giovedì 31 dicembre 2020

1931 Masci direttore della Marzotto

 





il 31 dicembre di novanta anni fa Filippo Masci (1898) sostituisce "in tutto" Gaetano Marzotto. Era l'ingegnere che aveva elettrificato la linea ferroviaria.

Per lui viene costruita la villa padronale oggi conosciuta come Villa Serena,

In essa durante gli anni quaranta del secolo scorso i tedeschi insedieranno il proprio comando militare di zona. 

Alla fine della guerra la villa verrà utilizzata come clinica sanitaria, quindi chiusa per tre anni.

Successivamente la vila verrà acquistata e abitata da Paolo Marzotto con la sua famiglia fino ai primi anni settanta.







mercoledì 30 dicembre 2020

La tragedia del bene comune (2)

 





Le origini della teoria dei giochi possono essere fatte risalire al libro “Theory of Games and Economic Behaviour” del 1944. Gli autori sono il matematico John von Newmann e l’economista Oscar Morgestern. L’area di pertinenza va dalla evoluzione, la psicologia e la scienza dei computer. C’è poi anche un libro chiamato “The Game Theorist’s guide to Parenting”.

Il Dr. Bauch ha fatto lavori pionieristici che combinano la teoria dei giochi con modelli epidemiologici con il collega Allison Galvani, un epidemiologo e il direttore del Centro di Yale for Infections Desease Modeling and Analysis. “Le decisioni di vaccinazione basate esclusivamente sull’interesse proprio possono portare ad una copertura vaccinale inferiore a ciò che è ottimale per la società intera” scrive Galvani.

La strategia di massimizzazione individuale della vincita in gioco è chiamata Nash equilibrium. Le più recenti ricerche Galvani, che includevano anche dati psicologici, dimostrando che le decisioni sui vaccini possono essere influenzate dall’altruismo andando oltre l’equilibrio di Nash per servire il bene comune. Egli fa comunque presente che la Teoria dei Giochi postula che le persone siano razionali nel loro processo decisionale. (Quando invece emotività come ad esempio) La paura (degli effetti collaterali) può spingere la vaccinazione a livelli precari, insufficienti a prevenire la diffusione,

Molto di ciò può essere spiegato con un meccanismo chiamato Hysteresis. In termini generali significa che gli effetti di una forza possano persistere anche dopo che tale forza viene rimossa. Ad esempio le graffette metalliche magnetizzate rimangono attaccate tra loro anche dopo che il campo magnetico è stato spento; la disoccupazione può rimanere alta anche in una economia sussidiata ecc. Similmente un vaccino può essere considerato efficace ma i tassi di vaccinazione consensuale rimanere bassi. L’effetto Hysteresis può quindi sensibilizzare la popolazione sui rischi del vaccino e ciò è confermato anche da altri studi similari ma diretti al distanziamento sociale. Tutto si riduce ad un problema fondamentale noto come tragedia dei beni comuni. C’è infatti un disallineamento tra interessi individuali e quelli sociali. Pertanto per superare l’effetto Hysteresis la vaccinazione dovrebbe essere promossa come un atto di altruismo, il contributo che ciascuno di noi può dare alla lotta contro la pandemia.

 

Una iterazione degli studi coronavirus-teoria dei giochi ha esplorato quanto influisce il numero di morti preventivate. Se un piccolo strato di popolazione sceglie di non essere vaccinato ciò influisce su tutti noi. Se ne occupa il Dr. Anand nel suo libro “a New Index for Predicting Catastrophes”.

I modelli di studio delle malattie infettive spesso falliscono perché non colgono i flussi di comportamento umano, trattandolo invece come una costante. E questo non perché gli umani siano più complessi dei modelli stessi, dice Bauch, “è solo l’ultima versione della antica idea che gli umani siano speciali, idea che risale ai tempi in cui pensavamo che la Terra fosse al centro dell’Universo”.









lunedì 28 dicembre 2020

Vaccinazione e teoria dei giochi (1)

 





 

Prendo appunti di traduzione di un articolo di Stobhan Roberts su NYT di Mercoledì 23 dicembre 2020.

 

                Il gioco vaccinista. Diventa prioritario lo studio dei modelli di comportamento.

Una coppia composta da un ecologista e una biologa matematica ha lavorato a casa a Guelph, nell’Ontario, durante i mesi di lockdown ha svolto dellericerche cercando di intravvedere l’uscita dalla pandemia. Sono i dottori Anan, che dirige l’Istituto universitario per le ricerche ambientali e Bauch che gestisce un laboratorio presso l’Università di Waterloo. Il fuoco della loro ricerca si concentra prevalentemente nello studio delle interazioni tra comportamenti umani e sistemi ambientali. Inquinamento, deforestazione e cambiamento climatico sono dinamiche lente mentre la pandemia sta fornendo un esempio di cambiamento veloce. Mentre il cambiamento sociale non è per niente un campo in cui sia facile sperimentare, con la pandemia ci si trova in mezzo ad un potente esperimento sociale. Perciò molti hanno re-diretto i propri lavori sul Covid-19 e sono in corso di valutazione molti studi che hanno esaminato la priorità della vaccinazione: per salvare il maggior numero di vite chi vaccinare per primo?

A mano a mano che tali studi si sviluppano emerge il loro carattere atipico. Ciò è dovuto al fatto che si applica la Teoria dei Giochi ovvero un metodo basato su modelli matematici che descrivono il modo attraverso il quale le persone prendono decisioni strategiche all’interno di un gruppo. Ogni individuo ha facoltà di scelta ma il rendimento che tale scelta permette di realizzare dipende in realtà da scelte fatte da altri.

E’ il Dilemma del Prigioniero. Ovvero un modello di comportamento nel quale gli attori pesano la cooperazione contro il tradimento producendo spesso un risultato che, da punto di vista del bene comune, non è ottimale. La pandemia presenta una quotidiana complessità di queste scelte. Se venissero seguite le indicazioni di comportamento (distanziamento, mascherine, clausura ecc.) in tal caso vi sarebbe una significativa riduzione delle infezioni. Ma ci sono sempre delle tendenze centrifughe e spinte a deflettere dal regime comportamentale auspicato: le mascherine sono noiose, lavar le mani è tedioso e c’è bisogno di abbracci.

Si rende quindi necessario un confronto tra la visione di chi ha fatto dell’egoismo una virtù e chi dice che i bisogni delle maggioranze sovrastano i bisogni dei pochi.

Il vaccino aggiunge un ulteriore strato protettivo. I costi e i benefici percepiti della vaccinazione vengono infatti spesso espressi come effetti collaterali delle preoccupazioni sulla salute. E se sei indifferente verso la vaccinazione potresti ridimensionare la tuta prpia propensione a farla. Soprattutto notando i tassi di infezione scendere in virtù della campagna stessa. Molte persone potrebbero assumere cioè un atteggiamento attendista puntando ad ottenere un giro gratis solo raccogliendo i frutti del comportamento di coloro che si vaccinano. Ma questi giri gratis generano anche una minaccia collettiva.

 

Quindi il Dilemma del Prigioniero assume in questo gioco i seguenti termini: quando i livelli di infezione sono bassi la gente percepisce meno il rischio abbassando la guardia ed è allora che i livelli di infezione ritornano a salire. Sono il flusso e riflusso tra il nostro comportamento e il virus a causar le ondate pandemiche. Si approda così ad un finale di infelice mediocrità.

 




sabato 26 dicembre 2020

Ansie da ultimo miglio in vari campi.

 



Nella settimana natalizia che porta alla chiusura dell’anno Covid il mainstream è stato cantilenato da un noioso stillicidio di indicazioni contraddittorie sul regime di aperture e chiusure dei negozi, ma alla fine è stato moderato per le varie botteghe del centro. L’obiettivo dell’ultimo miglio era infatti quello di aumentare il più possibile le chiusure delle piccole attività commerciali in favore dell’e-commerce. Naturalmente tali chiusure sono ancora eclissate dalla comunicazione ansiolitizzata e la loro portata inizierà ad essere visibile solo con le visure del conti economici verso Marzo. Nel frattempo il Sole 24Ore prosegue la diffusione del manuale sul sovraindebitamento.

 





Il senso del manuale, che si riferisce soprattutto alla gestione di fallimenti, è quello di preparare la piccola e media impresa, sia essa industriale, agricola o commerciale, a cancellare una parte consistente del debito diffuso attraverso una potente ondata di procedure fallimentari.

