domenica 8 dicembre 2019

WW3 al summit NATO








Il mese di Dicembre è iniziato con un summit della NATO che ne ha mostrato tutta la vetustà.
La nota più critica viene ovviamente dalla Turchia che vede Erdoghan sempre più scettico, più distaccato e più furbo. Il suo cambio di atteggiamento verso la NATO è iniziato col fallito golpe che doveva toglierlo di mezzo per modificare l’atteggiamento di Ankara verso i kurdi ma che è fallito grazie all’aiuto da parte dell’intelligence di Putin. Da lì ha preso corpo il nuovo scenario con l’intervento militare russo - iraniano in favore di Assad; intervento che ha permesso a costui di vincere la guerra civile contro ISIS. 

Ciò è dovuto soprattutto alla politica di Obama nel secondo mandato. Egli fu soverchiato dalla lobby bellicista con alla testa i produttori d’armi per il retail. Egli per riuscire a reggere la spinta di costoro accelerò la tensione nelle repubbliche baltiche, in Polonia e soprattutto lanciò la politica fuck the EU in Ucraina. E per timore dell’umiliazione che avrebbe ricevuto a Sochi ha cavalcato l’ossessione di Big Pharma sui farmaci russi inventando le sanzioni. Però ha saputo tener duro in Siria.

Obama non voleva l’intervento boots on the ground in Siria e aveva annunciato la linea rossa sull’uso di armi chimiche; allora i cosiddetti ribelli rubarono armi chimiche dai depositi malcustoditi di Assad per usarle contro i civili e accusare il regime, ma per fortuna Obama non ci cascò.  E da allora fu assediato dai falchi. Da qui il tentativo di rilancio del ruolo aggressivo della NATO e l’inizio della attuale crisi, una crisi di prospettiva che la rende ormai inutile e anzi, controproducente per l’Europa.



Per me l’Europa deve sganciarsi dalla NATO senza fretta ma con determinazione. Anzi la NATO va sciolta e ciò sarà consensuale. Se non lo facciamo l’AMERICA ricomincerà ad usarla, dopo questo breve stallo di alcuni anni, come strumento di condizionamento vincolante ma sul terreno economico, cioè per avere un competitor di meno.

In pratica bisogna fare come Erdoghan: stare nella NATO e nel frattempo dialogare con la Russia. Il terreno dove iniziare è la Ucraina. Bisogna cercare l’uscita dalla crisi assieme alla Russia. L’andamento del summit sotto le righe lascia supporre che ormai siano molti i leader europei a pensarla in questo modo, a partire da Macron.





Nessun commento:

Posta un commento

DSP alle europee

  Alla fine della campagna di raccolta sono state consegnate 60mila firme. Non bastano ma sono state un’ottima occasione per parlare con la ...