Martedì 12 su International New York Times Barry Posen ha
posto con chiarezza il tema della attualità della NATO. Il suo ragionamento di
fondo è il seguente: l’alleanza che ha caratterizzato la guerra fredda venne
creata per fermare l’espansione sovietica. E oggi, settant’anni dopo, l’Europa
può difendersi da sola di fronte ad una Russia malandata e sottopopolata. In
questa situazione perché gli Stati Uniti dovrebbero rimanere ancora dentro la
NATO? (Con le conseguenti spese e responsabilità?)
Il titolo usa espressamente l’acronimo NATO, e non OTAN come
si trova normalmente scritto sui giornali americani. Significa che il giornale
si rivolge agli europei e vuole parlare a loro. E’ invece l’EUROPA, intesa come
UE, che fa finta di niente e ignora il tema.
A mio avviso questo dovrebbe essere invece il principale
tema della campagna elettorale prossima. Un tema da trattare in piena
trasparenza e da porre al vaglio dell’elettorato. Anzi, se lo si fa trattandolo
come tema elettorale si soddisfano le esigenze democratiche senza ricorrere al
referendum che sulla sicurezza sarebbe rischioso. Un referendum come quello che
ha causato la Brexit è sempre possibile ed incombe soprattutto se si
mortificano le esigenze di dibattito. Le spese militari incideranno molto sui
bilanci nazionali e senza gli USA da spremere i popoli europei se ne
accorgeranno.
Se si imbosca oggi il tema, esso potrebbe travolgerci domani.
A mio avviso ponendo al centro del dibattito elettorale il modello di alleanza militare con libertà e trasparenza si farebbe un gran servizio di responsabilizzazione e verrebbero alla luce i veri problemi che stanno dietro alla questione. In particolare quale sia il vero nemico potenziale dell’Europa, le promesse fatte da chi e come ai paesi dell’Est nei decenni scorsi e soprattutto chi coinvolgere in una nuova alleanza. Uno per tutti: dovremmo chiamare con noi anche Israele o lasciarla agli americani? E l’attuale intelligence chi coinvolge?
Per il momento è solo la questione di come atteggiarci con
la Cina a tenere banco. Ma sul piano della cibernetica e delle grandi
infrastrutture di trasporto le scelte incombono e le opportunità di
investimento scalpitano.
Dietro al memorandum che Conte dovrebbe firmare il 22 Marzo c’è anche questo. Non si perda l’occasione per informare correttamente i popoli europei.
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FESTINA LENTE
(Affrettati lentamente)
Motto che Cosimo de Medici riprese da Augusto.
Esorta ad agire con decisione nella cautela...
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