 

Uno dei tentacoli del FEM (forum economico mondiale) è la GATF ovvero Global Alleance of Trade Facilitation. Si occupa della facilitazione totale di attraversamento delle frontiere per una circolazione semplificata ed efficace nella consegna delle merci. Basta documenti, ispettori e intralci vari. Tutte queste cose limitano il commercio di merci pericolose, inquinanti ma convenienti. Bisogna PASSARE Più VELOCEMENTE AL COMMERCIO GLOBALE, seppellire le vecchie regole del commercio con una innovativa deregulation: basta commercio locale, lotta al KM ZERO ecc. (Basta con le Api! Il Miele va fatto con lo zucchero, il mais con l’OGM e il parmigiano può essere sintetico). In proposito la Rockefeller Foundation ha presentato da tempo la propria politica e un po’ tutte le scelte dei governi in queste settimane vanno lette in funzione di quegli obiettivi.

Per affrontare la pandemia: 20 milioni di dollari per un sistema di monitoraggio e gestione, test migliori e tracciamento dei contatti, accelerazione del percorso vaccinocratico. A tal fine si auspica una forte leadership internazionale.

 

 La crescita mondiale dei volumi commerciali di Amazon è stata enorme e al di sopra delle aspettative ma per centrare gli obiettivi del World Economic Forum occorre generare nuovi spazi soprattutto nei borghi cittadini. A tale scopo ci sono investimenti nel cosiddetto e-commerce di prossimità verso il quale lo stesso Sole 24 Ore ha ostentato un certo interessamento. Si tratta di una prospettiva che ci viene presentata come “opportunità di ripensarsi” per le attività commerciali costrette dalla pandemia. Ma essa risponde soprattutto all’obiettivo strategico di rafforzare il margine di indipendenza del G20 da Jeff Bezos nella futura negoziazione del regime fiscale globale.

 

Per quanto riguarda gli operai l’Italia si tiene buone un paio di camere di compensazione consistenti, come ad esempio Arcelor Mittal nel cui capitale proprietario lo Stato vuole entrare e spera in qualche effetto positivo circa un possibile dopo Trump senza dazi sull’acciaio. In questa trattativa potrebbero entrare il gioco alcune migliaia di licenziamenti dell’ultimo miglio che potrebbero mettere l’Italia in buona posizione nel processo di cancellazione dei posti di lavoro per creare spazi alla robotizzazione. Un’altra camera di compensazione è la Whirpool sui cui esuberi c’è stato un certo silenzio e una volontaria confusione comunicativa dove venivano mescolati i commercianti che protestavano per le chiusure natalizie con gli operai che protestavano per gli annunciati licenziamenti. La Whirpool intende rilanciare all’estremo la delocalizzazione degli elettrodomestici e i posti di lavoro cancellati potrebbero rivelarsi numeri utili da spendere al tavolo del G20 di Maggio.

               

Già, l’Italia presiederà il G20 del 2021 e vuole fare i primo della classe con Mattarella che chiude in bellezza. L’Assemblea dei leaders è prevista per la fine di Ottobre ma l’appuntamento che darà il tono al processo globale si terrà, se tutto va bene, proprio a Maggio, dove le ONG e le Fondazioni del partenariato globale tireranno le prime somme del nuovo scenario vaccinocratico e l‘elite finanziaria rinegozierà, in un’orgia di trattative segrete, i mutui di lungo periodo.

 

 

Ma la drammatizzazione più ridicola dell’ultimo miglio l’abbiamo vista proprio in queste ore festive con Boris Johnson. Costui è apparso impagliaccito come non mai di fronte ad una Ursula von der Leyen che invece appariva composta solo perché tedesca. Entrambi non volevano il No Deal che sarebbe reso più gravoso dalla pandemia, ed hanno sparato blocchi delle merci e fermo aeroporti inventando lo spauracchio della cosiddetta variante inglese per giustificarla. Tra i più solerti abbiamo avuto il ministro Speranza che ha comunicato l’arrivo della variante inglese come un annunzio mortuario. Mentre invece si trattava di un fuoco d’artificio tipico delle fasi nevrotiche di trattativa.

In realtà il negoziato Brexit si sta concludendo nella convinzione di entrambe le parti di non aver certo fatto un affare. E ne conosceremo i termini reali lentamente senza trionfalismi. Avremo il dibattito parlamentare britannico entro una decina di giorni, un dibattito in occasione del quale forse si illuminerà qualche aspetto poco chiaro come la circolazione delle merci sul confine irlandese o la vera navigabilità delle acque internazionali.

 

L'annuncio della esistenza di "variante inglese" seguito dalla variante Sudafricana, innova la narrazione sul processo vaccinocrate, rilancia l'emergenza sanitaria e ripropone la logica dell'inizio campagna quando il Coronavirus si chiamava ancora "China Virus" in chiave anticinese e apre la nuova fase, quella delle sequenziazioni, una fase che permetterà una gestione più articolata del contact tracing. A parità di comportamenti (social distancing, organizzazione sanitaria ecc.) l'aggressività virale sarà diversa.



                Hasta luego

 


mercoledì 25 novembre 2020

Pandemie del controllo






 

Riprendo un po’ la lettura de IL GIALLO DEL CORONAVIRUS, di Sonia Savioli Arianna Editrice



25 Aprile 2020 in tempore Covid c’è stato un appello di Mattarella all’unità del Paese del tipo Uniti ce la faremo oggi come allora, ma in realtà proprio allora l’Italia era profondamente e geograficamente divisa. (segue Mio) In realtà l’appello è un endorsement al Governo che sta consolidando le prime restrizioni acquisite col piano Corona. Di Maio mescola infatti due annunci: sul MES si può trattare e si potrà tornare a far visita ai famigliari. Ma dietro c’è la partenza degli abboccamenti con Berlusca che in cambio del sostegno a Mediaset darà il sostegno del proprio gruppo parlamentare al momento di votare il MES. (Cosa che si sta concretizzando proprio in questi giorni con l’aggiornamento di bilancio)

 

Savioli nota che inizia il dibattito sull’affollamento dei mezzi pubblici. (Segue Mio) Con la scusa del Covid verrà infatti accelerato l’ingresso (finora ostacolato) di UBER nel trasporto privato non affollato.

Savioli nota che Peter Shwartz, futurologo del capitalismo globale per conto del FEM riprende gli scenari disegnati dalla Rockefeller Foundation ancora nel 2010 nel documento di 50 pagine “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo globale”. E’ una prova della PREMEDITAZIONE del crimine raccontato dal giallo cioè la Pandemia…

In quello studio di scenari si prevede tra l’altro che ci sarà uno scontro tra chi guiderà le proprie organizzazioni verso il futuro prescelto e chi si contrapporrà con il protezionismo. Nel 2012 si svilupperà la pandemia già da anni prevista. Avremo le imposizioni del governo cinese con la quarantena obbligatoria con la chiusura delle frontiere per salvare milioni di vite. I capi di governo imporranno nuove regole e restrizioni quali mascherine e temperatura corporea, ma soprattutto: “anche dopo l’affievolirsi della pandemia questi controlli autoritari dei cittadini e delle loro attività permarranno” con lo scopo di combattere le crisi ambientali e la povertà scongiurando nuove pandemie. Quindi la Rockefeller si aspetta che i leader in tutto il mondo stabiliscano regimi più rigidi.

Gli stati devono perdere influenza a favore dei super stato, ovvero le nuove istituzioni sovranazionali che non sono altro che alleanze capitalistiche globali per nuovi accordi commerciali su nuovi e più ampi bacini nei quali diffondere rapidamente i nuovi sistemi cibernetico-digitali. (Mio. Infatti il primo accordo Asia /pacifico verrà siglato in Novembre 2020 segnando il vantaggio cinese nella competizione globale e cooptando Australia).

La contraddizione osserva Savioli sta nel fatto che questi aumenti di produzione e commercio globale comportano la crescita degli inquinamenti e dei consumi energetici nonché dei rifiuti tossici e il capitalismo globale si sfracellerà nel precipizio della devastazione ambientale e climatica. Perciò il capitalismo lo dobbiamo sfracellare prima noi per non essere coinvolti nella caduta … (198)


Obiezione: Sul web si trova di tutto e non ci sono prove che il documento sia vero. Ma si può trovare un documento ufficiale della Banca Mondiale in Spagnolo che lo dichiara “degno di interesse e credibilità”) 

 


------------------------

                     Die stimme des intellekts ist leise

(Grazie Sigmund ...)


lunedì 16 novembre 2020

Santa Margherita di Valdagno

 






Forse la santa Margherita alla quale è dedicata la città sociale di Valdagno è quella d’Inghilterra. In tal caso la sua veneranda celebrazione avverrebbe il 3 febbraio ovvero il primo postumo della Candelora.

