Il Week End romano, anche per via del referendum, si annuncia
affollato e potenzialmente interessante per la politica italiana. Spero solo
che non sia guastato da qualche indesiderata turbativa terroristica visto che
l’occasione (dal loro punto di vista) sarebbe ghiotta.
Il governo si è riunito ieri ufficialmente per varare un
nuovo codice degli appalti (propaganda per la lotta alla corruzione) ma anche
per fare il punto sugli impegni WW3 in vista della riunione Trilaterale romana
(con Week End annesso) che li sta monitorando. Mi stuzzica osservare che arriva
a Roma, guarda caso in questa circostanza, anche Sanders. Evidentemente la
Clinton e i suoi sponsosrs (Goldman Sachs) sono ormai definitivamente perdenti.
E pensare che solo cinque sei anni fa la Goldman Sachs aveva
il suo campione europeo alla presidenza di questa organizzazione
sovranazionale.
Ce lo ricorda Stefano Feltri, un giovane e promettente
vicedirettore, sul Fatto Quotidiano di oggi. Egli ci ricorda, defininendola
network d’elité euroasiaticostatunitense che la Trilateral è stata fondata
oltre quarant’anni fa da Kissinger sotto la spinta di David Rockefeller ed ha
elaborato strategie decisive per il governo dei fatti mondiali.
Le conferenze dei decenni passati andavano ovviamente
comprese nell’ambito degli scenari tipici della guerra fredda, che si sperava
finita dopo i primi anni novanta, ma oggi ritorna lo stesso spirito di
contrapposizione al punto tale che in queste ore esponenti del PD più o meno
rottamantici si sbracano e prendono a pretesto il referendum trivelle per
rilanciare messaggi anti piutiniani. Ma sono solo retroguardie nostrane e la
Trilaterale non è più la misteriosa setta complottarda di una volta tanto che
stasera stessa l’evento si concluderà con un ricevimento al Quirinale.
Nel 2011 Mario Monti ne era il presidente europeo e si stava
preparando l’errore storico di far cadere Geddafy. Oggi si cerca (inutilmente),
di riparare… Tra i nomi illustri italiani infatti Feltri cita il ministro degli
esteri Gentiloni. Segno che l’intervento in Libia è praticamente in atto e
occorre ormai darne la narrazione ufficiale. Infatti è stata cooptata la
Maggioni.
Poi Feltri cita la Boschi, ministra dei rapporti col
Parlamento, ma in realtà controfigura fotogenica renzina e ci ricorda che
bisogna sostituire Federica Guidi, infelicemente giubilata sugli approdi
petroliferi lucani. Non mi stupirei se toccasse alla ministra dell’istruzione. Bah!
In ogni caso buona fortuna ai membri trilaterali italiani del
prossimo dodicennio.
Get going!
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