Ucraina, questa e la guerra della NATO contro la Russia. Uno scontro militare che ha visto Putin assieme al leader turco, che fa parte della NATO, proporre più volte ipotesi di mediazione fatte poi naufragare dai vari Boris Johnson e Macron. Questa è la semplice verità dei fatti.======================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================= Like a squirrel in a wheel -

domenica 10 agosto 2025

Libero Temolo

Negli anni della mia militanza sindacale ad Arzignano ho frequentato intensamente la Camera del Lavoro nell’edificio che era stato Casa del Popolo, poi acquistato e curato dalla Cgil di Vicenza. Tale edificio era dedicato al partigiano Temolo del quale non conoscevo la storia. Ed oggi grazie alle ricerche dell’ANPI e a libri come Piazzale Loreto di Dino Messina, finalmente conosco. Libero Temolo fu un ardente militante comunista e un operaio della Pirelli Bicocca, nonché un coraggioso organizzatore dei partigiani del SAP. Nato ad Arzignano il 31 ottobre 1906, Temolo fu catturato a Milano nell'aprile del 1944 dopo un episodio di spionaggio e la sua storia è intrecciata con i cupi eventi dell'eccidio di Piazzale Loreto del 10 agosto 1944. Temolo fu tra i 15 valorosi partigiani giustiziati dai nazifascisti in Piazzale Loreto. Egli, prima di incontrare il suo destino, oppose resistenza e tentò la fuga, ma fu catturato e abbattuto. L'eccidio di Piazzale Loreto fu un atto brutale perpetrato dai nazifascisti, che uccisero 15 partigiani, tra cui appunto il nostro Libero. Fu una rappresaglia per un attentato a un camion tedesco avvenuto pochi giorni prima, un atto nel quale egli non aveva avuto alcun ruolo. Egli venne indicato dai fascisti della RSI come vittima predestinata perché era stato un forte organizzatore degli scioperi del marzo 1943 ed era membro della commissione interna. Questo episodio straziante è ancora impresso nella memoria come uno dei momenti più tragici della Resistenza italiana. L’ ANPI lo ricorda ogni anno assieme agli altri antifascisti in occasione del 25 Aprile festa della Liberazione. ——/-/——————————————————————————///———————//————————————————— Libero Temolo, a passionate communist and Pirelli worker, was captured in April 1944. He was executed by nazifascists on August 10 during the Piazzale Loreto massacre. A fierce fighter, his legacy is honored every April 25 by ANPI.

venerdì 8 agosto 2025

Gaza's end?

Le notizie ci dicono che nonostante la contrarietà del capo di stato maggiore Zamir il consiglio di gabinetto di Netaniahu ha approvato il suo piano di occupazione di Gaza. Ciò potrebbe determinare il sacrificio degli ostaggi, almeno 20 su 50, contraddicendo l’atteggiamento mantenuto fino ad ora con la narrazione che se Hamas avesse liberato gli ostaggi la guerra criminale sarebbe cessata. La novità, si fa per dire, della posizione israeliana sta nella dichiarazione che la striscia non verrà annessa allo Stato di Israele ma ne verra affidata l’amministrazione ad una entità civile terza. Ecco le condizioni esposte stando alle prime agenzie di stampa. Cinque condizioni che Israele ha proposto per "porre fine alla guerra" 1. Disarmare Hamas 2. Restituire tutti gli ostaggi (vivi e deceduti) 3. Smilitarizzare Gaza 4. Controllo israeliano sull'enclave assediata 5 .Sistemare un'altra sede civile che non sia né Hamas né gli Stati Uniti Sono condizioni che non riconoscono legittimità alla governance palestinese ma puntano a delegittimare qualsiasi rappresentanza politica che non sia in linea con gli interessi israeliani. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- "Siate giusti, la giustizia sta vicino alla pieta' " (Corano 5:8)

lunedì 4 agosto 2025

Report in the first days of August

Gli eventi salienti di questa settimana vertono su significativi sviluppi, con particolare riguardo al conflitto in Ucraina e alle relazioni internazionali ad esso connesse. Si diffondono notizie circa una crescente intesa fra esponenti governativi israeliani e milizie russe, nel medesimo momento in cui la Federazione Russa intensifica le proprie operazioni militari nel sud del territorio ucraino. Parallelamente, un grave incendio si è propagato presso un deposito petrolifero situato nei pressi di un aeroporto in territorio russo, a seguito di un attacco su larga scala condotto tramite droni. L’incidente ha provocato danni ingenti, generato un vasto rogo e condotto alla temporanea chiusura dello spazio aereo. Di notevole rilievo è altresì la visita a Mosca del signor Steve Bannon, la cui presenza nella capitale russa parrebbe finalizzata a negoziati concernenti il conflitto ucraino. Tale iniziativa potrebbe avere risvolti determinanti sull’instaurazione di una pace duratura. Nel contempo, si profila all’orizzonte la possibilità che gli Stati Uniti d’America introducano nuove sanzioni nei confronti della Russia, misura che potrebbe influire sensibilmente sull’andamento dei colloqui diplomatici. Il Presidente Vladimir Putin ha altresì intrattenuto dialoghi con rappresentanti statunitensi, nel tentativo di delineare risposte adeguate alle criticità emerse nel quadro delle trattative in corso. Appare opportuno inoltre prendere nota di taluni movimenti riguardanti il teatro delle future reti gasifere. In particolare il fatto che l'Azerbsigian ha annunciato l'avvio delle forniture di gas esportato in Siria attraverso la Turchia.

venerdì 1 agosto 2025

Montly july: submission

- [1] Il mainstream nostrano si concentra sull’accordo scozzese Trump /Ursula. Prevede un sistema di dazi al 15% per le esportazioni UE/USA tate da favorire un piano di rilancio delle auto produzioni statunitensi. Questa ovviamente è solo la parte nota degli accordi ed è possibile che vi sia dell’altro sul fronte AI e armi. A naso mi pare soprattutto acciaio, spazio e tech. La Giorgia è stata tenuta fuori ma penso che se la cavi mollando qualcosa agli alleati. Intanto viene data voce ai malpancisti anti dazio. Soprattutto esportatori di prosecco e grana. -----------------------------------------------------------[2] De Luca ha usato il maestro russo per trattare la Campania col PD. L’invito a Gergiev da parte del presidente della regione Campania, serviva a De Luca per strappare condizioni di alleanza con la Schlein in quella regione. ---------------------------------------------------------- [3] In Veneto il candidato Manildo lancia una coalizione larga di centrosinistra con Pd, Avs Verdi Sinistra, 5Stelle, Rete Liste civiche progressiste, Veneto che Vogliamo, +Europa, Volt Europa, Partito socialista, Movimento socialista liberale. vi sono piu sugle che elettori. ------------------------------------------------------------ [4] a fine luglio concordo con il giudizio di Byoblu, che dice:"Alla fine il tanto agognato accordo USA-UE sui dazi è stato raggiunto. Ma gli entusiasmi sono durati poco: le condizioni previste, seppur poco chiare in alcuni punti, sembrano rappresentare più un vero e proprio atto di sottomissione politica ed economia del Vecchio Continente nei confronti degli Stati Uniti, che un accordo commerciale tra due potenze". L'apparente accordo nasconde infatti un rapporto di forza ineguale, dove uno comanda e l'altro si sottomette. ==================================================================================================================================================================== USA and EU finaly riched an agreemento on tariffs, but it feels more like Europe bowed to US power than fair trade. It feels perfectly with the SURA 2 -AL Baqara, 2 wich said: "Hallah doesn't give anyone more than they can handle". -=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=--=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=--=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=---==--=-=-=-==-=-=-=-=-=-=-=-==-=-=-==-=-=-=-=-=-==-=-=-=-= L'Ucraina rivendica attacchi con droni a due raffinerie di petrolio russe. Prospettive di produzione ridotte. • Una corte d'appello statunitense sostiene l'ordinanza di un giudice che impedisce temporaneamente agli agenti nell'area di Los Angeles di utilizzare la profilazione razziale per detenere e interrogare individui, infliggendo un altro colpo alla repressione dei migranti da parte dell'amministrazione Trump. - Tutto è cambiato giovedì, quando Trump ha concesso al Messico una sospensione di 90 giorni sugli aumenti delle tariffe, aumentando al contempo l'imposta sui prodotti canadesi al 35%. L'amministrazione ha dichiarato: L'aliquota più alta del Canada è stata una risposta al traffico di fentanyl e alle sue mosse per reagire con contro-tariffe. Trump ordina il ridispiegamento dei sottomarini nucleari. Ora osano avvicinarsi alla Russia. È una risposta ai commenti di Dmitry Medvedev.