Ma se si fosse trattato di Santa Margherita di Cesolo, detta anche la scalza, ciò calzerebbe alla meraviglia con il nome delle vacanze al mare valdagnesi, a Jesolo ove la calda sabbia sottile invita a camminare, appunto, scalzi. E, forse non a caso, ella si venera il giorno 5 di Agosto, uno dei più caldi dell’anno.

Ma la vera santa Margherita dei valdagnesi è quella di Scozia la quale, assonante col suo filo, fu anche regina. E il suo culto viene venerato il 16 Novembre che quest’anno cade di lunedì, un lunedì che è il terzo dei cinque lunedì novembrini del 2020. Il terzo posto nella serie dei cinque è quello al centro perfetto; due davanti e due di dietro. Come Pietro, il figlio più giovane della Margherita valdagnese il quale in vita non tornò mai indietro. Anzi andò troppo avanti fino al punto che i suoi fratelli, incapaci di comprendere la portata del suo lavoro e forse animati da un po’ di rancore verso i valdagnesi, lo abbandonarono e fecero sgonfiare il suo magnifico soufflé.

 

------------------------------

" IL 6 Aprile 1941 Mons Zaffonato celebrò la prima messa nel nuovo ambiente. Venne benedetto un dipinto della pittrice Barrera Massaria, un'opera donata dal conte Marzotto. La tela rappresentava S. Margherita regina di Scozia nell'atto di soccorrere i poveri, ma voleva altresì ricordare Margherita Lampertico Marzotto, moglie di Gaetano, scomparsa nel 1939."

Maurizio Dal Lago in La chiesa di San Gaetano in Valdagno. Pubblicazione Litovald 1999


sabato 14 novembre 2020

Science for Peace and Health ?

 







L’annuncio Pfizer-BioNTech viaggia in borsa mentre gli stati europei elaborano linee guida e proposte di legge a protezione del popolo bue che, secondo i legislatori, non capisce la gravità della situazione. Per cui la strada è quella di togliere libertà di comportamento e socialità.

In Brasile riprende corpo la corsa vaccinista dopo la defaillance Sinovac il cui morto durante la sperimentazione viene fatto passare per suicidio. Ma il vero competitor penso sia la farmacologia di Putin che era già più avanti anni fa quando Obama boicottò i giochi di Sochi per non offrire una passerella internazionale che mostrasse la superiorità del farmaci Russi.

 

Convegno Fondazione Veronesi

Dietro alla competizione vaccinista c’è lo scontro tra modelli di controllo sociale. In proposito una utile riflessione ci viene offerta in questi gg da Fondazione Veronesi che ha promosso, col patrocinio della Presidenza della Repubblica, una Conferenza Mondiale Science for Peace and Health. Nel primo panel sono state presentate comunicazioni sul tema Libertà e Controllo tra le quali quella del prof Martinelli, professore emerito di sociologia e scienze politiche presso l’Università d Miano. In essa e nel dibattito, si osserva che:

-          L’intelligenza artificiale (AI) è una realtà immanente nella futura organizzazione globale ma oltre al miglioramento della condizione di vita e di lavoro porta con sé pericoli per le libertà personali attraverso i nuovi livelli di pervasività e capillarità nel controllo individuale anche in termini di pensiero e azione.  Il trade off tra Libertà e Controllo rappresenta quindi la principale contraddizione della modernità e per affrontarlo occorre un confronto globale, non parziale, tra culture e civiltà dei diritti. In ambito ONU, che costituisce la sede deputata, se non naturale per tale dibattito, si confrontano da tempo visioni diverse sulla stessa definizione di Diritti Umani. Da una parte si pone infatti l’accento sui diritti e le libertà SOCIALI, dall’altra il tema viene declinato sulle libertà INDIVIDUALI. Ora, a giudizio del prof Martinelli un’azione di controllo sull’INTELLIGENZA ARTIFICIALE necessita di un contesto di tipo liberal democratico per poter essere esercitato efficacemente e tale principio non riesce a passare all’ONU che è bloccata.

 Su questo l’esempio più efficace è dato dall’Image Processing (riconoscimento facciale) una delle tante tecnologie emergenti, ma destinata a costituire il fattore portante dei futuri sistemi di controllo sociale. Ebbene essa può essere usata sia per la protezione da comportamenti illeciti, sia per la repressione del dissenso. Gli scontri di piazza dell’ultimo anno, in particolare Hong Kong ma anche la campagna di Black Lives Matter per la morte di George Floyd, dimostrano che l’algoritmo di tipo machine learning utilizzato sia nell’una che nell’altra piazza per l’individuazione repressiva è influenzato dalla cultura (e quindi dai pregiudizi) di chi l’ha creato. Se è stato creato da operatori bianchi caucasici e maschi ne uscirà un algoritmo che, nella enorme scala dei big data, commette più errori di riconoscimento tra i neri e tra le donne.

Anche l’algoritmo cinese porta simili tracce di pregiudizio involontario ed è di questi gg l’annuncio di un nuovo software image processing che discrimina per etnie. Si tratterebbe di un approccio inaccettabile in occidente.

 

 

 ---------------------------

The DHC and his students took the nearest lift and were carried up to the fifth floor.

INFANT NURSERIES, CONDITIONING ROMS. said the sign.


Brave new world, by Aldous Huxley 1932

 



giovedì 12 novembre 2020

 






Come previsto le presidenziali americane erano il passaggio chiave per l’evoluzione dello scenario Covid-19. Appena abbozzatasi la possibilità di sostenere un annuncio anti Trump sono partiti gli strilloni vaccinisti a sostegno della Pfizer. Ora si tratta di sostenere lo scenario emergenziale fino alla definizione del prezzo e dei tempi, che sono entrambe varabili da negoziare prima che si spenga l’ansia dell’opinione pubblica. La tendenza degli operatori sarebbe quella di reggere fino all'arrivo del vaccino per farlo finalmente apparire come una messianica salvezza.

Vengono utili i dati su contagiosità e contact tracing. I primi ce li hanno i governi i secondi Google, Amazon e Facebook. La contagiosità pare piuttosto elevata, a differenza della letalità, mentre il contact tracing pare confermare la necessità di intervenire sui comportamenti interni ai nuclei para-familiari. In questa fase di partenza il concetto fondamentale da sostenere attraverso il mainstream è che il picco deve ancora arrivare, maledetti compleanni e festività natalizie.

Si profila anche la possibilità di un nuovo round di scontri sui temi dell’obbligo vaccinale e la coesione forzata a tutti i livelli. Tutti per uno, uno per tutti. Basta con le Regioni, no vax, no tax ecc.

 

Occorre serrare i ranghi, reprimere il dissenso e attaccare i centri comunicativi non allineati, come ad esempio il Vaticano che non disdegna l’idea di sostenere gli emergenti, Cindia, Africa e soprattutto persegue un’idea di coesione familiare. Pope Francis prevedendo tale attacco (sex abuse e corruzione finanziaria) ha fatto anche un cenno di apertura Lgbt per attutire i colpi, ma confermando il nuovo asse filocinese che costituisce il vero asso nella manica per il rilancio della cristianizzazione.

 

Quanto può durare? Forse fino a primavera ma ci sono i pessimisti che parlano del 2022.

Mah.

In ogni caso: hasta luego!




-------------------

We have to be aware of Black stories: it won't be the same.

What we will be getting back to is the "new normal".

Wearing the facemask is not an act of health defense but just a verification of submission to the elite.

 

Amen

lunedì 9 novembre 2020

Time to start off

 







[9 Novembre 2020]

Parte la 46ma settimana dell’anno con la mattanza di verità su Trump e la sua sconfitta. Anche Biden porta il numero 46 perché se è vero che sarà il nuovo presedente ce ne saranno stati 45 prima di lui. Quindi la nuova settimana potrebbe fungergli da viatico numerologico. In realtà la sconfitta in quanto atto politico è solo una montatura mediatica perché sul piano formale bisognerebbe aspettare la proclamazione dei risultati e l’investitura, ma sarebbe troppo al giorno d’oggi. I grandi investitori hanno bisogno di tempi brevi e decisioni veloci altrimenti la democracy diventa scomoda…

Il numero dei voti finora noti, cioè 74 milioni per Biden e 71 per Trump, non possono essere evocati come prova della vittoria da parte dei bideniani (cioè quasi tutta la stampa e la televisione) perché sarebbe un argomento ossimorico. Infatti è stato proprio Trump a vincere con un simile scarto di voti quattro anni fa quando giunse numericamente secondo, ma scrutinariamente primo. E vinse. Quindi usare questo argomento sarebbe di cattivo auspicio per la tifoseria bideniana oltreché paradossale sul piano semantico.

