Spiluccando
tra le notizie secondarie della settimana trovo quella di Martedì: Sean Penn in
un talk show di tarda notte ha detto la verità in faccia al regime. Si è
sfogato a quanto pare. L’articolo è a pagina 16 del Fatto Quotidiano e porta la
firma di Carlo Antonio Biscotto.
L’ex segretario
alla difesa dell’epoca Bush Jr, Dick Cheney è l’inventore di ISIS. E questo fatto
fa di lui, assieme a Bush jr, un criminale. Propendo a credergli.
L'articolo poi attacca la nuova censura. Ovvero l'idea che per proteggere i giovani non andrebbero
trasmesse le immagini jihadiste; ecco, questo è il novo mainstream narrativo
che accompagna gli iter parlamentari delle nuove leggi bavaglio. Ne linko qui di seguito un esempio:
Su questo l'articolo ricorda con le parole di Penn che negli anni sessanta le vere immagini del Viet Nam hanno forgiato una generazione
alla quale non si poteva raccontare qualunque balla. Oggi non si fanno vedere
neanche le bare che rientrano. E gli americani, dice sempre Penn, non capiscono più
niente.
La verità è
che c’è una “psicosi del Politically
correct” che funge da nova censura. Parole sante.
Ora, il fatto che
venga dato notevole spazio, soprattutto nel titolo, alla paternità USA dell’ISIS
mi fa sospettare che si tratti di una verità nota, ma conformisticamente
negata, al punto da non vedere l’ora di dirlo a piena voce…
e con l’alibi di Sean
Penn è arrivata l’occasione anche per FQ.
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