domenica 27 luglio 2025

Il Romanzo dei Rampini

Nel 2027, il mondo è sul punto di esplodere: la Cina sta cercando di conquistare Taiwan e gli Stati Uniti si preparano a rispondere. In questo caos, l'azienda italiana NaviTech diventa un obiettivo ambito, con segreti industriali che possono cambiare tutto. Ma non c'è solo la guerra tra le superpotenze: Ottavio De Luca, il fondatore, non ha designato un successore, e si scatena una dura lotta per il controllo. La figlia Caterina e il cugino Stefano sono in competizione, mentre il figlio minore Gregorio, fallito fotografo a New York, cerca di trovare la sua strada. Un thriller che mescola geopolitica e drammi familiari!----------------------------------------------------------il 10 luglio u.s. a palazzo Festari d Valdagno si è tenuto un dibattito di presentazione di quest libro scritto da padre e figlio Rampini.

venerdì 25 luglio 2025

Il golpe di Obama

Sono stati pubblicati documenti da Tulsi Gabbard che rivelano una cospirazione guidata dal Presidente Obama e dalla sua amministrazione per minare i risultati delle elezioni del 2016 e delegittimare la vittoria del Presidente Trump. L'amministrazione Obama aveva quindi manipolato informazioni di intelligence per sostenere presso l’opinione pubblica l'interferenza russa nelle elezioni. Ne consegue una pesante richiesta di responsabilità: le persone coinvolte, indipendentemente dalla loro posizione, dovrebbero essere processate per ripristinare la fiducia nel processo democratico.---------------------------------- In una importante intervista Gabbard sottolinea l'importanza dei documenti, affermando che rivelano una questione che riguarda tutti gli americani, non solo Democratici o Repubblicani, e mina l'integrità della repubblica democratica. Sostiene che i documenti dettagliano la valutazione iniziale della comunità dell'intelligence secondo cui la Russia non intendeva alterare l'esito delle elezioni presidenziali statunitensi. Gabbard sostiene che le informazioni manipolate siano state utilizzate come fondamento per un "colpo di stato lungo un anno" contro il presidente Trump. Gabbard usa un linguaggio forte come "cospirazione traditrice" e "colpo di stato".-------------------------------/----/--------------------------------------------- [ ]

mercoledì 9 luglio 2025

Geoingegneria ansiogena

---------------------------------------------------- Neve estiva, frane ed esondazioni in Veneto vengono fatte oggetto di una particolare attenzione allarmistico mediatica. Intere contrade al buio, materassi antidecubito elettrico e apparecchi di somministrazione di ossigeno h24 messi fuori uso da blackout che durano anche 12 ore ecc. Che succede? Succede che procedono a pieno ritmo i test meteo che vengono spacciati come inesorabile maltempo da clima. Raffiche di vento, alberi che crollano e blackout imperversano e vengono amplificati dai media perché sono eventi che generano, oltre al disagio reale, metadati da studiare. Un bagaglio di informazioni da mettere a disposizione degli algoritmi AI per nuovi modelli di comportamento collettivo. Si consolida la collaudata predicazione sul cambiamento climatico killer ed è particolarmente umiliante vedere come l’interfaccia mediatica dispiega tutta la propria trescimmiesca e servile banalità nel tenere nascosti gli indizi. Nelle ultime trentasei ore il territorio vicentino è stato colpito da “ondate di maltempo” con scoperchiamenti e shock viabilistici. Grandine, vento e danni da alberi e tegole sono gli aspetti più gettonati mentre il grado di efficacia delle risposte sistemiche (vigili del fuoco, centraline ARPAV, Protezione Civile, ecc compreso atteggiamento mentale di sindaci ed assessori) viene scrutato con massima eccitazione da schiere di inviati locali. La “eccezionale violenza” del fenomeno atmosferico ha divelto piante che non erano tra quelle a rischio generando blocchi stradali e anche danni nei giardini privati, tanto da meritare un intenso monitoraggio di due paginoni sul Giornale di Vicenza e un rinnovato invito del sindaco affinché i privati rinnovino la manutenzione prevenendo danni di cui dovranno rispondere in solido. Anche la cronaca di Valdagno ultimamente viene fatta oggetto di particolare evidenza e anche il meteo fornisce l’occasione per enfatizzare la comunicazione ansiogena. Casa scoperchiata con 11 evacuati. Gli interventi d’urgenza, anche domenicali, del sindaco costringono squadre di tecnici e servizi sociali a superlavoro per assicurare la riallocazione degli sfollati anche con l’aiuto delle parrocchie. Insomma, ferma restando la lodevole solerzia delle forze dell’ordine e della protezione civile, non si può non pensare che si tratti di preparativi ad un regime emergenziale prossimo venturo. Avremo la guerra meteo-cognitiva? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L'assedio di Medina riguarda un fatto storico realmente avvenuto e menzionato nella Sura 33:9 del Corano. In esso il vento e l'esercito invisibile (gli angeli) sono interpretati dalla tradizione islamica come fenomeni naturali. Sia la Bibbia che il Corano non parlano del meteo come ARMA, ma entrambi riportano esempi di come vengano usati fenomeni armosferici (pioggia, vento, grandine e tempesta) per favorire o punire eserciti. "Oh voi che credete, ricordatevi della grazia di Hallah quando vennero contro di voi le armate. Inviammo contro di loro un vento e un esercito che voi non vedevate...". I paesi arabi, Qatar in testa, stanno investendo vere e proprie montagne di petrodollari nella GEOINGEGNERIA, ovvero la disciplina che permette la modificazione intenzionale del clima e dell'ambiente terrestre.