I tempi incalzano. INTERNATIONAL NYT se lo chiede nell’articolo di spalla: inizia il lavoro di Biden, il quale deve sbrigarsi a mappare i piani. E in ogni caso, ci spiegano le pagine interne, la priorità è iniziare a demolire le politiche di Trump senza svelare le proprie per evitare che nel periodo che intercorre tra oggi e la nomina quest’ultimo metta le mine ed avveleni i pozzi.

Il corriere della sera esce con le valutazioni degli analisti sulla sconfitta trumpiana tra i quali Paolo Mieli che si dà da fare per benedire l’allineamento degli organi di informazione americani come se fosse un segnale di rilancio della informazione giornalistica. Vabbè.

Più interessante invece il commento ironico di Salvatore Cannavò su FQ che sberleffa La Stampa e la sua idea retorica che farebbe dell’elezione americana “IL 25 APRILE DELL’AMERICA E DEL MONDO”. 

In quell’articolo e meglio ancora in quello di Gramaglia, viene colto il retroscena interno al fronte bideniano il quale, considerandosi vincitore, comincia a battersi per gli incarichi di governo e lascia scorgere una dialettica con la sinistra di Bernie che teme l’emarginazione nelle future nomine. 


Inutile per me pronosticare che sarebbe tipico della sinistra farsi male anche stavolta baruffando sulle “careghe”… Ma tant’è; se da questa rissa dovesse almeno emergere la Ocasio-Cortez potrei provare un certo brivido vetero-sinistrorso che mi manca da anni.

 



---------------------


Time for Biden to start planning policies and priority, But if the first thought is for the vaccine are we sure that the next president is independent of Pfizer's interests?






domenica 8 novembre 2020

Avvilente mediocrazia

 






Sono sbigottito di come il Presidente della Repubblica sia stato al gioco indegno della coorte mediatica che ha scorrettamente silurato Trump. Ho letto il comunicato della Presidenza e mi chiedo come l’abbia preso l’Ambasciata USA a Roma. Non si possono impegnare le istituzioni italiane in favore di un candidato o l’altro prima della conclusione del processo elettorale ed esso termina quando avviene la proclamazione ufficiale dei risultati. Invece mentre questo non era ancora avvenuto la Presidenza ha emesso un comunicato nel quale si esprimono “calorosi rallegramenti” al “presidente eletto degli Stati Uniti d’America Biden”.

Non parliamo poi dello sbilanciamento di tutto l’apparato mediatico e della drammatica caduta di credibilità dei giornalisti italiani. Uno spettacolo sconfortante.

Il Presidente IN CARICA degli Stati Uniti parlando dal podio della Casa Bianca sabato notte (ora italiana) ha annunciato l’esistenza di voti “Illegali” nel processo elettorale del quale è ancora in corso lo spoglio finale e qualche ora dopo è partita una campagna di pseudo-proclamazione mediatica. Essa non è fondata su comunicati ufficiali delle istituzioni americane ma su inferenze e approssimative previsioni degli inviati. I Tv network, quasi tutti privati, si sostituiscono nella PROCAMAZIONE agli organi istituzionali. Incredibile. Deprimente.

Tale comportamento degli organi di informazione certo non è una novità, ma la triste novità è che la Presidenza della Repubblica stia al gioco con un comunicato ufficiale.

Sono dispiaciuto e preoccupato.

 

 


-----------------------------


Ms.Biden speaking as new president asked the country to unite and heal. But healing from what? from the wounds inflicted by himself with a corrupt election race in which TV and newspapers have invented false.

the media announcement was made even before the counting of the ballots was completed. That is, without knowing the final result. 

Ridiculous.


martedì 3 novembre 2020

Morte Jfk







La famiglia Kennedy non credeva alla verità ufficiale sulla morte del Presidente e dispose privatamente una controinchiesta. Ciò che aveva stabilito la commissione Warren era in realtà solo una verità di comodo per tacitare l'emozione, ma essa aveva concluso ciò che ancora oggi crede la maggioranza della popolazione mondiale e cioè che ad uccidere JFK fu Lee Oswald agendo da solo.

Earl Warren, era repubblicano massone. Egli diresse la Commissione costituita il 29 Dicembre 1963 da Lyndon B. Johnson sull’assassinio e lo fece sulla base del rapporto che gli fornì Edgar Hoover, capo dell’FBI, anch’egli massone. Il giudice Ferdinando Imposimato nel suo libro del 2013 si chiede chi fosse in posizione di preminenza massonica tra i due e ricorda che tutti i componenti della commissione stessa erano “se non mandanti del complotto certamente legati a coloro che avevano interesse a far fuori Kennedy” (pg.39).

La commissione chiuse i propri lavori neanche un anno dopo, nel settembre del 1964, con l'opinione pubblica disposta a credere ma il procuratore distrettuale Jim Garrison che indagò nei cinque anni successivi dimostrando l'esistenza di un complotto e mise sotto accusa uno dei mandanti, poi assolto, Clay Show, nel suo libro mette in rilievo l'evoluzione della pubblica opinione americana. Egli cita i sondaggi della Agenzia Harris pubblicati dal New York Times il 30 Maggio del 1967 ove si indica già nel 66 % la quota di opinione pubblica disposta a credere nel complotto e il successivo sondaggio del 1981, sempre della Harris, che indica tale quota nell'80%. Questo processo di coscientizzazione è dovuto alla diffusione delle prove venute alla luce col processo Clay Show (soprattutto il filmato Zapruder) e quelle sul vero ruolo della CIA rese note nei primi anni settanta dopo lo scandalo Watergate e il Freedom of Information Act. Grazie a questo atto storico di grande trasparenza anche il Congresso cominciò a non credere più nella versione Warren e nel 1976 istituì l'Hsca, Hause of Representative Select Committee on Assassination che indagò sulla morte di JFK  e Martin Luther king. Essa rese noti i risultati nel 1979. In quella relazione si affermava che ad uccidere il presidente era stato sì Osvald, ma che un gruppo di persone legate alla CIA  e alla Mafia aveva COMPLOTTATO per ottenere tale risultato. I nomi dei complottardi sarebbero stati in quel caso il famoso Carlos Marcello (alias Calogero Minacore boss texano), Santo Trafficante (monopolista di eroina) e James Hoffa (presidente del sindacato camionisti).


Di questi tempi non si può non osservare che una delle principali Fake News del secolo scorso è quindi attribuibile ad una alta commissione presidenziale statunitense guidata e composta, anche se forse solo in parte, da massoni della medesima obbedienza. 

Oggi però, dal 2012 disponiamo di una fonte aggiuntiva costituita dal libro curato da Stefania Limiti. Esso riproduce un testo di origine francese (avvallato da De Gaulle) che già nel 1968 scopriva tutte le carte di tale complotto.

                                                               ***

Farewell America è un libro scritto e pubblicato in Francia tra la fine del 1967 e il 1968 avente per soggetto la descrizione dei movimenti occulti messi in atto dal comitato dei mandanti per l’assassinio di JFK. Costui venne eliminato dalla scena politica statunitense ed internazionale con una complessa azione militare avente per obiettivo l’impedimento di accordi di pace con Cuba e Viet Nam.

Il nome dell’autore, “James Hepburn” è solo uno pseudonimo che copre la vera identità del direttore del progetto di intelligence che ha dato origine al libro: Lamarre.

L'aspetto curioso per noi italiani è che esso era stato tradotto e pubblicato anche in Italia per poi scomparire totalmente l'anno successivo. Ad averlo notato però all'epoca era stato Saverio Tutino e successivamente Stefania Limiti ha potuto ricostruirne la vicenda nei primi anni duemila. In questo lavoro di ricerca Saverio Tutino si sarebbe imbattuto nella possibilità che l'edizione seminascosta del libro riflettesse l'interesse di Gianni Agnelli (legato affettivamente a Jaqueline) a diffondere la verità dei Kennedy sulla morte di JFK

Altrettanto curioso è sapere che le conclusioni ufficialmente complottiste alle quali era giunta la commissione Hsca tenevano anche conto di quanto aveva sostenuto ancora nel 1969 il giornalista italiano Gianni Bisiach. 

