martedì 28 aprile 2020

Cetomedismo pandemico









Come sappiamo la crisi globale attacca il ceto medio e la crisi Covid-19 aggrava il problema soprattutto per commercianti ed artigiani. Pertanto l’atteggiamento di questa classe sociale è in fibrillazione e costituisce la fascia di elettorato più mobile. Ciò spiega il comportamento delle forze politiche le quali si contendono il consenso elettorale di questi milioni di voti. Per il momento in giro per il mondo prevale la destra che con l’opzione sovranista propone una politica protezionista di fatto. Essa appare seduttiva per le attività che temono la concorrenza dei grandi supermercati. E quando i ceti operai si associano alla protesta del ceto medio, com’è avvenuto con Trump, la destra vince. Quindi dove voteranno gli operai è a sua volta un fattore decisivo.

In realtà anche la destra al potere non è in grado di garantire la protezione nazionale dei mercati perché l’internazionalizzazione delle filiere produttive è troppo avanzata. Possono esserci dei sussulti e ne vediamo alcuni tentativi abbozzati in questi mesi. Il momento clou è proprio in queste settimane in cui si pianifica la cosiddetta fase due ovvero la riapertura delle attività. Nel dibattito italiano appare forte la contraddizione tra richiesta di più stato con estensione totale del welfare protettivo e incentivazione delle nuove tecnologie. Se si incentivano le consegne a domicilio si ottiene l’esatto contrario di ciò che sperano i negozianti del centro ecc.


La finanza bancaria per i momento non capisce quale linea si consoliderà ed appare immobile. Tale incertezza disorienta gli investitori e potrebbe bloccare la ripresa. Situazione moto mobile. Vedremo.









lunedì 27 aprile 2020

Pandevision









Sul piano geopolitico c'è un fatto inquietante dato dal silenzio sulla situazione in Iran.

Potrebbe esserci una crisi politica forte. Il viceministro della salute il 24 Febbraio sudava in TV e Rouhani ha sostenuto pubblicamente che si tratta di uno dei tanti complotti orditi dal nemico.
Israele è preparata alla guerra biologica fin dai tempi dei missili di Hezbollah. Anche Cuba, pare, perché Fidel temeva un attacco biochimico e l’assenza di un sistema sanitario pubblico in USA potrebbe essere fattore di consenso per i democratici alle elezioni di Novembre.
L’OIL stima in 3.400 miliardi di dollari il calo del reddito operaio entro fine 2020,

New Age

E’ l’alba di una nuova era. Essa sarà caratterizzata da militarizzazione del comando sanitario, digital marketing con innovazioni nello shopping, smart working, smaterializzazione del denaro, ed e-learning. La robotica sarà più influente nei processi produttivi. Avremo una spinta verso la regolazione algoritmica della privacy. E per quanto attiene all’Europa è anche possibile una retrogressione politicamente negativa con recupero dei confini nazionali.







venerdì 24 aprile 2020

Muslim pseudoscience







Pseudo scienza musulmana.



In chiusura del numero di Febbraio della rivista TEORIE COMPLOTTISTE, enigmi, scienza, paranormale alle pagine 69 – 82 si trova l’articolo di Stefano Bigliardi del CICAP. Ne prendo appunti.


l’Articolo suddivide le categorie FAKE Pseudoscienza, antiscienza e cospirazionismo. Esso esamina con esempi le varie possibilità di interazione negativa tra scienza e ISLAM e più in generale interferenze e tendenze di intromissione culturale. Lo fa dopo un’ampia premessa rispettosa verso la religione. Il Corano, dice, è la parola di Dio e Muhammad non è l’autore, ma un essere umano, persona perfetta.

L’identità di mussulmano non è un concetto etnico, non coincide affatto con “arabo”. Ci sono infatti arabi cristiani e mussulmani non arabi. Non è neanche un concetto linguistico, ma nei paesi mussulmani non arabofoni si apprende il Corano in arabo. (Del resto si faceva lo stesso anche nel cristianesimo con la messa in latino prima del Concilio Vaticano II).

