venerdì 8 maggio 2020

Arlacchi sui banksters







FQ del 7 Aprile ospita a pg. 13 un’opinione di Pino Arlacchi sui rischi della crisi. Ne annoto le considerazioni principali.





Il rischio principale è quello di un assalto da parte della finanza predatoria mondiale.
Imprese e commerci in crisi potrebbero diventare l’obiettivo di una criminalità organizzata che pur non essendo codificata come tale è più potente di Cosa Nostra.

Conglomerati bancari, hedge fund e mega fondi di investimento se associati in un preciso gruppo di potere e coordinati con le agenzie di rating possono guidare le mosse del tesoro USA e FMI. Una vera e propria connection di figli di Troika secondo l’ironica e tragica definizione di Arlacchi. Essa colpisce l’indebitamento verso i mercati esteri. L’unica arma è la sovranità monetaria, in questo caso delegata alla BCE.

Essa opera sotto il falso nome di “mercati” ma in realtà accumula profitti illegali. Lo abbiamo visto durante la crisi greca, quando tale connection di banksters ha usato i prestiti avvelenati per indebitare Atene e attaccare l’Unione Europea che ne ha saldato il conto. Altre vittime sono state la Libia, l’Irlanda e il Venezuela la cui ricchezza nazionale è stata ormai interamente depredata.

Ma attenzione, ci dice Arlacchi, la finanza internazionale non è una Spectre. Non c’è una un’unica mente a guidarli e non serve parlare di associazione a delinquere.  
Le due maggiori società di rating sono istituti privati americani e i tentativi di creare agenzie pubbliche vengono sistematicamente sventati con le porte girevoli, ovvero i sistema mediante il quale ministri e tecnici vengono tolti dai governi e inseriti nei Consigli di Amministrazione delle istituzioni finanziare che poi spadroneggiano sui “mercati”.


Ora questo circolo di potere aspetta gli effetti del declassamento dell’Italia per mangiarsela.
Ma Conte, dice Arlacchi, sembra aver mangiato la foglia e con la sua opposizione all’indebitamento sconsiderato rifugge una politica che infilerebbe l’Italia lungo la strada del fai da te con l’uscita dall’Eurozona.





-----    
   Se una corda ha un capo, ne ha anche un altro.

                                                                      Legge di Murphy

Nessun commento:

Posta un commento

DSP alle europee

  Alla fine della campagna di raccolta sono state consegnate 60mila firme. Non bastano ma sono state un’ottima occasione per parlare con la ...