mercoledì 2 luglio 2025

Attentato a Trump, un anno dopo

Sono salito dal palco, c'era musica tutti erano felici. Ho iniziato un discorso molto forte, stavo parlando dell'ottimo lavoro fatto dalla mia amministrazione in tema di immigrazione. Dietro di me, a destra, un grande schermo mostrava un cartello con i dati relativi all'immigrazione nel mio mandato", Mi sono girato verso destra, ero pronto a girarmi ancora un po': per fortuna non l'ho fatto. Ho sentito un sibilo e qualcosa mi ha colpito in maniera violenta all'orecchio destro. Mi sono detto: 'Cos'è? Può essere solo un proiettile'. Ho portato la mano all'orecchio, c'era sangue dappertutto. Sapevo di essere sotto attacco, sono andato a terra, altri proiettili fischiavano", Gli agenti del Secret Service sono piombati sul palco, sono persone eccezionali, hanno corso un grande rischio. Mi sono piombati addosso per proteggermi. Il sangue era ovunque, ma mi sono sentito al sicuro perché Dio era con me, l'ho sentito. Se non avessi mosso la testa prima dello sparo, il proiettile avrebbe centrato perfettamente l'obiettivo e io non sarei qui stasera. La cosa più straordinaria è che in questi casi, quando vengono sparati tanti proiettili, la folla scappa: in questo caso non è successo, migliaia di persone non si sono mosse. . I tiratori dei Servizi Segreti hanno eliminato il cecchino con un solo proiettile. Non dovrei essere qui, oggi" Ho voluto dare un segnale, ho alzato il pugno e ho cominciato a urlare 'Fight! Fight! Fight!'. Con il mio pugno alzato, la folla si è resa conto che stavo bene e ha ruggito come mai ho sentito in vita mia. Non ho mai sentito niente del genere".

domenica 29 giugno 2025

Abu Abbas ad Ustica e Sigonella

 






Il 29 Giugno 1980 (Ustica)  e nell'ottobre 1985 (Sigonella) c'era Abu Abbas uomo chiave dei piani terroristici di Geddafi. Fu per salvare lui che in entrambe le occasioni il governo e i servizi italiani si sbilanciarono fino a coprire una strage o mettersi contro Reagan. Questo ricostruisce l'ex giudice Carlo Palermo anche in dissenso con Rosario Priore .

Vedi la sua ricostruzione nel libretto edito da Avvenimenti.




Nel caso Sigonella dove l'esercito italiano e i carabinieri avevano difeso l'aereo egiziano in sosta all'aeroporto, con a bordo Abu Abbas, il torto subito dagli israeliani fu vendicato dal Mossad sotto Natale. Il 27 Dicembre 1985 avvenne infatti la sparatoria presso l'aeroporto di Fiumicino. 


Sigonella dimostrò i limiti del rapporto italo-americano, introducendo il tema di una maggiore cautela da parte italiana nei confronti delle pressioni statunitensi e oggi viene ricordato favorendo un dibattito interno sulla sovranità e le politiche antiterrorismo. ------------------------------------------------------This incident revealed tensions between their alliance and differences in international law and internal politics. While Italy aimed to maintain good relations with the US, it sought greater autonomy in decision-making. Ultimately, Sigonella highlighted the limitations of the partnership, prompting Italy to assert its independence regarding US pressures and counter-terrorism policies.

domenica 22 giugno 2025

Unleasing Iranian struggle

Iron Dome è un sistema di difesa antiaerea israeliano concepito ed istallato ancora nel 2011. Esso, pur avendo mostrato un grado di efficacia pari al 90 % nei confronti dei missili balistici a corto raggio, si sta rivelando totalmente inefficace nei confronti dei missili ipersonici iraniani che non riesce ad intercettare. Il fattore chiave della superiorità iraniana sta nella loro velocità e manovrabilità. Possono infatti raggiungere velocità pari a Mach 15 che corrisponde ad oltre 18.000 (diciottomila) chilometri all’ora. Di fronte a tale performance Iron Dome non riesce neanche a rilevarli e anche quando casualmente ci riesce, non è in grado di intercettarli. Oltre a tutto ciò i missili iraniani (alcune riviste on line parlano dei modelli Fattah-1 e Kohrramshahr-4) sono in grado di cambiare traiettoria durante il volo rendendo particolarmente difficile prevedere il bersaglio. In pratica allo stato attuale essi non solo sono immuni dagli attacchi contraerei israeliani ma riescono ad ingannarli a piacimento disperdendone e umiliandone l’utilità bellica. Ora il punto chiave sta nel fatto che Israele di tutto ciò era già pienamente consapevole ma ha usato propagandisticamente la fama del sistema per scopi interni in modo da avere consenso nell’attacco. Ora agisce aggressivamente contro le stazioni mediatiche che non nascondo i danni materiali e soprattutto le vittime tra i civili. Ora nella notte tra il 21 e il 22 l’Iran è stato attaccato direttamente dagli USA su ordine di Trump. Sono stati usati i B2- SPIRIT unico velivolo in grado di trasportare il Bunker Buster ovvero una superbomba di 14 tonnellate capace di distruggere in profondità. La conferenza stampa di Trump, accompagnato dal cattolico Marco Rubio e dal neo convertito vicepresidente James David Vance, ha detto solennemente al mondo che “un carico completo di bombe e stato sganciato sul sito principale, Fodrow. Il titolo del Fatto Quotidiano dice chiaramente che”BIBI STA FINENDO I MISSILI: SCUDO BUCATO IN 12 GIORNI” mentre le TV mainstream si barcamenano in incomprensibili talk show che non dicono la semplice verità ovvero che l’aggressione americana è la stessa di Netaniahu ma con un regime tecnologico aumentato a fronte dei una sorprendente e legittima reazione iraniana. Sempre nella giornata di oggi non manca all’appuntamento propagandistico il Giornale di Vicenza che sfodera un fondo di Marino Smiderle, noto sapiente consigliere per gli investimenti in Btp, nel quale si ricorda il monito neopapale a non abituarci alla guerra e si rivendica un recente dibattito confindustriale in cui si chiedeva di allargare i confini della pace ma con giustizia. Mi sarebbe piaciuto che si ricordasse anche che in questa situazione l’appello alla GIUSTIZIA ha un significato esplicito, quello del Tribunale internazionale che ha emesso un mandato di cattura per Netaniahu accusandolo di criminalità di guerra e valutando il genocidio. Non vorrei che la tanto solerte attenzione più volte dimostrata dal GdiVi a non dimenticare che Putin è accusato di rapire bambini si trasformasse ora in solerte tolleranza nei confronti di Bibi. Egli va fermato, disarmato, processato e condannato. Questa è la pace con giustizia. Il resto è propaganda della quale siamo tutti stufi.-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Dispersit superbos mente cordis sui, deposuit potentes de sede et esaltavit umiles.Questo si trova scritto nel vangelo di Luca (Lc 1,51-53) mentre nel Corano un’affermazione di significato simile si trova nella Sura 28, ayat 4-5 ove si dice che hallah umilia i potenti e innalza i deboli. Aggiungendo poi nella Sura 7, ayat 40, che gli umili saranno ricompensati per la loro pazienza e sottomissione a dio.