La teologia coranica insegna che la prova circa l’attendibilità scientifica del Corano sta nella sua perfezione formale. Ora, soprattutto in tempi recenti, a questa concezione della inimitabilità linguistica del testo sacro si va sovrapponendo l’idea di una inimitabilità scientifica. Esempio:
Nell’immaginario musulmano esistono gli jinn ovvero i genii che sono esseri soprannaturali, ma neanche l’unione tra questi e gli umani potrebbe raggiungere la capacità di redigere un testo all’altezza del Corano.

(Nella mia edizione NEWTON 1996, curata da Hamza Roberto Piccardo e accettata dalla Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche d’Italia, in questa sura 17:88 gli Jinn vengono tradotti con “demoni”. Precisamente a pg 251 si trova scritto:” Se anche si riunissero gli uomini e demoni per produrre qualcosa di simile a questo Corano, non ci riuscirebbero, quand’anche si aiutassero gli uni con gli altri”).

Ora, il Corano secondo i sostenitori della sua attendibilità scientifica, contiene numerosi passaggi che presentano una descrizione accurata di fatti e fenomeni che sono stati accertati dalla scienza solo secoli dopo la loro scrittura ovvero la rivelazione. Ciò riguarderebbe vari argomenti come le correnti oceaniche, l’espansione dell’Universo, la struttura delle montagne, ma anche lo sviluppo dell’embrione e del feto nel ventre materno e molto altro.

Uno dei principali divulgatori di queste verità coraniche è Zaghloul El-Naggar, del quale ho visto che si trova parecchia roba sulla rete. Ma l’articolo sostiene che si tratta di forzature interpretative.  E’ vero, scrive BIGLIARDI, che il corano parla spesso di fatti naturali ma è esagerato sostenere che esse siano “scientificamente accurate”. (Pertanto il mainstream l’antifake della stampa Polically Correct non considererà il Corano un riferimento scientifico).

Se il Corano fosse “scientifico alla lettera” le formiche sarebbero di vetro e l’olio d’oliva curerebbe ii cancro, ci ricorda Bigliardi.

Tuttavia questa idea della scientificità coranica sta avendo successo e popolarità sempre in crescita fin dagli anni settanta. Ciò è dovuto anche al medico francese Maurice Bucaille (1923 – 1998) gastroenterologo parigino nonché medico di Sadat.

Costui nei suoi libri, dei quali il più significativo è LA BIBBIA, IL CORANO E LA SCIENZA (1976) sostiene l’assenza totale di contraddizioni logiche e “inaccuratezze scientifiche”.  Egli esaminò per conto di una commissione governativa le mummie del museo del Cairo e individuò quella del faraone che inseguì gli ebrei durante l’esodo. Il Corano ne parla ed egli sostiene che lo stato della mummia è compatibile con la descrizione coranica: trauma da impatto con l’acqua e annegamento. 




Ora, il miracolo scientifico consisterebbe nel fatto che “nessuno poteva sapere all’epoca della rivelazione coranica che la mummia del faraone era stata preservata, né conoscere con esattezza le cause della morte del sovrano egizio”. (Il Corano alla sura X, versetti 90,91 e 92 afferma che il Faraone – Ramsete II, per la cristianità – “FU SUL PUNTO DI ANNEGARE” e si dichiarò pentito e sottomesso, cioè credente. Ma Allah rispose a tale attestazione di fede promettendo di salvare il corpo affinché divenisse segno per i posteri. Sempre il Corano, nella sura XXVI: versetti 60 - 67 precisa:” rivelammo a Mosè: colpisci il mare con il tuo bastone… e salvammo Mosè e tutti coloro che erano con lui, mentre annegammo tutti gli altri.” Pertanto il faraone annegò e, secondo gli esegeti, il suo corpo fu rigettato su iniziativa dello stesso Allah sulla spiaggia per essere conservato (Imbalsamato) e ritrovato. Cosa che avvenne solo nel 1881, dopodiché, conservata al museo del Cairo, tale mummia fu individuata come quella bibblico/coranica dall’esame di Bucaille).