Nel 2011 sono state rilanciate le rivelazioni di Jackie Kennedy sul coinvolgimento di Johnson per la morte di JFK e anche NEWSWEEK nello stesso anno ha pubblicato documenti desegretati sulla guerra segreta della CIA a JFK per la storia della Baia dei Porci.







mercoledì 28 ottobre 2020

OK, but now let's stop.

 





Pelanda sul Giornale di Vicenza azzecca l’analisi dello scenario italiano pre-WEF 2021.

Riassumo:

La curva dei contagi ha imposto al governo una revisione delle stime economiche. La caduta del PIL passa da 9 a 13 percento. Il 2021 avrà un primo trimestre stagnante o recessivo, un secondo trimestre un possibile rimbalzo (anche da annuncio vaccino). La velocità di ripresa sarà diversificata tra i settori e quindi occorreranno sostegni finanziati in debito per quelli più lenti. (Il secondo semestre potrebbe avere quindi un trend di ripresa e al tempo stesso di debito sostenuti).

L’annuncio ottimistico di S&P che ha accompagnato l’annuncio del DPCM Conte sul mini-lockdown ha un significato di incoraggiamento preventivo. Una seconda ondata senza blocco totale, può risultare accettabile in termini di impatto finanziario solo se restiamo nell’indebitamento emergenziale. In tale condizione fino a 50 MLD/anno (dice sempre Pelanda) esso può risultare sostenibile. Deve però continuare ad operare l’ombrello BCE a protezione della finanza pubblica proseguendo nell’acquisto del nostro debito nazionale. Può esserci quindi un margine di due anni per uscire dai guai.

 

Commento:

E’ tutto vero. Ma Conte sta esagerando. Questo governo è nato per rimetterci in linea con l’UE e trasformare la prevista crisi Covid (che era stata oggetto di una esercitazione intellettuale al WEF di Davos 2019) in una opportunità di business per gli aiuti di stato. A questo scopo Conte, DiMaio e Zinga hanno accettato di fare i primi della classe e ci sono riusciti in Maggio. Ma adesso la ricreazione è finita. Il dissenso nel Paese comincia a manifestarsi e quindi è bene che il mainstream lo mostri per negoziare la fuoriuscita dall’emergenza. Lo scenario pelandiano potrebbe funzionare come riferimento.

 

                                                                             ***

 

World Economic Forum 2021

Il forum economico mondiale più importante, quello decisivo per la valutazione dello scenario post-covid, è previsto per la primavera del 2021 ovvero a ridosso degli annunci sul successo dei vaccini. Si aprirà così la strada alla nuova era del controllo sanitario globale. In tale occasione verranno fissati i rapporti di forza interni.

Il problema quindi in queste settimane è quello di arrivare con risultati spendibili ai tavoli preparatori. Il più importante sembra essere quello di Gennaio sui termini strategici del riassetto (Great Reset) col quale verranno fissate le posizioni di partenza dopo l’azzeramento del vecchio scenario industrialista.

L’indicatore centrale ora sembra essere quello relativo alla quantità di posti di lavoro sostituibili con le macchine cibernetiche. Da esso dipendono i tempi di ammortamento degli investimenti e quindi i costi del servizio sul debito. Le multinazionali si presenteranno con l’obiettivo di accelerare ancora l’arresto delle attività cetomediane per aumentare il numero di sostituzioni nel breve/medio periodo.  Se saranno ottocento milioni, come auspicato, bigpharma potrà cedere i brevetti a techno con mutui di breve/medio periodo, mentre se saranno quattrocento milioni ci vorranno mutui di lungo periodo. I mutui lunghi favoriscono la capacità competitiva degli emergenti (Cindia) rafforzando il loro controllo su debito occidentale. Uno scenario sgradito anche in sede UE.

E’ meglio pertanto fermarci qui.

Molto sembra dipendere da chi vince le presidenziali USA. In proposito l’establishment sembra puntare sul meccanismo della profezia che si auto-avvera orientando i sondaggi e il mainstream in favore di Biden. Ma in caso di Trump vedremo consolidarsi lo scenario più lento.

 

Hasta luego!


giovedì 22 ottobre 2020

Maria Salome, la Santa

 






Maria Salomè, la Santa.

Lavorando sulla relativa sinossi si ricava che costei fu moglie di Zebedeo e madre degli apostoli Giacomo e Giovanni. Il primo giorno dopo il sabato ella si recò con Maria di Cleofa e Maria di Magdala al sepolcro con oli aromatici per imbalsamare Gesù ma constatato che era vuoto fuggì e mantenne un silenzio pieno di timore (Marco XVI 4-8).

Potrebbe essere stata figlia di prime nozze di San Giuseppe e quindi sorella (o sorellastra) della Madonna. E’ una delle Pie Donne nell’incisione di Durer, come nell’affresco del Beato Angelico a Firenze, ma è difficile  distinguerla.

Oggi è festeggiata il 24 Aprile, ma fu Adone di Vienna, nel nono secolo, a introdurla nel suo calendario dei santi scegliendo il giorno 22 ottobre.

 

Il suo nome viene dall’ebraico shalom e significa PACE.

 

 

 


mercoledì 14 ottobre 2020

Tacito docet

 





 

Dagli ANNALES di Tacito si ricava che Agrippina ebbe il figlio Lucio Domizio che prenderà il nome di Nerone, da Domizio Enobarbo. Poi sposò Crispo Passieno e successivamente sposò suo zio Claudio imperatore. Contro costui ella realizzò uno straordinario e micidiale complotto di palazzo. Infatti il giorno 11 ottobre dell’anno 54 in barba alle varie misure di sicurezza Claudio morì avvelenato tra violentissimi attacchi di diarrea. E il suo figlioccio Nerone, istruito da Seneca, dopo la nomina dell’esercito veniva insediato dal Senato.

Oggigiorno per difendere i piani dell’élite globalista si ricorre sempre più alla repressione culturale usando i media come clava. La comunicazione ufficiale diventa sempre più insopportabile ma non molla la presa anche a costo di scadere nel ridicolo. Si inventa un complottismo di comodo e burionizza il terrapiattismo come se questo fosse un problema serio.

 In realtà i complotti esistono e lottano assieme a noi. E la Storia lo dimostra.

 


domenica 11 ottobre 2020

Copalavecia week

 





 

 

Un’altra settimana di comunicazione ansiogena e psico-repressiva. Il decorso della malattia del presidente Trump dimostra che il virus è mutato e si guarisce in pochi giorni. Ma nessuno, ovviamente, lo dice. L’elite finanziaria farmo-tecnologica continua a sognare un futuro di generazioni fatte di cittadini individualisti e ipocondriaci (come in parte sono già gli americani) affinché imperi il marketing psicotico ma Trump può costituire un ostacolo. Perciò hanno reinvestito sui partiti democratici e sui media mainstreaming affinché venga sconfitto e cessi la sua vision caotica e indipendente.

L’establishment militare/industriale, come spiega l’apposito numero di LiMes, è ancora infarcito di russofobie per cui, come dice “nessun luogo è lontano” di Radio 24, Trump è stato costretto ad allegerire la pressione lanciando questa noiosa campagna di sputtanamento della Bielorussia.

In Italia niente di nuovo sotto il sole, salvo il dibattito sue mascherine che mostra qualche gustoso segnale di dissenso politico. 

Difronte all’ipotesi di organizzare il dissenso con qualche manifestazione mi è sembrato che attraverso Gabrieli il Ministero degli Interni abbia risposto correttamente, senza cercare il taglio repressivo ma rimanendo nel quadro costituzionale che prevede il dialogo e la libera manifestazione del dissenso politico. Del resto ciò sarebbe stato contraddittorio coi messaggi anti autoritari su Bielorussia e Hong Kong imposti dalla propaganda NATO. Quindi la repressione del dissenso è stata affidata alla stampa e al social debunking che ha oscillato tra la tacitazione e lo sputtanamento (definendo “Negazionisti No mask” i manifestanti) e cercando di ricondurre all’area sovranista i contenuti.

Il modello orwelliano di comunicazione sta quindi sostituendo il manganello in favore dell’orwellliana Though Police.

Anche in Polonia è stato alzato il tiro in questo senso. Sul web si possono vedere le manifestazioni.

 

                                                         ** ** **

 

Personalmente io rispetto le regole e se l'autorità mi dice di mascherarmi in nome della sicurezza collettiva mi adeguo e lo faccio senza moine. Ma di questo passo non vorrei dover passare alla disobbedienza civile ...

