Nella realtà invece le
armi di artiglieria fornite a Zelensky che sono di produzione italiana
continuano a bombardare quotidianamente la popolazione civile russofona di
Doniesk. E l’Italia, che dovrebbe ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione
dei conflitti, si ritrova completamente tagliata fuori dalle oscure trattative
promosse da Erdogan, il quale da presidente di una Turchia che fa parte della
NATO si comporta con una politica estera completamente indipendente. Dimostrando anche a noi che volendo si può fare...
Nonostante la nebbia totale che vige su questi colloqui la mia impressione è che essi continuino e siano produttivi (vedi accordo sul grano) ed è possibile che in questa settimana sia stato raggiunto l’accordo per lasciare la sovranità ucraina sulla centrale atomica di Zaporizhzhia. Pare infatti che si stiano spegnendo alla chetichella le rivendicazioni sulla Crimea. Del resto su di essa Putin ha tutte le ragioni in termini di diritto internazionale per tenersela.
Sul perché avrebbe ragione Putin mi baso su una suggestione suggerita dal generale Fabio Mini, il quale ancora nel 2014 ci ricordava su La Repubblica che:”la Crimea, nell’ambito della Ucraina, ha uno status giuridico di regione autonoma e una situazione etnica con maggioranza russa esattamente come il Kosovo aveva status di provincia autonoma e maggioranza albanese nei confronti della Serbia.” Il significato di questa affermazione, un po’ nascosta nella impaginazione del quotidiano, sta nella sua specularità. Nel momento in cui un referendum crimeo attestasse una dichiarazione di indipendenza la Crimea di oggi sarebbe esattamente nella situazione kossovara di allora, e di conseguenza se hanno avuto ragione gli Stati Uniti di Clinton a sottrarre il Kosovo dalla Serbia altrettanto vale per la Russia nei confronti della Crimea ucraina.
Non dimentichiamo, però, che gli Stati Uniti ci riuscirono solo grazie ai bombardamenti NATO.
***
Questa settimana sono stati resi noti i risultati della campagna agostana per la raccolta delle firme sulle nuove liste elettorali. Ecco il dato piacevole che emerge.
Il 25 settembre, per chi vuole, la possibilità di dare un voto utile
antisistema ci sarà: Italia Sovrana e
Popolare è l’UNICA forza del dissenso ad esser presente nel 100% dei collegi
plurinominali della Camera, quelli cioè che determinano il superamento dello
sbarramento nazionale per entrare in Parlamento.
1 - La NATO ha da tempo
gettato la maschera, non è una
alleanza difensiva ma lo strumento dell’Atlantismo. Ovvero una visione
geopolitica del processo di globalizzazione commerciale che percepisce come
pericolo la formazione di un polo euroasiatico che comprenda l’Europa. In
questa idea di futuro per l’organizzazione planetaria globale i popoli europei
dell’economia capitalistica ne sarebbero solo la propaggine occidentale. E darebbero
vita alla più grande potenza economica del pianeta. Un polo in grado di
esercitare la leadership di riferimento per ogni modello di sviluppo. Contro
tale prospettiva la NATO, sotto egemonia USA, ha indotto alla guerra le regioni
del confine russo/ucraino per tranciare di netto il principale legame
euroasiatico ovvero le reti di approvvigionamento energetico più semplice e
conveniente.
Ora che non ha più la
maschera dell’antisovietismo appare in tutta chiarezza il suo vero ruolo. La NATO
è quella organizzazione criminale sovranazionale
che ha ucciso Mattei, Moro, Falcone, Borsellino ecc. nonché represso le liberta
politiche del Paese attraverso una manipolazione continua. E di ciò prendono
progressiva coscienza le masse popolari.
2 - La UE è quella organizzazione burocratica
sovranazionale che ha cavalcato l’emergenza strumentalizzando un pericoloso
evento epidemico e un conflitto locale indipendentista affinché diventino
emergenze pandemica e bellica tali da giustificare ogni restrizione dei diritti
oltre i mandati costituzionali. Essa ha imposto alle economie nazionali un
regime di sanzioni autolesionistico tanto grave quanto realmente ingiustificato
esponendo le popolazioni a gravi rischi di crollo economico.
3 - L’obbligo vaccinale
è l’obiettivo perseguito dalle multinazionali
del farmaco per sottoporre i sistemi sanitari nazionali alla dipendenza
strutturale dai loro piani di marketing e imporre un regime di dittatura
sanitaria che spiani la strada al compimento del reset finanziario essenziale
per estinguere (peraltro solo parzialmente) il debito e imporre l’upgrading
transumanistico.
I piani di Great reset, disumanizzazione digitale e società del controllo sono scritti e accessibili a chiunque. Non c’è nessun complottismo ma solo l’egemonia dell’informazione mediatica corrotta.
La presa di coscienza
di tutto ciò spiega la crescita e l’immanente successo delle forze antisistema.
Io auspico che le
elezioni del 25 settembre siano il battesimo del fuoco per le forze che
perseguono questi obiettivi in una prospettiva di libertà ed
uguaglianza per una Europa dei popoli.
Che il mio voto sia pertanto solo un umile e personale viatico per il rilancio di umanità.
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The week was characterized by the President's solidarity with Ucraine and the arrival of anti-system parties on the electoral roll. The press misinforms but people are waking up.
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