Il più delizioso balletto celebrativo di questo gennaio riguarda Craxi.
Con la crisi libica e le difficoltà egiziane l’Italia ha
sempre più bisogno della sponda tunisina e questi interlocutori, figli di una
primavera araba in parte autentica, propongono contropartite diplomatiche che
passano anche attraverso la riabilitazione di Craxi, col quale forse hanno un
debito di riconoscenza.
Permane inoltre la pressione dei familiari per una riabilitazione.
I figli di Craxi infatti son stati componenti del governo della Repubblica
l’uno a sinistra, l’altra a destra, e sono i legittimi destinatari della
eredità paterna.
Oggi, con la morte di DeMichelis, le tesi complottiste di
Formica posso essere recuperate per tentare una riabilitazione. Ciò aprirebbe
anche la strada ad una narrazione che non nasconda più le responsabilità straniere
sui nostri affari interni oltreché sulla fine di Bettino Craxi. E ciò, in una
nuova, eventuale, ottica di superamento dell’altantismo potrebbe rivelarsi
utile. Ecco quindi che i Marcello Sorgi coi loro guanti di velluto possono
tornare utili per saggiare il terreno.
In questa brillante copertina Bettino ci guarda storto, e lo fa guardando a destra...
Anche qui se son rose, o meglio garofani, fioriranno.
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