In proposito riporto l’intervento di Davide Barillari, Consiliere regionale del Lazio.

 

Si tratta di una Contestazione della obbligatorietà delle mascherine. E’ stato postato su Facebook e si riferisce alla decisione della Regione Lazio di rendere obbligatorio l’uso pubblico della mascherina all’aperto. Decisione regionale che ha preceduto il DPCM attualmente in iter.

Ne riporto alcuni pezzi perché mi piacciono e perché potrebbero essere fatti oggetto di inopinato debunking (censura mediatica).

                                                               

                                                                ***********

 

La narrazione usata sul Covid 19 ha stravolto l’effettivo indice di letalità della malattia per farlo apparire devastante. I dati disponibili dell’Istituto Superiore di Sanità relativi ai primi 1890 deceduti ci dicono che  solo 148 erano senza patologie pre-esistenti e che ben il 60,1% avevano 3 o più patologie. Sono morti principalmente anziani già ammalati abbandonati nelle RSA e lontani da propri parenti. In realtà non abbiamo dati affidabili sul numero di infettati, sul numero di morti, sugli effetti delle diverse misure di contenimento. Tutti gli adulti sani sono potenzialmente malati. Un persona sana oggi è potenzialmente pericolosa. (si trascura di considerare il fatto che) sino ad oggi ogni anno avevamo 8 milioni di contagiati dall’influenza.

Virus e batteri esistono da sempre, prima della nascita dell’uomo. Se la natura avesse creduto che noi per vivere nel mondo necessitassimo di una barriera, di un filtro contro i germi lo avremmo avuto sin dalla nascita.

 

La mascherina all’aperto è assolutamente inutile ed è antiscientifico definire contagiosa una persona senza sintomi. È questione di fisica e di buon senso: le trame del tessuto di queste mascherine sono così larghe da far passare qualsiasi virus. È come avere delle grate alle finestre per fermare le zanzare. Le dimensioni della particella virale sono quanto meno la metà rispetto alle trame delle mascherine più comuni usate dalla popolazione italiana. Basterebbe questo per dichiararne l’inutilità. Queste mascherine ( che per altre circostanze, come ad esempio le polveri industriali, potrebbero servire) nel caso dei virus non servono prorpio a niente perché il Covid lo lasciano passare.

La protezione (esercitata) dalla mascherina è basata su un fattore  più che altro psicologico; ma essa può essere anche un pericoloso veicolo di contagio (VEDI l’abstract di Donzelli qui sotto). L’emissione di virus è massima nei due giorni precedenti i sintomi e se il soggetto porta la mascherina essa lo obbliga ad un continuo riciclo respiratorio del proprio virus e in più aggiunge una resistenza all’esalazione. Ciò aumenta la spinta negli alveoli della carica virale elevandone la pericolosità e riducendo l’efficacia delle difese innate che sono posizionate nelle vie respiratorie superiori.

                                                          

                                                                             ***

L’obbligo mette in gioco il rischio di violazione del principio costituzionale che vieta di imporre al cittadino una misura sanitaria non voluta. In proposito esiste una sentenza del Tar di Strasburgo che definisce l’imposizione della mascherina per tutti una violazione della libertà personale. (Ciò potrebbe indurre la possibilità che il DPCM sia fatto oggetto di impugnazione per incostituzionalità, ma la proliferazione del contenzioso giudiziario è scoraggiata dall’alto livello pecuniario delle sanzioni). Ciò nonostante:

 

(Distanziamento sociale)

Le procedure di isolamento previste per chi presentasse a scuola sintomi influenzali, procedure che sono state poste in essere dai provvedimenti del Ministero della Pubblica Istruzione, sono prive di scientificità e ragionevolezza. Dal punto di vista legale esse sono norme che violano la Costituzione e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE. Su di essi sono già stati avanzati 166 ricorsi al TAR assieme alla richiesta di un rinvio alla Corte di Giustizia UE.

Siamo in presenza di una concezione del potere sanitario secondo la quale non siamo più liberi di essere sani ma siamo tutti potenziali untori.

 


 


-------------------

Cite as: Alberto Donzelli (2020). Mascherine “chirurgiche” in comunità/all’aperto: prove di efficacia e sicurezza inadeguate. E&P Repository https://repo.epiprev.it/1607

Abstract: Nella pandemia da Coronavirus organizzazioni internazionali, Istituzioni ed esperti hanno all’inizio raccomandato mascherine per la popolazione solo in presenza di sintomi, ma oggi molti paesi consigliano o obbligano all’uso di mascherine, estendendo una raccomandazione dei CDC.
Il Governo italiano ne prevede l’obbligo in luoghi chiusi accessibili al pubblico, compresi mezzi di trasporto, e comunque se non si possa garantire in modo continuativo la distanza di sicurezza. Varie Regioni hanno esteso l’obbligo ovunque fuori da casa.
Questo contributo analizza criticamente gli RCT riportati in una recente revisione sistematica per valutare l’efficacia delle mascherine mediche nel prevenire infezioni respiratorie in contesti universitari/comunitari e assembramenti all’aperto, e propone quesiti pertinenti, con risposte basate su ragionamenti per quanto possibile fondati su prove.
Discute anzitutto se le prove a sostegno delle posizioni più caute del Governo (e ancor più dell’OMS e dei CDC) siano più deboli rispetto a scelte alternative, analizzando criticamente i tre RCT disponibili.
Ricorda a chi per primo spetti l’onere della prova di efficacia e soprattutto di sicurezza.
Considera effetti collaterali sanitari molto sottovalutati dell’uso di mascherine in comunità e discute possibili pericoli per chi le indossi a lungo (senza reale necessità), a partire da chi fa attività fisica, ma non solo.
Discute i motivi del successo delle mascherine nel vincere la SARS, e le importanti differenze rispetto alla COVID-19.
In conclusione, propone di considerare le prove più valide oggi disponibili, rivalutando l’obbligo di mascherine all’aperto e le sue estensioni (senza discutere l’importanza di mantenere le distanze fisiche) e di attenersi alle raccomandazioni di usarle in spazi chiusi o se la distanza fisica non si può mantenere in modo continuativo, ma evitando anche per quanto possibile usi prolungati/continuativi di mascherine all’aperto.
Estensioni degli obblighi d’uso andrebbero precedute da RCT pragmatici indipendenti, che possano stabilire un bilancio netto tra benefici attesi e possibili danni.


 


venerdì 9 ottobre 2020

John Winston Ono Lennon, ottantesimo dalla nascita






Il 9 ottobre dell'anno 1940 a Liverpool una incursione notturna della Luftwaffe bombarda il porto sull'Atlantico e i cantieri navali. Julia, la madre, che fa la maschera di cinema, lo partorisce sotto le bombe e gli mette nome Winston perché vedeva in Churchill il difensore degli inglesi.

John sarà l'unico figlio e nel 1969/70 chiederà il cambio d nome, ma otterrà solo l'aggiunta di un nuovo nome: ONO. La cancellazione del secondo nome Winston gli verrà negata.

          ...

Julia LENNON, moglie di Freddy, madre di John e nonna di Julian morirà travolta da una automobile  diciotto anni dopo, il 15 Giugno 1958. Dell'incidente fu testimone Nigel Whalley, amico e coetaneo di John.

Costui sostenne che il poliziotto fuori servizio Eric Clague al momento dell'impatto era ubriaco e andava forte.
Ma lui negò sotto giuramento e non venne condannato.






lunedì 5 ottobre 2020

Weekly wish

 







La SETTIMANA inizia col lamento preventivo da parte del mainstream contro chi non si allinea all’immanente Dpcm. Si tratta dell’ennesimo provvedimento che allunga, questa volta fino al 2021 lo stato di emergenza. E’ una prassi che mette in condizione il tecnico che ci governa di dribblare il potere delle Regioni in tema di sanità e al tempo stesso ne consolida il potere contrattuale sul tavolo UE per negoziare gli aiuti di stato chiesti dal capitale.

Le squadre di calcio che sono state trasformate in società finanziarie quotate in borsa devono avere gli stadi pieni per rinnovare i contratti pubblicitari in vista del dopo covid per cui boicottano il distanziamento sociale anche se ci ha fatto fare bella figura nel teatrino globalista. E quindi i giornalisti piagnucolano sulla partita Juve/Napoli.