sabato 21 giugno 2025

Nucleare no grazie

- [ ] 13:6:25 Israele attacca l‘Iran, c’è un aggressore e un aggredito. "…forti esplosioni a Teheran. L'annuncio dato in diretta alla tv di Stato iraniana Irib. Israele ha confermato l'attacco. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha colpito "il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare". L’intervento bellico è stato messo in atto da Netaniahu esattamente il giorno precedente l’incontro programmato tra USA e IRAN il quale avrebbe potuto avere esito conclusivo. - [ ] Israele senza USA non è in grado di colpire i siti nucleari dell’Iran. Non possiede le bombe di penetrazione che arrivino a 200 metri di profondità né gli aerei per trasportarle. Il principale impianto di arricchimento dell’uranio radioattivo è quello di Fordow. - [ ] Si tratta di una struttura sotterranea costruita in due anni tra il 2006 e 2007 all’interno di una montagna. Il suo stato di protezione è avanzato essendo dotato di un calcestruzzo speciale sviluppato da ingegneri iraniani che garantisce alle 2700 centrifughe di arricchimento una totale resistenza ad attacchi sismici e bombardamenti aerei. Solo una speciale bomba a penetrazione trasportata e lanciata da speciali bombardieri americani può raggiungere e distruggere il sito. Inoltre l'Iran è in grado di ricostruirlo in pochi anni e anche se venisese oggi bombardato esso sarebbe sicuramente di nuovo attivo entro il 2030. A fronte di tale prspettiva le divhiarazioni di Netaniahu possono avverarsi solo attraverso due scenari: un regime change che sostituisca gli ayatollah con una leadeship filo israeliana (ad esempio il figlio di Reza Palhavi) oppure la nuclearizzazione del sito.------------------------------------------/////------------//-------------- FORDOW's armagedon

sabato 14 giugno 2025

Israele attacca l’Iran

C'è un aggressore e un aggredito: Israele ha attaccato l'Iran con un bombardamento effettuato da droni che partendo dal territorio iraniano hanno raggiunto e ucciso nelle proprie abitazioni il capi dell'esercito e dei pasdaran.l'Iran ha risposto la notte successiva con un lancio di missili alcuni dei quali hanno raggiunto il centro di Tel Aviv.---//-----/-/-----------------------/2222--------------/-/--------È difficile che gli israeliani abbiano portato avanti l'operazione da soli, specialmente in termini di intelligence. L'Arabia Saudita, principale attore del mondo sunnita, non si è dissociata realmente, mentre l'Unione Europea e Washington vedono l'Iran come una minaccia. Per l'amministrazione Trump, la capacità nucleare di Teheran è una delle priorità da affrontare, appena dopo il contenimento della Cina, considerando l'Iran un nemico da neutralizzare.------------------------------------- Da noi il GdiVi ha preso immediata pisizione filo israeliana.

lunedì 9 giugno 2025

Weekly giugno 1

Tensioni geopolitiche emergono nel conflitto ucraino. Dopo i negoziati a Istanbul, Vladimir Putin e Donald Trump hanno discusso tramite una telefonata di 70 minuti, durante la quale Trump ha denunciato che gli Stati Uniti non erano stati avvisati degli attacchi ucraini e ha avvertito che la Russia risponderà, con “pace non immediata”. L'attacco ucraino con droni partiti dall'interno del territorio russo ha colpito postazioni di lancio missilistico caratterizzati da visibilita' satellitare in applicazione degli Accordi SALT. Pertanto ora Putin si trova costretto a disapplicare gli impegni di trasparenza e reciproco controllo per proteggere le proprie basi. 2 - Bruxelles cerca fondi per il riarmo, mentre il premier britannico Keir Starmer ha annunciato il riarmamento del Regno Unito. 3 - In Italia, il governo Meloni sembra favorevole a un intervento statale in settori strategici (vedi acciaierie di Taranto) 4 - Il Senato ha approvato un decreto sulla sicurezza che richiama ideologie del passato e che risulta funzionale ad una paggior repressione del dissenso politico. Recent developments indicate a rise in geopolitical tensions, particularly concerning Ukraine. Following the second round of negotiations in Istanbul, Vladimir Putin and Donald Trump held a 70-minute phone call to discuss the ongoing conflict. Trump remarked that the United States had not been forewarned about Ukraine's attacks, emphasizing that Russia would retaliate and that “peace will not be immediate.” In terms of U.S.-Europe collaboration, Secretary of Defense Pete Hegseth notably skipped the Ramstein summit, echoing Trump's stance. Meanwhile, Brussels is actively seeking funding for rearmament initiatives, with a proposal for a new budget set to debut in 2028 scheduled for July 16. The British Prime Minister, Keir Starmer, has announced the UK's rearmament, positioning himself as a key supporter of Ukraine and expressing readiness for potential conflict. The Italian government led by Meloni appears to recognize the benefits of a proactive state role in strategic economic sectors, evident in discussions surrounding the former ILVA steel plant. Over the past decade, the European Union has invested in media organizations to promote pro-European narratives. Domestically, the Senate has approved a security decree reflecting the characteristics of past right-wing ideologies, particularly anti-worker and anti-student sentiments. This initiative is part of a broader trend regarding the evolving interpretation of “security,” which has gained renewed attention in post-pandemic discussions, resonating even within leftist discourse. On June 8 and 9, Italians had the opportunity to participate in a referendum that proposed to surgically abolish a series of laws on work and citizenship rights, but the quorum of voters, which was just over 30%, was not reached.The proponents had been completely successful in collecting signatures thanks to the Cgil, which confirms itself as an important logistical infrastructure for the left.-----------------------/-- -

martedì 3 giugno 2025

Panetta el “posa pian”

In dialetto veneto l'espressione "posa pian" indica, con allusione scurrile, una persona che ti frega senza spaventarti, insomma uno che te lo mette molto piano sperando che tu non te ne accorga. Lo stesso ha fatto il Governatore Panetta il quale ha presentato la relazione annuale in versione pacifista. Panetta infatti, pur auspicando un approccio più coeso e sostenibile alla sicurezza europea, ha criticato la proposta della Commissione Europea di finanziare la difesa attraverso prestiti e bilanci nazionali. Egli avverte che ciò potrebbe aumentare le disparità tra i paesi e ridurre l'efficienza della spesa. In alternativa alla proposta UE Panetta sostiene l’idea di un programma unificato finanziato dal debito europeo, che dia priorità alla tecnologia e alla ricerca per la difesa, ma proteggendo gli investimenti nazionali che riguardano lo la crescita e la spesa sociale. Egli richiama l'obiettivo di promuovere la cooperazione internazionale e la pace, affrontando realisticamente le minacce comuni che nessun paese può affrontare da solo. In questo approccio si intravede lo stile del governo Meloni che cerca sempre di dare una patina di sovranità alle posizioni del governo. --////-/-------------------------------------------------------------- ------------------------------- At the request of the Meloni government, Governor Panetta enriched the annual report with appeals for peace. But the substance remains, however, the relaunch of spending on rearmament with greater supranational coordination.