 Anche la Bibbia, in Es 13,17 - 14, 29, racconta l’attraversamento del Mar Rosso, ma quel racconto a giudizio di Bucaille è ricco di inesattezze; contrastando in ciò con la precisione e l’attendibilità del Corano.




giovedì 23 aprile 2020

Morte di Sepulveda.






Morto Sepulveda.
E’ morto i 16 Aprile 2020 all’ospedale di Oviedo ove era stato ricoverato una cinquantina di gg prima per Covid-19. L’anno precedente aveva sofferto di una polmonite a Pordenone durante un festival letterario. Viveva a Guijon, in Spagna, era nato a Ovalle (centro nord del Cile) nel 1949. Era sposato con Carmen Yanez (poetessa cilena). Traggo spunti dall’articolo di Roberto Zanini su Manifesto di oggi a pagina 9.

La sua biografia è quella di “cantastorie da combattimento…Viaggi, libri e fucilate… Avventuriero di sinistra sempre sconfitto ma mai vinto”. Era figlio di Luis senior e Irma Calfucura (mapuche figlia di un proprietario terriero) e nipote di un anarchico andaluso emigrato a Valparaiso, Gerardo Sepulveda il quale era probabilmente un esule antifranchista. Quindi era mezzo spagnolo e mezzo indio.

In Italia ha venduto 9 milioni di copie di libri. Da ragazzo scriveva raccontini erotici che vendeva ai compagni di scuola. Vinse un primo premio letterario con un primo libro di racconti dal titolo Cronicas de Pedro Nadie e una borsa di studio quinquennale per la Università Lomonosov di Mosca. Da qui venne espulso e anche da Partito Comunista Cileno. Entrò nel Partito Socialista Cileno e fece parte del Gruppo Amici del Presidente sopravvissuto al bombardamento della Moneda nel 1973. Subì un secondo arresto rimanendo così nelle carceri di Pinochet per due anni e mezzo da dove ottenne l’esilio grazie ad Amnesty International. Scarcerato avrebbe dovuto essere esiliato in Svezia ma fuggì al primo scalo in aeroporti di Buenos Aires. Argentina, Brasile e Paraguay negli anni dei golpe. A Quito, in Ecuador, si unisce ad una spedizione UNESCO in amazzonia, da qui arrivano i primi spunti per IL VECCHIO CHE LEGGEVA ROMANZI D’AMORE. Nel 1978 entra nelle Brigate Internazionali Simon Bolivar e in Nicaragua partecipa alla conquista di Managua da parte dei rivoluzionari sandinisti.


Dopo il Nicaragua si trasferì ad Amburgo dove entrò in un equipaggio Greempeace e vi fece parte per cinque anni. Non rientra in Cile negli anni della prima democratizzazione (fine ottanta) e gira l’Europa in camper fin che si stabilisce a Guijon nelle Asturie.


Diventa autore internazionale di bestseller. Della sua opera non esiste molta letteratura critica. Francesca Lazzarato nel suo articolo sul Manifesto di oggi parla di indiscutibile affetto del pubblico e relativa freddezza della critica. E lo definisce “autore di una letteratura popolare immediatamente fruibile, animata da una mai esaurita spinta etica e politica che non offusca, né tradisce le ragioni del racconto”. Secondo un altro giudizio di Rafael Gamucio egli appartiene alla letteratura “impura, maneggiabile e maneggiata, che si legge in autobus”.


In Cile non è mai stato considerato grande autore. Il suo successo inizia con la edizione francese Edition Metailiè poi ripresa in Italia. Nel 1997 Franco Cordelli, critico italiano, stroncò Il vecchio che leggeva romanzi d’amore.



http://omniavulnerant.over-blog.it/article-diario-di-un-killer-sentimentale-di-luis-77283298.html



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Fantasie infondate

mercoledì 15 aprile 2020

Hitler ashkenazi ?










