Il mainstream di questa quarta settimana di Ottobre si è
accanito sul tema dello spread. Dietro questo pianto greco c’è la
preoccupazione delle banche, che vedono in questo governo un pericolo. Il
pericolo riguarda in realtà i loro bilanci futuri, che vedranno lievitare le
voci debitorie nei prossimi esercizi, quelli del dopo quantitative easing, avvicinandole
alla soglia default. Ma ci pensa l’informazione televisiva e giornalistica a
farlo passare per un pericolo popolare. Per contrastare questa prospettiva
infatti le banche vorrebbero che continuasse la politica dei governi
precedenti, i quali hanno assicurato ricapitalizzazioni favolose (MpS docet).
Europa
Questo indirizzo del mainstream ha tagliato fuori le
informazioni scomode per l’establishment e soprattutto quelle rilevanti per la
politica nazionale come la visita di Conte a Putin e la tranquilla approvazione
in commissione parlamentare della manovra. Ciò nonostante si insiste a
presentare i termini della questione come se fosse in piedi una trattativa
Roma/UE sulla manovra. Non c’è nessuna trattativa. La commissione europea dovrà
valutare assieme a tutte le altre la corrispondenza del Def italiano coi
parametri di Maastricht e qualora rilevasse spostamenti non sostenibili potrà
ricorrere ai termini sanzionatori previsti dai trattati. Ma dovrà farlo
coerentemente con i casi precedenti, alcuni dei quali sono clamorosi come il
costante sforamento della Francia e della Spagna, per non parlare della Grecia.
Il problema vero sono le nostre banche che si sentono senza rete davanti
all’horror vacui evocato dalla fine della presidenza Draghi.
Global
L’incontro con Putin è rilevante perché rilancia le
relazioni di amicizia e in ballo c’è lo scenario post sanzioni. Trump ha
bisogno di superare l’architettura impostata da Obama nella sua seconda legislatura
la quale, alla lunga, favorisce la Cina. Ma la Germania, ferma restando
Gazprom, può reggere il regime sanzionatorio senza problemi perché ha un
surplus commerciale che già fa fatica a sostenere. E sappiamo che ciò è il
risultato della unificazione con l’Euro. L’euro favorisce l’economia tedesca
molto più di tutte le altre e in una prospettiva di depotenziamento del ruolo
globale del dollaro un euro crescente penalizza di più la competitività
italiana e francese. Un rilancio delle esportazioni con la Russia invece ci
favorirebbe molto. E quanto prima ciò avviene meglio è.
In quest’ottica di ripresa commerciale la superstrada
pedemontana, che ha impattato brutalmente un territorio già capannonizzato,
costituisce una infrastruttura gradita ai mercati dell’est e anche in assenza della
Alta Velocità ferroviaria conferma la fattibilità di accordi commerciali e
turistici.
Veneto
La seconda notizia importante e interamente sottaciuta è
l’autonomia del Veneto. Era già tutto pronto, anche il Leone di Trissino. Ma
Zaia e Salvini hanno perso l’appuntamento di grande portata simbolica che si
sarebbe realizzato spendendo l’annuncio il giorno 22 Ottobre; data che evoca lo
storico referendum. Ma la Presidenza della Repubblica non avrebbe gradito e
pertanto l’ala pentastellare della maggioranza, sempre in cerca di
legittimazione, ha fatto da sponda.
Il Veneto autonomo ha solo da guadagnarci col
de-sanzionamento. Anzi , ne guadagnerebbe proporzionalmente di più delle altre
regioni. E ciò è stato reso evidente dalla fiera che si è tenuta a Verona. Ma
su questo: silenzio totale. In ogni caso i nostri imprenditori lo sanno bene e
sostengono Salvini. Il governo ne sta uscendo in realtà più forte di prima. E, ahimè,
il lutto delle opposizioni con i giornaloni e le TV di regime che fanno da
prefiche, ne è la prova.
Chicche
Il Giornale di Vicenza ha dato, tra mille cautele, la
notizia che il paracadutista rientrato malato al del Din ha in realtà contratto
la meningite. Ora considerato che la notizia non può essere tacitata perchè il contaminato si è recato in luogo pubblico molto frequentato e occorrerà controllare gli esposti, meglio sfruttare la notizia per rafforzare la campagna vaccinista. Giusto? Se uno è vaccinato non corre rischi... Ma le forze armate americane non hanno l'obbligo?
A Valdagno è arrivata la Fornero in un clima di compostezza
che in una storica città operaia dove gli esodati sono stati molti, non era
scontata. Ciò può tranquillizzare la prefettura e confermare la Città del dopo
Marzotto come piazza in cui i politici di centro sinistra possono ancora venire
senza essere fischiati. E’ possibile che in vista della campagna elettorale ne
vedremo ancora. Nessun problema. Con l’arrivo di Ognissanti, o meglio con
l’arrivo di Halloween come dicono i giovani, i morti si riscattano e le
famiglie preparano dolcetti e scherzetti…
Beata progenie.
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