sabato 31 maggio 2025

Lauro Azzolini e MARA a Cascina Spiotta

Al Tribunale di Alessandria è iniziato nei mesi scorsi un processo che ha come scopo acclarare le tesi del ricorrente Bruno D’Alfonso di fu Giovanni. Quest’ultimo è medaglia d’argento al valore per aver partecipato, a spese della propria vita, alla sparatoria che avvenne il 5 Giugno 1975 nella località chiamata Cascina Spiotta. Il fatto in sé è ricco di suggestioni e ricordi perché riguarda un periodo nel quale le Brigate Rosse apparivano come una avanguardia nella lotta rivoluzionaria innescata dalle lotte operaie e sindacali di quegli anni. Esso vide la morte di Marisa Cagol detta MARA e fu presentato come uno scontro armato vinto dalle forze dello Stato. Si trattò invece di uno scontro interno allo Stato perché le BR erano già pesantemente infiltrate tra servizi segreti internazionali, polizie e carabinieri e lo scontro che in quel luogo avvenne fu solo il risultato di una somma di errori intercorsi tra le reciproche manipolazioni. Tutto questo venne successivamente rimontato e depistato per cinquant’anni generando frustrazioni e rivalità tra i vari protagonisti. .Tra questi c’è appunto Bruno D’Alfonso, carabiniere abruzzese e giornalista il quale all’epoca aveva dieci anni e ricevette sul proprio petto la medaglia d’argento assegnata al padre.Il rapimento aveva come scopo l’autofinanziamento della organizzazione armata ed era il primo ad avere tale motivazione. Coinvolse l’amministratore delegato della casa Gancia ed avveniva ad un anno da quello che era stato un importante successo di immagine per le Brigate Rosse: il rapimento Sossi. L’azione era stata decisa dai vertici BR in una riunione d’aprile tra Curcio, Cagol e Moretti. Ciò ne prova la premeditazione e testimonia la volontà di realizzare un salto quantitativo nel fabbisogno finanziario della Organizzazione. Lo studioso Sergio Flamini, parlamentare più volte membro di commissioni parlamentari di inchiesta sulle stragi, sulle trame nere e gli anni di piombo, ne ha ricostruito le dinamiche. Tuttavia potrebbero emergere novita interessanti tali da spiegare perche il Gancia, che si trovava all'interno della cascina per tutto il tempo delle sparatorie, non ne abbia mai parlato in termini risolutivi.======================================================================================================================================================================== La vicenda merita una citazione di Matteo 10:25 "there is nothin hidden that will be made not known, nor anything secret that wil not be known".

lunedì 26 maggio 2025

Grazie AI, basta con Trump e il biricchino Netaniahu

Il GdVi è sicuramente il più importante ed efficacie quotidiano dei bar Sport vicentini. Esso batte di gran lunga la Gazzetta dello sport e i suoi titoli primeggiano nei dibattiti del popolo tra ombre e battiti del fante. I suoi fondi e la sua rubrica delle lettere in ultima pagina costituiscono un ottimo indicatore delle linee editoriali del mainstream. Spesso accanto agli annunci funebri, si ritrovano ambiziose riflessioni della middle class vicentina, almeno quella parte che oltre alle discipline del capannone frequenta ogni tanto anche luoghi di lettura. È il caso oggi di Eliseo Visonà, il quale, noto imprenditore sensibile ed acuto osservatore dei comportamenti locali, si accorge finalmente che Netaniahu sbaglia e pertanto le sue argute argomentazioni vengono generosamente ospitate, appunto, dal GdiVi in ultima pagina. Diversa la posizione del fondista professionista Federico Guiglia il quale, acuto ed esperto osservatore della politica internazionale, in prima pagina ci spiega che se l’Europa non ferma il noto aggressore Wladimir Putin subirà gli infausti effetti del tradimento trumpiano. Una prospettiva decisamente drammatica. Fortunatamente però alcune pagine più avanti il caporedattore Marino Smiderle corregge il tiro spiegando che i nostri Btp non risentono dell’andamento economico americano e rimangono solidi ed affidabili. Rimane comunque da chiarire in tutti e tre i commenti se la fondamentale legge secondo la quale di fronte ad un aggressore ed un aggredito bisogna prendere le parti di quest’ultimo senza se e senza ma, va applicata solo nei confronti dell’Ucraina o anche nei confronti del popolo palestinese, non quello del sett’ottobre ovviamente, ma quello della Cisgiordania e del sud del Libano. Mah, a ciascuno, tra un’ombra e l’altra, secondo coscienza. Nel frattempo mi interessa però commentare le informazioni fornite dalla corrispondenza valdagnese relativa alla vivacità culturale della nostra operosa cittadina.E allo scopo fornisco copia dell'articolo. Il gruppo AREA, da sempre impegnato nella promozione di posti di lavoro in vallata che compensino quelli persi alla Marzotto, ha lanciato ancora alcuni anni fa la prospettiva 4.0 per l’automazione delle imprese. Ora con l’incombere dell’Intelligenza Artificiale sferza la nuova generazione studentile a buttarsi nell’AI Business promettendo brillanti carriere. Bene, auguri e figli maschi.

giovedì 22 maggio 2025

Maggio 1973 repulisti del Mossad a Milano

 




                 



Il 22 Maggio 1973 Moshe Katz, che stava per costituirsi alla polizia italiana, muore per intossicazione da Ossido di Carbonio. Ma nello stesso appartamento abitano altri due studenti israeliani e il SISMI fiuta qualcosa.

 Qualche tempo dopo le indagini della polizia giudiziaria permetteranno di entrare in possesso di tre schede intestate a Katz, Smilovich e Goldberg, traendone la conclusione che si trattava di agenti del Mossad.




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Eric Salerno's book "Mossad base Italia" help us grasp how Israel influenced Italy in 1973. In this post we have an example that introduces three agents involved during Milan's times of workers ad students riots.


venerdì 16 maggio 2025

Weekly

[riporto l'efficace riassunto di Buoblu]: 10 maggio 2025 Habemus papam, ma non solo. Archiviata l'epoca del gesuita Francesco, inizia quella dell'agostiniano Leone XIV. Una serie di prime volte per lui: primo Papa americano e primo appartenente all'Ordine di Sant'Agostino. Il suo ingresso al soglio di Pietro avviene augurando una “pace disarmata e disarmante”: e visto lo scenario geopolitico e le velleità della Terza Guerra Mondiale che si respirano in giro per l'Europa, servirà più di un sorriso affabile per fermare il cavallo impazzito. Intanto l'Unione Europea ingoia il boccone amaro e deve accettare che sia la destra di Simion ad andare al ballottaggio in Romania. Il prossimo 18 maggio sarà una data importante per chiarire se c'è ancora libertà di espressione politica in questa parte del continente. Quella di stampa, invece, è tramontata e lo dimostra l'interrogatorio parlamentare presentato in UE da Pina Picierno, la soldatessa d'Ucraina a cui non va giù che Byoblu abbia osato scavalcare il diktat a cui la tivù di Stato aveva dovuto sottostare e abbia dato voce al giornalista russo Soloviev.------------------------------------------------------------------------Pope Leo XIV is elected, becoming the first American and Augustinian pope. He calls for “disarming peace” amid rising tensions in Europe. The EU faces challenges with Simion’s far-right party advancing in Romania, while media censorship concerns grow, exemplified by Pina Picierno’s criticism of Byoblu television.

