martedì 7 gennaio 2020
Don't forget Piersanti
Il sette gennaio è stato celebrato il quarantennale della morte di Piersanti Mattarella illustre politico nonché fratello dell’attuale Presidente.
Un po’ di pubblicazioni e manfrine giornalistiche hanno inaugurato un nuovo taglio narrativo per quell’omicidio evocando collegamenti con la tragedia morotea avvenuta due anni prima. Benvenga.
All’atlantismo non è mai piaciuto il compromesso storico e in quei mesi stava prendendo piede il reaganismo con l’obiettivo di attaccare Geddafi e rilanciare il controllo sul mediterraneo. Con la morte del democristiano Piersanti Mattarella e quella successiva del comunista Pio La Torre i missili di Comiso trovarono la strada spianata per essere installati. Il mainstream commemorativo però non è stato centrato su questi aspetti dell’omicidio, aspetti che potrebbero contestualizzare meglio il movente, ma sul “who’s the murder” giallistico.
E’ stato o non è stato Fioravanti? Spero che non sia solo un trucco per intorbidire ancora le acque e continuare a coprire le responsabilità mandatarie straniere.
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