Su Rai 3 sul tardi hanno proiettato il film in bianco e nero
del 1963 “IL TERRORISTA” di Gianfranco De Bosio (preduzione Kezich,
Soffientini). Il cast d’epoca promettente: Volontè, Philippe Leroy, Giulio
Bosetti, Anouk Aimèe ecc. Ho trovato notevole la sceneggiatura di Luigi
Squarzina. E’ il dialogo, molto acuto e politicamente accorto, che trascina
l’azione drammatica. Neri Pozza interpreta il rappresentante liberale.
A Venezia tra il ’43/’44 partigiani in contatto con il
rappresentante Azionista del CLN veneziano compiono atti di sabotaggio contro i
tedeschi. Il CLN disapprova ritenendo
meglio percorrere una strada di mediazione attraverso il Patriarcato. I DC e i
liberali vengono presentati come forze attendiste e filomonarchiche il PCI è la
principale forza organizzativa in grado di guidare le strategie, ma non
appoggia le azioni terroristiche. Gli azionisti sono incapaci di tenere buono
il gruppo di Volontè e la polizia fascista è molto efficiente. Alla fine Volontè, sempre più scomodo, muore
in una trappola poliziesca.
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