mercoledì 14 maggio 2025

PEPE MUJICA

Pepe MUJICA. TUPAMARO RESISTENTE E PRESIDENTE. ------------------------------- Sepolto sotto la sua sequoia assieme alla sua cagnolina Manuela ora giace la memoria e il grande esempio di Pepe Mujica.. Era un uomo di sinistra. Quella vera. Divenne Presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015 dopo essere stato guerrigliero, incarcerato e torturato per dodici anni. Era stato ferito con sei proiettili nel corpo e venne salvato dalle trasfusioni di sangue. La sua leggenda è quella del Presidente Povero. Fu al governo del fronte ampio, senatore e poi presidente con uno stipendio di ottomila euro che lui distribuiva automaticamente all’80%. Girava in maggiolino e abitava in una fattoria. Voleva migliorare la percezione pubblica del valore della politica e durante la sua presidenza il consenso popolare raggiunse il 90 %. La lezione che si può trarre dalla sua vita è che reprimere e tiranneggiate è inutile. Il suo consenso fu superiore anche a quello delle dittature ove esso viene estorto con la forza. Sotto di lui i salari minimi, misurati nel 2015, erano aumentati del 250%. “ Poveri sono soltanto coloro che hanno bisogno di molto per vivere”. Contenuti della sua politica: il narcotraffico è solo un business criminale fondato sulla dipendenza. La droga leggera legalizzata viene sottratta a tale business. Aborto e libertà di matrimonio omosessuale, perché si è portatori di diritti indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Se l’e portato via un tumore all’esofago e poi al fegato. Ha voluto solo cure palliative e non invasive. No trapianti. Ha scelto di lasciare che le cose facciano il loro corso. Era un poeta un osservatore, un filosofo dolce e risoluto. Un dritto. Uno che ha saputo schierare la sua vita a favore degli ultimi nel senso deglli oppressi. I calpestati. Un simbolo. Il Corriere gli dedica una colonnina a pagina 25. ---------------------------------------------------------------------------------------- Dispersit superbos. DEPOSUIT POTENTES DE SEDE et exaltavit humiles.

martedì 13 maggio 2025

Ӧcalan da PKK a KCK

L’annuncio odierno della stampa internazionale proclama quello che è un accordo di pacificazione di rilevanza geopolitica regionale. Gli annunci occidentali e TRT World tendono ad esaltare la consegna delle armi e l’auto scioglimento del Partito di Ӧcalan come una vittoria turca, ma in realtà si tratta di un processo di rielaborazione strategica avviato da Ocalan stesso all’inizio degli anni novanta dopo l’implosione della URSS. Esso e denominato “Confederalismo democratico” e costituisce una alternativa strategica al nazionalismo e allo stato-nazione tradizionale. Il portavoce di Erdoghan, Fahrettin Altun, parla di PKK disbandment e key stage in the fight against terrorism ma in realtà si tratta di un passo avanti nel processo di riconoscimento del ruolo della popolazione e dell’identità curda. ----------- Il Confederalismo Democratico (KCK, Koma Civakên Kurdistan) e un concetto politico elaborato da Abdullah Ӧcalan, leader del movimento curdo, come alternativa al nazionalismo e allo stato nazione tradizionale. Diverse interpretazioni marxiste hanno cercato di integrare il nazionalismo nel loror pensiero. L'impostazone KCK supera tale dialettica ed apre ad una prospettiva confederale su base etnica, identiraria e culturale. KCK si propone di creare una struttura confederale che unisca le comunità curde in Turchia, Siria, Iraq e Iran, senza creare uno stato nazione curdo indipendente. L’obiettivo e di promuovere la democrazia, la giustizia sociale e la pace nella regione. Fahrettin Altun è un accademico e politico turco nominato direttore della Comunicazione della Presidenza in seguito alla rielezione di Erdoghan a Presidente della Repubblica di Turchia nel 2018. ----------------------- ------------------------- Erdoghan's spokesman, Fahrettin Altun, speaks of the dissolution of the PKK and a key stage in the fight against terrorism but in reality it is a step forward in the process of recognizing the role of the Kurdish population and identity. ----------- Democratic Confederalism (KCK, Koma Civakên Kurdistan) is a political concept developed by Abdullah Öcalan, leader of the Kurdish movement, as an alternative to nationalism and the traditional nation state.

sabato 10 maggio 2025

Moreide 2

47 anni dopo il sacrificio moroteo della sovranità italiana, Mattarella celebra ancora una volta il rito ipocrita della Repubblica delle verità negate. Nonostante le rivelazioni e le conferme acquisite ufficialmente dalla commissione Fioroni sulle vere circostanze del sequestro e la eliminazione di Aldo Moro ieri la Repubblica ha ricordato il ritrovamento del cadavere perpetrando la falsa formula secondo la quale lo statista sarebbe stato “rapito e ucciso dalle Brigate Rosse”. Non è così, ovvero questa è solo la patina formale che copre la vicenda. La vicenda di Aldo Moro è una delle più tragiche della storia italiana. Il 16 marzo 1978, Moro, presidente della Democrazia Cristiana, venne rapito e ucciso dopo 55 giorni di prigionia. Il suo corpo fu ritrovato il 9 maggio 1978 nel bagagliaio di una Renault 4 rossa a Roma. Fin qui i dati oggettivi della vicenda. L’ipocrisia sta nella formula “dalle Brigate Rosse”. Moro non fu ucciso dalle BR per attaccare il cuore dello stato, ma da poteri militari sovra statali i quali agirono in ottemperanza ad una condanna a morte segreta. Le BR si prestarono a coprire l’esecuzione sparando di fatto sul cadavere ancora caldo. Il punto è: in cambio di cosa? Tecnicamente, ma solo in questo senso, l’esecuzione di Moro è stata realizzata dallo specialista criminale Giustino De Vuono in presenza di Chicchiarelli, il quale ha colpito Moro a raggiera nel perimetro cardiaco con circa 9 colpi di Skorpion mentre si trovava nella R4 rossa per essere liberato dopo la trattativa vaticana. Tale tecnica rende irreversibile la morte del soggetto colpito ed innesca una agonia che dura trenta/quaranta minuti, il tempo utile per far intervenire l’ultimo killer, forse Moretti, incaricato di sparare il colpo finale. Da qui la responsabilità “tecnica” dell’omicidio Br. Lo stesso schema vale anche per l’agguato di via Fani, quando il 16 Marzo un commando del cosiddetto Secret Team ha posto in essere una tecnica militare di alto livello messa a punto per soggetti-obiettivo in movimento. In tale circostanza il plotoncino Br, composto dallo specialista Morucci e altri dilettanti, ha realizzato un ruolo solo formale sparacchiando colpi non decisivi. Ma è stato dimostrato che quel mattino le Br hanno solo preso in consegna il sequestrato il quale durante i 55 giorni successivi è stato gestito da più soggetti con l’apporto logistico della Guardia di Finanza. Moro venne sottoposto a sofisticate tecniche di interrogatorio che non escludono modalità definibili tortura. Egli, resosi conto dello stato di abbandono in cui si trovava, ha rivelato e fatto consegnare relativa documentazione politico-militare di alto livello di riservatezza. Tale materiale verrà successivamente recuperato dal generale Dalla Chiesa e diventerà causa di altri segreti della Repubblica. Paolo sesto aveva trovato la via negoziale per una liberazione del prigioniero, ma tale piano è fallito per una manipolazione che ha ingannato lo stesso Cossiga. Si tratta di informazioni verificate ed acquisite nella documentazione della commissione Fioroni ma la verità viene data a dosi, come i chemioterapici, e ad ogni step si stabilizzano temporaneamente i rapporti di forza tra poteri occulti. Una estrema occasione per l’esternazione definitiva della verità è data dal processo di santificazione di Aldo Moro messo in atto dal Vaticano ma per il momento sospeso per fare fuori il cardinale Becciu. Ora con l’elezione di Pope Leo fourteen si apre uno spazio teorico per rilanciare il processo rivelatorio. Spero che il nuovo corso ecclesiastico operi per la libertà spirituale, sostenuto dall’insegnamento giovanneo nel versetto "E conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi" (Giovanni 8,32). ———- -------------- Moro was not killed by the Red Brigades to attack the heart of the State, but by supranational military powers that acted in compliance with a secret death sentence. The Red Brigades agreed to cover up the execution by shooting the still-warm corpse. The question is: in exchange for what?

domenica 4 maggio 2025

4 Maggio 1945 Scontro tra partigiani ad Arzignano

 






Il 4 Maggio 1945 ad Arzignano avviene una sparatoria tra partigiani che lascia due morti e due feriti. Sono passati appena due giorni dalla resa delle forze armate tedesche in Italia e più di due settimane dalla proclamazione dell’insurrezione nazionale voluta dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.

