il 22 Agosto (lunedi) a Mosca è avvenuto un attentato
nel quale è
esplosa mentre percorreva una autostrada limitrofa, l’auto guidata da Darya
Dugina detta Platonova. Costei, drammaticamente deceduta nell’esplosione, era
una nota analista politica che nella sua attività giornalistica era intervenuta
più volte sulla televisione italiana Byoblu. Il suo era un impegno per far
conoscere anche agli italiani la reale situazione del conflitto Russo-ucraino
nel Donbass.
L’innesco della bomba che, secondo gli inquirenti
era stata piazzata nell’auto, è avvenuto a distanza. Significherebbe che essa
era monitorata e il suo movimento seguito. Tali modalità richiamano alla mente
tristi analogie dei primi anni novanta in Italia. Un esempio di efficienza
operativa e tracciabilità degli obbiettivi. (Sono operavi in questi giorni i
droni e le armi speciali forniti dall’occidente e dalla Turchia) Potrebbe
trattarsi di una dimostrazione di forza ucraina. In tal caso il messaggio
sarebbe stato più o meno questo;
“SIAMO IN GRADO DI FAR EVOLVERE LA NOSTRA
RESISTENZA IN SENSO TERRORISCO ANCHE PENETRANDO IVOSTRI SISTEMI DI INTELLIGENCE”.
Ella, la giovane Platonova, era anche figlia dell’ancor
più noto filosofo della storia russa Alexander Dugin. Costui era stato
oppositore di Eltsin nonché creatore del movimento euroasiatico. Ovvero la più
autentica alternativa geopolitica all’atlantismo. Una dinamica che si sta
consolidando per effetto delle sanzioni.
Considero questo episodio una escalation nella Guerra globale
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Platonova is my memory, your fight will be continued!
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