Rifletto
sul commento odierno di Stefano Feltri. Nel parlamento UE se non fai parte di
un gruppo sei escluso dalla operatività politica. In pratica chi fa il duro e
puro restando da solo prende la ricca prebenda senza far niente. Se invece fai
parte di un gruppo qualcosa conti. L’accoppiata con l’Ukip dopo Brexit non ha
più senso perché per i prossimi due anni con l’attivazione della procedura di
uscita britannica la formazione di Farage, che ha raggiunto il suo obiettivo
statutario, dovrà occuparsi in pratica solo di questo.
Ora
comunque la proposta di Grillo di alleanza con la Internazionale Liberale di
Malagodi (perché Alde storicamente è proprio questo) ha un sapore estremamente
tatticistico, in contrasto con l’icona finora ostentata da M5S. Io ho una
formazione sessantottina e per me la politica va fatta per contare, per essere
più che apparire, e quindi capisco perfettamente la proposta. Ma non escludo
che essa possa costare anche qualche milione di voti a beneficio salvinardo.
Staremo a vedere. Sarà una altra battaglia giocata tutta sulla comunicazione.
Intanto mi auguro che sia tenuta ferma la contrapposizione al TTIP, anzi che
gli europarlamentari M5S e Radicali assieme approfittino della nuova
collocazione per una battaglia di trasparenza, rendendo note le clausole e
lanciando un dibattito.
E’ chiaro che con Trump ci sarà una rinegoziazione, ma
il punto vero è se essa sarà trasparente o no.
Questo
mi interessa di più della poltrona cui mira Verhofstadt.
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The Five
Stars Movement’s choyce of joining Alde inside the EU Parliament could
cost lot of votes in Italy. But I agree and hope good news against TTIP.
Better achieve
goals instead of doing nothing!
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