Il lockdown (clausura) rafforza i consumi on line a danno delle piccole imprese. Esse, alla faccia del “piccolo è bello” usato nei decenni scorsi per decostruire la classe operaia, non ce la fanno a riorganizzarsi in funzione dell’e-commerce globale e dipendono totalmente dl sostegno pubblico. Alla faccia del liberismo.

Ma il meteo ci ha scaricato sei messi di piogge in un giorno solo confermando che virus e clima sono fattori che impongono l’accelerazione dei cambiamenti sociali e infrastrutturali.

 

Quindi questa è anche la settimana in cui si stringe l’operazione di fagocitazione dei voti populisti. Bisogna infatti sistemare in fretta una serie di cose prima del semestre bianco che inizierà a fine Luglio 2021 e i parlamentari che sono stati eletti contro il PD devono essere rapidamente irregimentati in una maggioranza che eleggerà un Presidente della Repubblica omologo all’establishment sovranazionale.

Se il Dibba e Casaleggio jr. non ci stanno buon per loro nel frattempo buon lavoro e 

buona settimana a tutti. 



--------------------


You say: love is a temple, the higher law.

               You ask me to enter, but then you make me crawl

     and I can't be holding on to what you got,

                          when all you got is hurt


(tu dici che l'amore è un Tempio, la legge più alta, mi chiedi di entrare ma poi mi fai strisciare 

ed io non posso tenerlo su quando tutto ciò che hai è dolore...)

                                                                      Paul David Hewson, 

                                                                                                degli U2



domenica 27 settembre 2020

Appunto sul movimento eugenetico, gli Usa e la Germania nazista










Una novantina d'anni fa la Federazione Internazionale delle Organizzazioni Eugenetiche si riunì a Roma per discutere “urgenti contromisure” alla contaminazione della razza. Era il 27 settembre 1929.

Per i delegati la Federazione aveva preparato un appello da proporre al duce Mussolini e una carta geografica indicava le popolazioni “difettose” in ogni continente. In quella sede giunse Mussolini con i suoi ospiti della serata, Charles Davenport e Eugen Fisher ai quali, dopo averli ricevuti a Palazzo Venezia aveva mostrato la grandiosità dei resti romani.

 Il primo di questi due ospiti (Davenport) era considerato uno dei più prestigiosi biologi dell’epoca, dirigeva l’Ufficio del Registro Eugenetico presso il Cold Spring Harbor Laboratory di Long Island che era una istituzione finanziata dalle famiglie Carnegie, Rockfeller e Harriman e si occupava di pulizia etnica della immigrazione. Partecipava in qualità di delegato e rappresentante degli Stati Uniti.

Il secondo (Fisher) era il medico e antropologo tedesco che conduceva ricerche sulla nascente genetica umana riscoprendo e rivalutando Mendel. Fu anche rettore della Università Frederick William di Berlino nonché membro del partito Nazista e le sue idee ispirarono le leggi di Norimberga del 1935. Era presente nella sua qualità di presidente della Federazione.

Mussolini, considerato all’epoca un prestigioso leader internazionale, fece gli onori di casa e un saluto formale all’assemblea senza però assumere impegni. E’ molto probabile infatti che non gradisse la collocazione dell’Italia sulla carta geografica che la mostrava tra le nazioni con popolazioni inferiori. E soprattutto aveva firmati i Patti Lateranensi da appena otto mesi. E’ anche probabile che, preso atto dei nuovi obiettivi di contenimento degli arrivi migratori stabiliti dagli USA, si fosse rafforzato nella propria convinzione circa la necessità di una politica della famiglia che si caratterizzasse per la crescita demografica e il miglioramento della qualità della razza attraverso lo sport e l’istruzione. Gli anni successivi infatti videro il regime impegnato in un grande sforzo di crescita con il sogno dell’impero. Ma questa stessa politica porterà l’Italia in collisione con la Società delle Nazioni e all’antisemitismo.
Gli Stati Uniti invece erano ormai da un ventennio avviati ad una politica di igiene razziale e ormai 27 Stati avevano recepito le linee approvate dal Congresso nel 1924 con la legge Johnson-Reed che mirava ad impedire la procreazione contaminata con soggetti deboli e minorati. Veniva praticato il divieto di matrimonio (tassi di natalità differenziali) e la sterilizzazione forzata soprattutto dopo che nel 1927 il presidente della Corte Suprema Olivei Wendell Holmes aveva decretato che una ragazza madre, Carrie Buck, venisse “resa sterile perché ritardata come i suoi antenati”. Questa visione eugenetica era condivisa e sostenuta dall’ambiente scientifico, che era ancora suggestionato dalle dottrine di Francis Galton, era stata vista favorevolmente da Woodrow Wilson e buona parte di quel ceto politico che ben si accompagnava alle campagne proibizioniste.


Un ruolo importante nella diffusione di quelle idee lo aveva svolto il medico tedesco residente nel Connecticut Alfred Poetz con i suoi scritti. Costui tornò in Germania ove propagò la propria visione eugenetica. Ciò era in sintonia con gli obiettivi della stessa Amministrazione americana che nel 1923 aveva nominato emissario per l’Europa Harry Laughlin, teorico appunto della compulsory sterilization.

Le campagne eugenetiche americane e le idee nazionalsocialiste in Germania si sostenevano reciprocamente e quando la Germania varò nel 1933 un piano di sterilizzazione di 400 mila cittadini minorati, epilettici, deformi ecc. molti ambienti istituzionali americani salutarono l’evento con entusiasmo. Si può quindi collocare in questa epoca il cambio di leadership nel movimento eugenetico internazionale in favore della Germania. Con la leadership tedesca medici ed esperti eugenisti americani torneranno in Germania al servizio del Reich. Tra questi Edwin Katzen Elleboren che lavorerà nel campo di Buchenwald finendo la propria carriera con una condanna all’ergastolo.

Al processo di Norimberga la collaborazione tedesco statunitense costituirà uno dei principali argomenti di difesa per gli imputati e tra gli atti si trova anche la sentenza Holmes del 1927.


Interessante è soprattutto la posizione del Vaticano. PIO XI condannò l’eugenetica prima della guerra con l’enciclica sul matrimonio Casti Connubii del 31 Dicembre 1930.


L’unico paese europeo che accettò l’impostazione eugenetica americana promossa da Laughlin fu la Svezia che a partire dal 1934 sterilizzò 63.000 esseri umani.

                                                        ***


La legislazione eugenetica che prese corpo negli Stai Uniti nel trentennio antebellico rimase in vigore a lungo. In alcuni stati quelle leggi vennero abolite solo negli anni settanta. Nella prassi però essa smise di essere applicata in particolare dal 1952 quando venne promulgata la legge che consente l’acquisizione della cittadinanza americana indipendentemente da sesso o etnia. Ciò costituì un netto segnale di inversione di tendenza. 







-----------------------------

                      Metà delle vite che voi salvate non sono degne di essere salvate, perché sono inutili, mentre l'altra metà non andrebbe salvata perché è perfida. La vostra coscienza non vi rinfaccia mai l'empietà di questa guerra permanente contro i piani della Provvidenza? 

                                                                                                 
                                                                                                        Benjamin Franklin 1764

venerdì 18 settembre 2020

Jimi, il cinquantesimo e la memoria sbranata

 


Il 18 settembre 1970 a Londra verso mezzogiorno giunge morto all’ospedale di St Mary Abbot’s di Kensington James Marshall Hendrix.




Era rientrato da poco più di due settimane dall’isola di Wight dove, alla terza edizione del festival di musica rock, egli aveva tenuta la su più famosa esibizione.

Egli era figlio del woodoo perché nelle sue vene scorreva sangue nero, messicano e pellerossa. Gerry Stickells, suo road manager, fu chiamato ad identificarlo e dopo il riconoscimento ufficiale alle 12 e 45 venne redatto l’atto di morte. Toccò quindi al coroner di West London, dr Gavin Thurston, confermare il referto e indicare la causa della morte nel soffocamento per aver ingurgitato il proprio vomito. Seguì anche l’indicazione di una possibile intossicazione da barbiturici.

Il primo ottobre 1970 si tenero i funerali a Seattle con la bara portata nella chiesa battista di Rainer Avenue. Furono i familiari a volere così, in forma privata e con i canti gospel intonati da Petronella Wright. Non ci furono né rock né blues in quella cerimonia religiosa cui erano presenti, sempre a titolo privato, Miles Davis, Johnny Winter e John Hammond nonché il ristretto gruppo musicale di Jimy composto dal bassista Noel Redding e il batterista Mitch Mitchell seguiti dal producer Alan Douglas e il fonico Eddie Kramer. La salma si diresse poi verso il cimitero di Greenwood a Renton nella periferia di Seattle, accompagnata dal canto When The Saint Go Marchin’ In.

