Morto Sepulveda.
E’ morto i 16 Aprile 2020 all’ospedale di Oviedo ove era
stato ricoverato una cinquantina di gg prima per Covid-19. L’anno precedente
aveva sofferto di una polmonite a Pordenone durante un festival letterario. Viveva
a Guijon, in Spagna, era nato a Ovalle (centro nord del Cile) nel 1949. Era
sposato con Carmen Yanez (poetessa cilena). Traggo spunti dall’articolo di
Roberto Zanini su Manifesto di oggi a pagina 9.
La sua biografia è quella di “cantastorie da combattimento…Viaggi,
libri e fucilate… Avventuriero di sinistra sempre sconfitto ma mai vinto”. Era
figlio di Luis senior e Irma Calfucura (mapuche figlia di un proprietario
terriero) e nipote di un anarchico andaluso emigrato a Valparaiso, Gerardo
Sepulveda il quale era probabilmente un esule antifranchista. Quindi era mezzo
spagnolo e mezzo indio.
In Italia ha venduto 9 milioni di copie di libri. Da ragazzo
scriveva raccontini erotici che vendeva ai compagni di scuola. Vinse un primo
premio letterario con un primo libro di racconti dal titolo Cronicas de Pedro
Nadie e una borsa di studio quinquennale per la Università Lomonosov di Mosca.
Da qui venne espulso e anche da Partito Comunista Cileno. Entrò nel Partito
Socialista Cileno e fece parte del Gruppo Amici del Presidente sopravvissuto al
bombardamento della Moneda nel 1973. Subì un secondo arresto rimanendo così nelle
carceri di Pinochet per due anni e mezzo da dove ottenne l’esilio grazie ad
Amnesty International. Scarcerato avrebbe dovuto essere esiliato in Svezia ma
fuggì al primo scalo in aeroporti di Buenos Aires. Argentina, Brasile e
Paraguay negli anni dei golpe. A Quito, in Ecuador, si unisce ad una spedizione
UNESCO in amazzonia, da qui arrivano i primi spunti per IL VECCHIO CHE LEGGEVA
ROMANZI D’AMORE. Nel 1978 entra nelle Brigate Internazionali Simon Bolivar e in
Nicaragua partecipa alla conquista di Managua da parte dei rivoluzionari
sandinisti.
Dopo il Nicaragua si trasferì ad Amburgo dove entrò in un
equipaggio Greempeace e vi fece parte per cinque anni. Non rientra in Cile
negli anni della prima democratizzazione (fine ottanta) e gira l’Europa in camper
fin che si stabilisce a Guijon nelle Asturie.
Diventa autore internazionale di bestseller. Della sua opera
non esiste molta letteratura critica. Francesca Lazzarato nel suo articolo sul
Manifesto di oggi parla di indiscutibile affetto del pubblico e relativa
freddezza della critica. E lo definisce “autore di una letteratura popolare
immediatamente fruibile, animata da una mai esaurita spinta etica e politica
che non offusca, né tradisce le ragioni del racconto”. Secondo un altro
giudizio di Rafael Gamucio egli appartiene alla letteratura “impura,
maneggiabile e maneggiata, che si legge in autobus”.
In Cile non è mai stato considerato grande autore. Il suo
successo inizia con la edizione francese Edition Metailiè poi ripresa in
Italia. Nel 1997 Franco Cordelli, critico italiano, stroncò Il vecchio che
leggeva romanzi d’amore.
http://omniavulnerant.over-blog.it/article-diario-di-un-killer-sentimentale-di-luis-77283298.html
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Fantasie infondate
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