Le notizie importanti che vengono tenute fuori dal
mainstream, soprattutto televisivo sono molte e quasi sempre notizie che
disturbano la NATO. La foto qui sopra
basta da sola per cui non la commento. Mi appunto invece un paio di
osservazioni ww3 non esattamente natalizie...
Lunedì scorso (18 Dicembre2017) la Casa Bianca ha finalmente
presentato il nuovo documento per la strategia militare. In esso, secondo il
servizio di Pandora Tv, vengono indicate Cuba e Venezuela come nazione
antagoniste rispetto agli interessi americani. Li si definisce come “modelli autoritari anacronistici di sinistra”.
Verso Cuba vengono riproposti toni e giudizi secondo lo stile trumpiano sempre
sopra le righe e (quelli sì) anacronistici. Si prevede anche un nuovo impulso
agli investimenti in basi aeree in Europa. E’ chiaro che per i vicentini c’è da
aspettarsi qualche forzatura sul teatro locale. Ma per il momento nessuno ne
parla.
Fuck the EU. Nelle regioni del nord Europa si riprendono
investimenti e acquisti di terreni su vecchie basi che erano state abbandonate
oltre dieci anni fa. E si programmano nuovi piani di pattugliamento aereo. C’è
uno specifico programma Per la “rassicurazione
dell’Europa” ove vengono enunciati incrementi notevoli per le spese
militari in Ucraina, avvicinando così la quota desinata a tale teatro al dieci
per cento del totale. Queste misure di spesa vanno ovviamente valutate alla
luce della riforma fiscale approvata negli stessi giorni dal Parlamento Americano,
ove si prevede a partire già dal 2018 una drastica riduzione della aliquota
fiscale a carico delle imprese, aliquote che passerebbe dal 35 al 21 per cento.
Non c’è dubbio che le imprese americane che beneficeranno di
questo rilancio armageddone potranno recuperare competitività e margini di
profitto, ma se si tiene conto che esse, adottando il modello di organizzazione
multinazionale, già realizzano aliquote di fatto già abbondantemente inferiori
al 35% sul totale degli utili, si capisce subito che dovranno accontentarsi più
che altro del solo effetto annuncio. Mentre invece saranno le entrate della
fiscalità federale a soffrire enormemente e la incidenza militare su bilancio
totale salirà in modo enorme. Ci sarà un progressivo indebitamento di bilancio
e una spending revew drammatica senza ridurre minimamente, anzi forse
aumentando, la dipendenza dall’esposizione finanziaria verso il mercato
finanziario cinese, già oggi consistente.
Da situazioni del genere si potrà uscire solo con guerre che
rapinino più avidamente le risorse dei paesi arretrati e con un maggior
asservimento alla finanza araba.
Con questa politica fiscale Trump conta di favorire il
rientro delle imprese americane all’estero, ma questo vale solo per i paesi
dove le tasse sono alte, non vale ad esempio per l’Irlanda, il Lussenburgo ecc.
e non vale per il Centro America altri paesi simili. E non vale per i comparti
manifatturieri a maggior incidenza di manodopera per i quali restano
competitivi i Brics. Insomma Trump che ha promesso posti di lavoro alla classe
operaia dovrà sudare per non deluderla.
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Oggi il Giornale
di Vicenza dà la notizia che non si doveva dare durante il dibattito
parlamentare sui vaccini. Si tratta di uno dei vari articoli che trovano fonte
nei piani di comunicazione NATO. Già da varie settimane infatti è in circolazione
un dossier allarmistico sui piani di sviluppo armi biochimiche della Corea del
Nord. I missili nordcoreani potrebbero essere armati con testate contenenti
armi biologiche e ciò sarebbe confermato dall’analisi del sangue di un militare
disertore. Tutto qui. La notizia ovviamente serve agli americani per favorire
la vendita di vaccini ai sud coreani e in vista della mediazione russa sul
conflitto c’è bisogno di fare in fretta.
I russi infatti punteranno su un
approccio diverso con Kim Jong Un, chiedendo alla Corea del Sud di fermare le
continue manovre militari che vengono effettuate, e dirette, dagli americani ai
confini con il Nord.
Ne parla il documento strategico licenziato da Trump e ciò
lascia suppore che la strategia della vaccinazione obbligatoria abbia in realtà
origini militari. I militari americani di stanza a Seul sono vaccinati obbligatoriamente.
Contro l’Antrace, si dice. Ma questa notizia può fornire una chiave di lettura anche
per le vere motivazioni che hanno scatenato la campagna vaccinista in Italia.
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