domenica 25 luglio 2021

il 25 Luglio '43 e le mire anglotitine sul Nord Italia

 




 

All’alba del 25 Luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo decise la deposizione del Duce Mussolini e il Re nominò capo del governo italiano il maresciallo Badoglio. Mussolini fu arrestato e condotto all’Isola di Ponza e poi alla Maddalena e in fine in Abruzzo in un albergo del Gran Sasso da dove Otto Scortzeny lo liberò il 12 settembre. In poche ore venne creata la Repubblica Sociale Italiana con sede a Salò sul lago di Garda capeggiata da Mussolini. In quei momenti più di un milione e mezzo di italiani stavano combattendo oltre frontiera e nei Balcani era in corso l’operazione Konstantin che vedeva i tedeschi disarmare gli italiani.

Il 26 luglio era scattata l’operazione Alarico con 8 divisioni tedesche che attraversarono il Brennero invadendo la penisola. Sul teatro italiano il SOE (special operations executive, servizio inglese) operava senza la possibilità di offrire alcuna garanzia in cambio della collaborazione partigiana; il Foreign Office (Eden) infatti non era disponibile a prendere alcun impegno relativamente alla restituzione delle colonie e alla integrità dei confini a fine guerra. Anzi, su questo ultimo punto in particolare, il Foreign Office era pienamente consapevole, se non condiscendente, che la resistenza Titina aveva messo gli occhi sull’Istria.

 



E' suggestivo pensare che nei due anni successivi tra Soe, partigiani titini e combattenti francesi di De Gaulle, sia circolata più volte l'idea di spartirsi a guerra finita il Nordest italiano da una parte (assicurando ai comunisti uno sbocco sull'Adriatco da trasformare in un attracco petrolifero) e la Valdaosta dall'altra...



MAGNIFICAT, di John Rutter

  John Rutter è un direttore di coro e compositore contemporaneo di chiara fama e talento. La sua musica corale è accessibile, apprezzata ed...