Nessuna lapide ricorda i due partigiani caduti e il fatto è stato a lungo oggetto di rimozione nella narrativa resistenziale.

 


giovedì 1 maggio 2025

Primo Maggio '25

Nella tradizione americana vi sono due feste del lavoro: il “Labour Day” e il “May Day”. La prima si festeggia tutt’oggi in settembre perché ricorda la manifestazione newyorkese del 5 settembre 1982 in cui si chiese l’istituzione del Labour Day. La seconda è legata alla vicenda dei martiri di Chicago e sta all’origine del Primo Maggio nel mondo. Il fascismo abolì la festa del Primo Maggio per decreto il 19 Aprile 1923 accorpando la celebrazione del lavoro alla festività del 21 Aprile denominata Natale di ROMA. Antonio Gramsci, nei suoi quaderni che scrisse dal carcere ove scontava il reato di essere comunista, derise tale festività. Dopo la caduta del regime fascista, venne ripristinata la festività del lavoro che resiste in tutto il mondo anche oggi, nonostante il crollo del comunismo sovietico e la Costituzione fonda l’Italia sul lavoro.
Ancora in Agosto 1866, quando un Veneto agricolo e affamato veniva annesso al regno d’Italia, in quello che si profilava essere il paese più industrializzato del mondo, ovvero gli Stati Uniti d’America, si teneva a Baltimora uno storico congresso sindacale che adottava una risoluzione per le otto ore. L’orario legale era di dieci ore e in veneto Rossi e Marzotto si avviavano, promettenti industriali, ad adottarle. Ma ai Savoia, che al sud avevano grossi problemi e si apprestavano a smantellare ciò che di industriale già esisteva, faceva gola la grande ricchezza d’acqua della regione da industrializzare nella prospettiva dell’energia idroelettrica. In quel contesto la vita di mio bisnonno era assai lontana dal lavoro in fabbrica, le lotte operaie e il socialismo, ma lo divenne per suo figlio e ancor di più per suo nipote, ovvero mio padre mentre al bisnipote, che sarei io, toccherà vedere la deindustrializzazione. E’ la storia di un grande ciclo nel quale i miei avi ed io abbiamo visto realizzarsi grandi diritti e miglioramenti della qualità di vita. Tutti acquisiti con le lotte operaie. Labour Day, otto ore e Primo Maggio sono tre fatti legati tra loro. Labour Day viene proposto per la prima volta il 5 settembre 1882. Fu poi Friedrich Engels a proporre un’idea di festa del lavoro in occasione del Congresso della Associazione Internazionale del Lavoro (la prima internazionale) tenutosi a Ginevra nel 1866. In tale occasione egli lanciò anche l’idea delle otto ore. Avvennero poi i fatti di Chicago con scontri armati nella piazza Haymarket tra i lavoratori e i poliziotti il 4 Maggio 1886 e tale episodio verrà assunto come riferimento dalla Seconda Internazionale nel 1889 per datare il giorno dedicato alla festa del lavoro. La festa del lavoro passerà da giorno di rivendicazione a giorno di commemorazone. Tuttavia e opportuno cogliere la differenza tra la visione della seconda e quella della Terza Intarnazionale sul significato del Prino Maggio. Nella Seconda Internazionale il Primo Maggio era visto come giornata di mobilitazione dei lavoratori per i diritti e migliori condizioni di lavoro. Pertanto la sua celebrazione era focalizzata su rivendicazioni economiche e sociali come le otto ore e il diritto di sciopero. Mentre al contrario la Terza Internazionale, che emerse dopo WW1, espanse il significato ai temi della lotta proletaria contro il capitale e l’imperialismo nella prospettiva comunista. Le otto ore in Italia verranno introdotte negli anni venti del 1900 iniziando un cambiamento della connotazione ideologica della festa. Mussolini sfruttò la festività del primo maggio come opportunità propagandistica per introdurre l’ideologia nazionalistica e il concetto di lavoro fascista. Parate ed eventi ufficiali iniziarono a screditare le manifestazioni operaie enfatizzando il potere e l‘autorità’ del Duce. La Chiesa Cattolica l’accetterà’ consacrandola al primo santo lavoratore ovvero san Giuseppe e nel 1956 Pio XII istituirà la festa di San Giuseppe Artigiano sganciandola definitivamente dal Primo Maggio.============================================================================================================================================================================================================================================================================================================ In the U.S. LABOUR DAY (september) and MAY DAY honor workers. MAY DAY recalls Chicago Marthyrs. Fascism replaced the holiday in 2023, Gramsci moked that fascist holyday. Today the italian Constitution values the value of work.

mercoledì 30 aprile 2025

1 Maggio 1947, Portella della Ginestra

 






Il brillante giornalista di inchiesta Paolo Cucchiarelli scrive:

"Il 1 Maggio 1947 oltre alla banda del bandito Giuliano, c'erano altri gruppi fuoco a causare gli 11 morti e i cinquantasei feriti. I mafiosi di San Giuseppe Jato e gli "amerikani" della Decima MAS, addestrati dagli americani. Che gli autori reali della strage siano stati gli uomini della Decima MAS e i mafiosi arruolati nella operazone è dimostratto in maniera incontrovertibile oltre che dalla testimonianza di chi era presente quel giorno e dalla sistematica eliminazione di chi avrebbe potuto svelare la trappola,anche scientificamente dalle perizie mediche svolte subito dopo la strage, che identificarono nei corpi delle vittime e dei feriti non i proiettili dei fucili certamente utilizzati dalla banda di Giu;iano, ma quelli dei mitra americani in mano ai mafiosi e i frammenti delle particolari granate lanciate su donne, sindacalisti e bambini dagli uomini della Repubblica sociale italiana."


Questo tipo di ricostruzione è visibile nel film Segreti di Stato, di Paolo Benvenuti 2003. Un film da vedere che il Morandini definisce con queste parole:"Lezione maieutica di storia e di metodo sui retroscena della strage di Portella della Ginestra (1-5-1947). Dopo il processo del 1951 a Viterbo, l'avvocato di Gaspare Pisciotta conduce un'inchiesta sull'eccidio che ... smonta la vesrione ufficiale poi accolta dalla maggioranza degli storici e lo indica come il primo capitolo della strategia della tensione."



