FQ di oggi a pg 15 segnala attraverso un articolo di
Giuseppe Lo Bianco, la notizia di minacce mortali giunte al deputato Claudio
Fava impegnato nella lotta alla mafia. L’articolo esamina i vari argomenti sui
quali l’interessato sta lavorando: il corposo sequestro al quale è stato
sottoposto l’intoccabile Ciancio, l’apertura di una nuova istruttoria su
deviazioni e misteri connessi con la strage di via D’Amelio, le attività non
corrette della lobby confindustriale siciliana e il provvedimento legislativo
che impone ai deputati di dichiarare la loro eventuale appartenenza alla
massoneria. Ma il titolo del pezzo associa le minacce solo alla legge anti
massoneria.
Ora io non credo che la massoneria, pur contrariata dal
provvedimento, ricorra a metodi di intimidazione tipici della criminalità
organizzata come quello di spedire proiettili per posta. E’ più probabile che i
poteri occulti cerchino di fermare Fava per proteggere degli infiltrati o altri
interessi strategici (come ad esempio potrebbe essere la situazione del mercato
delle armi in questo momento).
Ma mi colpisce la scelta del capo redattore. O è
un semplice endorsement politico al provvedimento antimassonico o è un
depistaggio dell’opinione pubblica.
Da che cosa?
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