Revisione costituzionale.
1 - L' Art. 64 si occupa dei rapporti tra maggioranza e
minoranza parlamentari. Conferma l’istituto del Regolamento, che viene adottato
a maggioranza assoluta, ma ne arricchisce la garanzia per le minoranze. Introduce
infatti un nuovo comma che recita: ”I
regolamenti delle camere garantiscono i diritti delle minoranze parlamentari.
Il regolamento della Camera dei Deputati disciplina lo statuto delle
opposizioni.”
Vedo che la propaganda del NO deforma questa revisione. Il
foglione del Fatto Quotidiano uscito il 27 Settembre ignora la nuova garanzia
inserita e sostiene che: ” il nuovo art.
64 rinvia i diritti delle opposizioni esclusivamente ai regolamenti
parlamentari…” evocando il pericolo che sia solo il governo e/o la
maggioranza a “concederli o negarli”.
Si tratterebbe ovviamente di una grave mutilazione dei
diritti per le opposizioni, ma da quanto capisco io le cose non stanno così.
Forse la foga pessimistica, non certo la malafede, hanno portato i redattori a
vedere nella nuova formulazione un pericolo che non c’è.
Io rimango convinto sul voto No naturalmente, ma non per
questa argomentazione relativa all’art. 64. Io rimango convinto che la prima
ragione del no è quella di contrastare l’accentramento e la personalizzazione
in atto. Osservo però che qualora vi fosse una radicale modifica dell’Italicum
le cose cambierebbero.
In ogni caso non credo proprio che ci siano i tempi per
modificare la legge elettorale prima del voto referendario e credo quindi che si
voterà in cogenza di una legge indegna.
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