Tentativo di trovare le origini genetiche di Adolf Hitler. 





Il giornalista belga Jan Paul Mulders ha sottratto un tovagliolino di carta usato da Alexander Stuart-Houston, figlio di Patrik Hitler (figlio del fratellastro di Adolf). L’analisi di tale tovagliolino ha portato alla identificazione di un gene Y designante un individuo ebraico. 

Gran pompa giornalistica soprattutto in Israele. E’ quindi una bufala cui Barbujani dà una spiegazione legata al fatto che l’azienda che offre il servizio di lettura del genoma definisce ASHKENAZITI tutti coloro che provengono da Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia. Lo fa per scelta di marketing essa infatti opera sul mercato composto da una popolazione che è principalmente formata da immigrati ebrei americani. Ebbene costoro non amano sentirsi definire polacchi perché i polacchi erano gli antisemiti dei pogrom. Nella cartina geografica adottata da questa azienda pertanto anche gli abitanti di Linz in Austria (città da dove proviene la famiglia di Hitler) vivono in un’area askenazita.

Il quotidiano Israeliano Ha-aretz per l’occasione aveva pubblicato vignette che mostravano Hitler con la Kippà.





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Questa vicenda è stata descritta da Mulders nel suo libro del 2009 De zoon van Hitler
 e viene ripresa da Guido Barbujani ne suo libro "Sillabario di genetica per principianti" del 2019.


martedì 14 aprile 2020

Dopopasqua fase due









Negli USA Joe Biden ha ottenuto il ritiro di Bernie Sanders grazie al virus. A costui infatti, non potendo più stringere le mani degli operai e soprattutto ascoltarli e raccogliere le loro donazioni direttamente guardandoli negli occhi, è stata impedita fisicamente la campagna elettorale ed ha vinto il tatticismo virtuale degli spin doctors.  Bene, il capitalismo globalista è in festa: Il polo di Soros e Blumberg e Bil Gates ha il suo campione da mettere in campo e gli operai rivoteranno Trump.

L’ex presidente gradito all’establishment riceve oggi un gran viatico dal NYT che ospita un suo fondo in prima pagina. E in questa sede egli pone il problema del momento: come ripartire. Quindi attacca l’amministrazione vigente per non aver saputo finora fornire una risposta. Ma il punto di partenza che egli sceglie lascia supporre che avrà anche l’endorsement di big Pharma.
“Deve partire immediatamente un piano che sappia rispondere alla crisi medicale e porti finalmente alla diffusa disponibilità e somministrazione di un vaccino”. Scrive Biden dopo le prime dieci righe. Ebbene sì, ci sarà un rilancio della vaccinite.


Gli fa eco anche il Giornale di Vicenza di oggi: “si apre un periodo nel quale le attività economiche dovranno convivere col rischio epidemiologico, fino al vaccino”. Così scrive l’opinionista Pelanda dopo le prime sei righe dell’articolo di fondo. Ebbene sì, ci sarà un rilancio della vaccinite.

Di tale campagna due mi paiono le linee di tenenza che si profilano.

Intanto vaccinare gli anziani e gli operai. Gli uni perché sono un ottimo mercato, gli altri perché le fabbriche non potranno permettersi i nuovi livelli di assenteismo. Fin qui per carità meglio il vaccino che l'epidemia... Ma il vero punto di frizione sarà introdurre l’obbligo legale. Per fortuna qui la costituzione italiana è chiara: nessuno può subire trattamenti medici indesiderati. Pertanto l’obbligatorietà della vaccinazione dovrà passare attraverso un intervento costituzionale. Bella seccatura. In ogni caso fintantoché non ci sarà l’obbligo, ci sarà la comunicazione ansiogena. A tal proposito il GdiVi dedica ampio spazio cartaceo alle “stragi negli ospizi” ed altrettanto a quella sventurata parlamentare che a Pasquetta è stata fermata mentre andava al mare ad Ostia. Ma la vera colpa di quest’ultima è quella di essere “no vax” come si premurano di chiarire i titoloni. Forse se fosse stata una vaccinista avrebbe potuto provarci senza finire sui giornali…