Costoro in serata svolsero un tributo musicale per Jimy in un locale del centro, il Food Circus. La session purtroppo non venne registrata, non si trattava infatti di un concerto bensì di un semplice e sincero omaggio. 

Si stima che la sua tomba attiri punte di 14 mila persone all’anno. Il suo culto infatti, come per molte altre rock star, produce anche leggende complottistiche. Nel suo caso l’idea che egli possa essere stato ucciso con una sapiente mescolanza di Durophet (amfetamina) e un sovradosaggio di Vesparax, un medicinale tedesco, è stata oggetto di un lungo contenzioso tra due donne: Monika Dannemann, una ex pattinatrice di alto livello sportivo immigrata dalla Germania Est accreditata dalle cronache come la sua compagna in quei giorni, e Katy Etchingham, un’altra amica che le cronache accreditano come “sua storica girlfriend”.

Costei nel 1993 ha ottenuto la riapertura del caso Hendrix da parte del ministero dell’interno Britannico. A convincere il ministero fu un dossier elaborato da esperti investigatori privati al servizio della Etchingham nel quale, partendo dal verdetto aperto del coroner si sostiene la responsabilità della Dannemann nella morte di Hendrix. Hendrix aveva preso l’amfetamina prima di di tornare dalla Dannemann e poi mentre stava con costei avrebbe ingoiato ben nove compresse del barbiturico tedesco. Sta di fatto che il mattino dopo ci fu un forte ritardo nella chiamata dell’ambulanza e anche un furto. Nell’inchiesta del 1993 furono sentite anche varie pop star degli anni settanta. Erano coinvolti anche Angela ed Eric Burdon.

 Il caso non ha avuto soluzione e la morte, per suicidio tramite inalazione gas di scarico dell’auto, della Dannermann, avvenuta il 5 aprile del 1996 contribuì all’archiviazione definitiva.

 

 

 



----------------

I'm the one that's got to die when it's time for me to die, 

so let me live my life the way I want to.


                               ( If 6 was 9 )

mercoledì 16 settembre 2020

Telegiornale RAI Natale 1970

 







L’influenza si inasprisce. Pericolo alzarsi appena cessata la febbre. Curiamoci subito e bene i postumi influenzali.

Una domanda: che cosa ci ha portato il Natale?

Una vera epidemia. 13 milioni di italiani a letto; un italiano su quattro e cinquemila sono passati a miglior vita. Le strade, le fabbriche gli uffici, i mercati si sono mezzi svuotati. A riempirsi invece sono stati gli ospedali. Doppi letti dunque anche se le ciniche sono sempre le stesse.

Quando Mao starnuta, dice un proverbio inglese coniato da poco, Il mondo si ammala. Infatti l’epidemia di questo inverno è nata a Hong Kong nel luglio del ’68, un anno e mezzo fa. Ha impiegato 18 mesi per arrivare in Italia ma in compenso ci ha colti del tutto impreparati. Adesso che è quasi passata, è risalita al nord e ha varcato le alpi, possiamo fare un bilancio. Negativo senz’altro. L’influenza non è pericolosa? E chi lo dice?

Non bastano sciroppi e supposte, gocce e iniezioni, che vengono dopo, occorre fermare il virus prima che arrivi. Ma come? Col vaccino. Che c’è e in qualche paese fuori d’Italia è stato distribuito tenutp conto che il ceppo dell’influenza è quasi sempre lo stesso. Prevenire insomma, non soltanto reprimere. Senza contare il pericolo di ricadute. Staremo a vedere. Tra due anni, fra tre. Il girotondo ricomincia, pensiamoci in tempo.




------------------------

                     Defecatio matutina tamquam medicina;

                                                           defecatio vespertina ducit hominem ad ruinam.

[saggezza latina]








domenica 6 settembre 2020

LA RISPOSTA, degli operai Marzotto

 




Il 6 Settembre del 1970 a Milano alle prime elezioni che avvengono nel nuovo quadro di diritti sindacali stabilito dalla Legge 300, cioè le elezioni del CdF (scheda bianca, senza liste precostituite dai sindacati), gli operai eleggono futuri membri delle BR: ad esempio Corrado Alunni, Paola Besuschio, e Pierluigi Zuffada. (allora Sinistra Proletaria) Iniziano patiche di PROCESSI di Reparto (a crumiri e leccapiedi) e attacchi ai dirigenti. Le prime BR si presentano con un volantino che contiene le liste dei dirigenti da attaccare. Cortei interni agli uffici degli impiegati. I quali rispondono con denunce e provvedimenti disciplinari, in altri casi con “controscioperi”. Alla Borletti gli operai respingono l’accordo già firmato dai sindacati e tengono fuori gli impiegati dalla mensa. 

L’anno dopo prenderà piede l’uso intenso della Cassa Integrazione (lasciando che venga percepita come anticamera della disoccupazione) come strumento di contrattacco aziendale. E inizierà la lunga tiritera padronale sulla crisi economica. Per una decina d'anni infatti ad ogni incontro o trattativa i rappresentanti sindacali si sorbiranno il lamento padronale sulla crisi del mercato e il costo del lavoro.

Alla Marzotto di Valdagno e Maglio nei mesi convulsi che seguono le fasi acute delle lotte entrano i delegati della Cgil grazie al voto libero su scheda bianca. E gli echi delle lotte operaie lombarde e piemontesi molto più aggressive si mescolano con le cover ironiche di Sanremo composte durante l’occupazione degli stabilimenti. 

    Un gustoso esempio è dato questo volantino scritto in fabbrica e tirato col ciclostile della CISL nel trentesimo giorno di occupazione:





Qui i dirigenti da attaccare vengono indicati in versi










mercoledì 2 settembre 2020

2 settembre 1970 attentato ad Atene









Attentato ad Atene del 2 settembre 1970. Fu preparato in una sezione milanese del PCI. Venne utilizzato un timer uguale a quello di Segrate. Fu un esponente del PCI che subito dopo l’episodio fece in modo che Simioni e il suo gruppo espatriasse in Francia. Era Alberto Malagugini, senatore e giudice della Corte Costituzionale.

Silvia Malagugini, figlia di Alberto, era moglie di Duccio Berio il braccio destro di Simioni.

Di tale attentato se n’è occupata anche una Commissione Moro stabilendo che a progettarlo era stato Simioni volendo attaccare l’ambasciata americana ad Atene. Inizialmente avrebbe dovuto essere Mara Cagol a realizzarlo, ma Curcio si oppose fermamente e venne scelta Maria Elena Angeloni impiegata negli uffici della Mondadori di Milano 31 anni, separata, madre di un bimbo ed iscritta al PCI nella sezione XXV Aprile.


L’attentato non andò nel modo previsto e l’auto VolksWgen predisposta saltò per aria prematuramente. I Funerali si tennero a Milano con la partecipazione ufficiale della Resistenza Greca rappresentata da Melina Mercuri. La Federazione del PCI negherà la propria presenza e anche l’iscrizione. Al segretario di sezione verrà imposto di strappare anche la matrice della tessera di Elena. Assieme a lei morì il venticinquenne greco cipriota Giorgio Tsekuris.

Ne parla anche Franceschini nel libro intervista “Che cosa sono le BR”. Gli esplosivi erano italiani e il tipo di pianificazione è riconducibile al Superclan di Corrado Simioni (colui che verrà indicato anni dopo da Bettino Craxi come il "grande vecchio" del terrorismo italiano). Il timer era truccato, era un orologio Lucerne come quello usato a Segrate il 14 marzo 1972.


Il fatto che sia stato usato lo stesso tipo di timer che due anni dopo farà saltare il corpo di Feltrinelli mi intriga molto. Truccare i timer in modo da farli esplodere eliminando l’agente che li deve piazzare è una costante delle manipolazioni dei servizi segreti. Serve ad eliminare l’ignaro incaricato  dell’attentato; un soggetto che, qualora catturato, potrebbe rivelare i contatti della cellula.


Elena è tutt'oggi ufficialmente onorata in Grecia come martire della Resistenza.
Ed è la zia di Carlo Giuliani, ucciso nel G8 di Genova il 19 Luglio 2001.







MAGNIFICAT, di John Rutter

  John Rutter è un direttore di coro e compositore contemporaneo di chiara fama e talento. La sua musica corale è accessibile, apprezzata ed...