Che ci va a fare Renzuschino da Putin?
C’è una riflessione di Chiesa, impregnata di perplessità, su You Tube:
http://youtu.be/E1pd-ZABfMM
C’è invece un commento assolutamente vuoto del giornalista Franco Venturini, sul Corriere del 6 Marzo, che lamenta un Renzi ignavo difronte al dovere di “riequilibrare meglio le responsabilità di Mosca e quelle di Kiev”. Frase che, ovviamente, non dice niente. Il tema dell’Ucraina sarebbe stato spinto sotto il tappeto secondo questo retore di carta stampata e “l’occidente e l’Europa avrebbero di sicuro gradito anche un invito a ritirare le forze russe dall’est dell’Ucraina”. Come se si dovessero fare viaggi di Stato per dire a Putin le sciocchezze della propaganda NATO e non ci fosse già un accordo a Minsk che dice chiaramente cosa ciascuna parte deve fare.
Gomme invernali e chiodate
La vera motivazione di questo viaggio la conoscono invece gli industriali che beneficeranno del fondo congiunto di investimenti, da un miliardo di dollari, di cui si dà timidamente notizia nelle pagine interne. Tra questi il corriere cita Aimone di Savoia-Aosta (figlio di Amedeo) e i suoi tremila dipendenti nella Pirelli Russia.
La vera motivazione del viaggio di Stato sta nel fatto che l’Italia non può permettersi di sostenere il regime di sanzioni imposto furbescamente da Obama coi suoi entourage polacchi e baltici, perché senza la partnership produttiva e commerciale Russa il PIL non cresce.
Anche in Veneto, dove la situazione è potenzialmente esplosiva, vi sono grossi interessi che dipendono dal mercato russo a partire dai fatturati turistici di Venezia. Ma tutta la geopolitica dell’Adriatico presuppone la necessità di essere in pace con la Russia e una situazione stabile in Libia; l’Alpe Adria infatti costituisce l’approdo principale delle risorse libiche. I due governi pertanto (Russia e Italia) condivideranno l’impostazione strategica da sostenere all’ONU.
Stavolta Renzi non è stato vuoto e sta tentando di usare il margine apertosi nel dopo Napolitano per rallentare la prospettiva di scontro neo guerrafreddaio fino al dopo Obama.
Riusciranno i nostri eroi a evitare WW3?
venerdì 6 marzo 2015
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