Il secondo lato su cui intervenire è quello psico-poliziesco: occorre un maggior tasso di controllo mentale dei comportamenti collettivi e quindi una maggior cogenza del mainstream. Ciò potrà essere ottenuto delegittimando le contro-narrazioni. Chi non parla come il regime è un deviante culturale da correggere. In proposito è in via di costituzione una task force anti fake news e ben presto avremo la comunicazione totalmente burionizzata e la gogna mediatica contro i dissidenti narrativi.

In ogni caso tranquilli, andrà tutto bene.







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Stay at home and wash your hands




venerdì 10 aprile 2020

Omniavulnerant: Ada Sereni

Omniavulnerant: Ada Sereni: Il 10 Aprile del 1948 nel porto di Bari viene sabotato e semiaffondato il piroscafo Lino che conteneva armi per la Siria.       Ad...

Ada Sereni







Il 10 Aprile del 1948 nel porto di Bari viene sabotato e semiaffondato il piroscafo Lino che conteneva armi per la Siria.


      Ad organizzare l'attentato fu il Mossad sotto la direzione di ADA SERENI, vedova di Enzo.

   
Costei nel libro di memorie I clandestini del mare racconta di un incontro riservato avuto con De Gasperi in cui venne concordato di "chiudere un occhio" sugli attentati del Mossad che sarebbero seguiti. In tutti i servizi che ho seguito sulla figura di De Gasperi non ho mai sentito parlare di questo fatto. Se le affermazioni della Sereni sono false penso che ci dovrebbe essere qualcuno che le smentisca; se sono vere penso che ci dovrebbe essere qualcuno che le commenta. Se ciò è avvenuto senza che io me ne accorga sarei grato chi volesse segnalarmelo.







Prima di Ada Sereni per l'Italia c'era Yehuda Arazi,  il personaggio interpretato da Paul Newman nel film EXODUS, nome in codice ALON. Il vero nome polacco è Tannenbaum. Emigrato nel 1923 in Palestina, dove la famiglia gli cambiò il nome, tornò in Polonia come agente segreto, da dove ripartì per rientrare prima che fosse troppo tardi.

Costui poi fu agente della Haganah durante il mandato inglese ed agì in Italia dal ‘45 al ’48 dove reclutò la Sereni e con lei collaborò alle emigrazioni clandestine e ai sabotaggi delle armi verso la Siria. 

Attraverso il suolo e i porti italiani in quegli anni passavano sia le armi per i sionisti che quelle per gli arabi. Dai nostri specialisti della ex X MAS venivano addestrati i sub inglesi che a loro volta sabotavano le armi della futura ISRAELE. E' impossibile che i nostri servizi della marina (e non solo) non sapessero le mosse di entrambe le parti. Ma evidentemente  dal nostro governo venne applicato il principio secondo il quale "senza ali non si vola" e la colomba della pace prima di posarsi stremata sorvolò più volte l'ITALIA usandole entrambe in piena libertà.


Dopo l’uscita di scena di Arazi Ada divenne capo del Mossad alyah bet. Ne scrive Eric Salerno nel suo libro

                                                             
                                                                      Mossad Italia

Edizioni il Saggiatore 2012









Ada Sereni è nata Ada ASCARELLI ma ha acquisito il cognome illustre attraverso il matrimonio con Enzo. Il papà di Enzo, Samuele Sereni, era il medico nella casa reale. Lo zio di Enzo era capo della comunità ebraica romana. Il fratello Enrico Sereni era scienziato legato a Giustizia e Libertà. L’altro Fratello Emilio Sereni fui un famoso politico del Partito Comunista Italiano.






MAGNIFICAT, di John Rutter

  John Rutter è un direttore di coro e compositore contemporaneo di chiara fama e talento. La sua musica corale è accessibile, apprezzata ed...