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You can find the full text into the following books 

USTICA&BOLOGNA, Paolo Cucchiarelli. ED. L a nave di Teseo 2020 Milano

il Morandini 2011 DIZIONARIO DEI FILM di Laura, Luisa e Morando Morandini. ZANICHELLI



martedì 29 aprile 2025

Bergoglio's exit strategy

Pur riconoscendo l'impatto significativo del papato di Papa Francesco e la sua grande lezione di umiltà, sospetto che la sua dipartita dalla vita terrena implichi una strategia di uscita pianificata. È possibile che l'attuale narrazione mediatica riguardi in realtà la successione di Papa Benedetto XVI e non quella di Francesco. Il conclave potrebbe prevedere sia votazioni pubbliche che segrete, potenzialmente predisposte prima della riunione formale. Inoltre, la gestione della salute di Bergoglio in questi ultimi mesi suggerisce un piano d'azione meticolosamente orchestrato, che giustificherebbe un'indagine più approfondita sul ruolo di Massimiliano Strappetti, la cui presenza potrebbe implicare più di una semplice cura personale. ********************************** In ogni caso qualunque sia stata la posizione giuridica della sua carica (antipapa o no) Papa Francesco ha scritto due documenti significativi per il Magistero ecclesiale: le encicliche "Laudato Sii" e "Fratelli tutti", lette anche al di fuori della Chiesa. Questi testi affrontano le ingiustizie e la crisi ecologica, sottolineando il legame tra violazione dei diritti umani e degrado ambientale. A differenza di Benedetto XVI, che ha analizzato la crisi della Chiesa principalmente in chiave ecclesiale, Francesco ha ampliato la sua visione alla dimensione contemporanea, invitando a prendersi cura dell’umanità e dell’ecosistema attraverso un approccio sia pratico che spirituale, evidenziando una ricerca di giustizia e responsabilità globale.

Sergio Ramelli e la Hazel 36




 



Sergio Ramelli è un giovane neofascista ucciso a Milano in Aprile ’75. La particolarità del caso sta nella sua emblematicità perché egli venne colpito con una chiave inglese, la HAZEL 36, simbolo dei metalmeccanici. Il povero Sergio era iscritto al Fronte della Gioventù, cosa che comunque la si guardi non merita certo la pena di morte. Egli venne colpito alla testa a Milano il 13 Marzo del 1945 e impiegò 47 Giorni a morire. 

Con questo fatto la chiave inglese, che all’epoca era una icona della classe operaia e dei metalmeccanici, venne legata ignominiosamente all’idea di violenza. Oggi appare chiaro che non serve ricordare solo le vittorie, occorre ricordare soprttutto gli errori.





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FLM, the great Italian union of metalworkers suffered serious damage to his image from the violent death of a young fascist during the spring of the year 1975.. It is non necessary only remember the victories, the mistakes must also be remembered.









In mortem Franceschini

Ieri i giornalini hanno finalmente dato notizia della morte di Alberto Franceschini fondatore e leader delle Brigate Rosse con Mara Cagol e Renato Curcio. Nato nel 1947 a Reggio Emilia egli incarnava l’anima post resistenziale del Partito Comunista che lasciò per passare alla lotta armata. Nella sua vita non sono mancati lo spirito rivoluzionario, l’impegno e la coerenza ideale. Egli esercitò una funzione dirigente della lotta armata in Italia organizzando i rapimenti Macchiarini e Sossi fino al suo arresto nel settembre 1974. Venne condannato anche per l’omicidio dei due esponenti del MSI morti a Padova nel giugno precedente. Omicidi che egli non commise e non concepì, ma dei quali si assunse la responsabilità politica. Dopo otto anni di carceri speciali, nel 1982 quando ancora non vigevano le leggi premianti, si dissociò dalla lotta armata e scontò altri 12 anni di pena carceraria. Stette quindi in carcere diciotto anni ovvero quattro in più di Mario Moretti che, sostenuto e protetto dai servizi segreti, rapì e uccise Aldo Moro. La sua pena detentiva è durata circa il doppio di quella di brigatisti come Antonio Savasta che la giustizia italiana ritiene colpevole di circa diciassette omicidi. Uscito di galera Alberto Franceschini lavorò a Roma in una cooperativa ARCI e contribuì alle ricerche storiografiche di Fasanella pubblicate nel libro cosa sono le Br. Negli anni della maturità la sua visione della lotta armata era consapevole delle infiltrazioni e delle manipolazioni strumentali operate dallo Stato con i servizi segreti stranieri come ad esempio il Mossad israeliano. Non fu mai collaboratore di giustizia. Convocato in audizione presso la commissione stragi egli contribuì alle ricostruzioni anche indicando i falsi brigatisti infiltrati e protetti dallo Stato come ad esempio Francesco Marra il quale ebbe un ruolo decisivo nel sequestro Sossi, insegnò ai brigatisti le tecniche della violenza militare come la gambizzazione e, protetto da anonimato e nascosto alla stampa, non ha mai fatto la galera. Io non ho mai condiviso le prassi brigatiste e nella mia militanza ho sempre condannato la lotta armata ritenendola, come poi si e rivelato lampante, un grave errore politico nella situazione italiana. In quegli anni l’Italia ha goduto di una situazione nella quale la Costituzione repubblicana e la presenza di grandi organizzazioni di massa permisero alla classe operaia di dispiegare lotte sindacali e politiche molto efficaci nella conquista di diritti e nel contrasto dei disegni reazionari. Il contrasto dialettico ai disegni del grande capitale ci fu e fu molto forte, ma l’ideologia della Resistenza tradita adottata invece dai fondatori delle Brigate Rosse non cogliendo tali potenzialità finì per offrire gli alibi politici e il fianco operativo ai disegni di manipolazione anti operaia. Oggi siamo in un quadro reale molto lontano dagli scenari di grandi lotte che hanno caratterizzato quegli anni. E coloro stessi che scelsero quella strada sbagliata ne hanno una senile e malcelata consapevolezza. Siamo in uno scenario di finanziarizzazione elitaria del capitalismo che vede gli stessi stati nazionali nel ruolo di perdenti nello scontro con le multinazionali e siamo in una crisi che assume giorno dopo giorno i connotati di una guerra mondiale in una prospettiva agghiacciante per le giovani generazioni. Il risultato è che siamo ancora in quel sistema che umilia le persone e ne sfrutta il lavoro, ingannando le coscienze e manipolandone i comportamenti. Coi suoi telegiornalacci questo sistema ha manipolato la verità su Alberto Franceschini anche nell’ora della sua morte. Ha taciuto e mentito la data della sua morte nel timore che il clima del 25 Aprile gli desse una patina di riscatto e ora lo descrive come un complottista. Ma lo fa per autoassolversi nell’illusoria speranza di rimuovere le proprie contraddizioni e responsabilità. Ma anche lo scempio di chi calpesta i fiori non può fermare la primavera.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The newspapers have finally reported the death of Alberto Franceschini, founder and leader of the Red Brigades along with Mara Cagol and Renato Curcio. Born in 1947 in Reggio Emilia, he represented the post-Resistance spirit of the Communist Party, which he eventually left to take up armed struggle. He committed crimes like attacks on industrial properties and kidnappings, but was never involved in shootouts. Still, he was convicted for murders he neither committed nor planned, although he took political responsibility for them. Throughout his life, he stayed true to his revolutionary ideals, showing real commitment and consistency. After spending eighteen years in prison, he worked in Rome for an ARCI cooperative and helped with historical research on the Red Brigades.------------------------------------------------------------------------------------------------ (2 Corinthians 5:10)

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