giovedì 21 luglio 2022

crisi Draghi

 








Crisi di governo Draghi. Si tratta a mio avviso di una manfrina tesa a drammatizzare l’aspettativa dell’opinione pubblica ipnopedica. In caso di elezioni anticipate vi sarà un upgrading autoritario che permetterà maggior controllo mediatico-sanitario al fine di porre le operazioni belliche fuori da condizionamenti popolari. Il regime Draghista ha bisogno di un contratto sociale a maggior cogenza per far digerire il drammatico autunno incombente. Perciò comincia dalle ali con gli arresti dei sindacalisti CUB USB ecc. I reati contestati, oltre a quello storico di resistenza a pubblico ufficiate connesso a picchettaggi,  riguardano quello ancor più preoccupante di Associazione per delinquere. Ciò è molto grave perché segna una nuova tappa nello stato di eccezione emergenziale.

Si taglia l’area a sinistra della Cgil perché ci si rende conto che quest’ultima non e più in grado i controllare il mondo del lavoro incazzato. Vedremo.

Nel frattempo trovo molto preoccupanti queste notizie di arresti collegato all-esercizio del diritto di sciopero. Si tratta di una operazione inaccettabile qualunque sia la sigla sindacale. Spero non vengano confermate ma in caso contrario mi aspetto in cuor mio una reazione netta di TUTTO il fronte sindacale.

 

 



mercoledì 6 luglio 2022

PECUNIA NON OLET

 





Nel decennio scorso l’abazia di Praglia è stata al centro di un contenzioso internazionale del quale poco si è saputo e poco si è parlato. Si tratta della rivendicazione, da parte dei benedettini di Praglia, della tenuta di Dajla, situata nella diocesi di Pola e Parenzo.

Il trattato di Osimo, le cui trattative erano state condotte riservatamente, fu firmato da Mariano Rumor e Milos Minic il 10 Novembre del 1975 con efficacia nel 1977. Esso stabiliva definitivamente i confini tra Italia e Jugoslavia chiudendo un contenzioso che risaliva alla fine di WW2 quando le truppe di Tito avevano invaso e poi ottenuto vari territori dell’Istria e della Dalmazia.

In tali circostanze era stato anche nazionalizzato il monastero di Dajla i cui frati erano stati arrestati e mandati ai lavori forzati. Tale monastero era stato fondato proprio dai benedettini di Praglia a metà del 1800 avendone ricevuti i terreni in eredità dal conte Francesco Grisoni. E in conseguenza del trattato di Osimo i benedettini di Praglia avevano ricevuto un risarcimento pari ad 1,7 miliardi di lire.

Ora, nel 1991 il Vaticano era stato tra i primi stati a riconoscere ufficialmente la Repubblica della Croazia indipendente e ciò aveva dato avvio, in un quadro di buoni rapporti diplomatici, ad un processo di denazionalizzazione che aveva assegnato alla diocesi di Pola e Parenzo la nuova proprietà della tenuta.

Alla luce di tale nuova condizione giuridica il vescovo di Pola, monsignor Milovan, aveva trattato la vendita dei terreni a soggetti austriaci interessanti ad uno sfruttamento turistico della tenuta. Ciò però avveniva ignorando le rivendicazioni proprietarie dei benedettini di Praglia, i quali nel 2006 portarono il caso in tribunale.

Papa Benedetto XVI, investito del problema che assumeva via via proporzioni sempre più preoccupanti dopo la presa di posizione ufficiale della chiesa croata creò una apposita commissione di giuristi ed esperti prelati i quali alla fine riconobbero il diritto italiano di rientrare in possesso dei beni e dei risarcimenti.

Il 6 Luglio del 2011 il vescovo croato venne sospeso, in sua vece venne nominato un commissario ad actum (cioè con valore solo per tale atto) il quale firmò l’apposito accordo predisposto dal nunzio apostolico dei Balcani.

La vicenda avveniva durante l’iter per l’entrata della Croazia nella UE e le autorità croate enfatizzarono l’aspetto politico del problema. A partire dal Presidente Stjepan Mesic le autorità croate alzarono la voce denunciando un supposto tentativo italiano di mettere in discussione gli accordi di Osimo e tale vertenza politico-diplomatica giunse al punto di dichiarare nulli i provvedimenti di denazionalizzazione. I beni in questione ritornarono pertanto di proprietà dello Stato croato e al Vaticano non rimase che impugnare la decisione (soverchiando di fatto il ruolo della chiesa croata). Ma il bello della vicenda è che il Vaticano vinse la causa proprio nei tribunali croati riottenendo così l’assegnazione dei beni alla Chiesa locale e… in cauda venenum… quando la diocesi di Pola si fece avanti per riscuotere i diritti di proprietà conseguenti a tale sentenza si scoprì che intanto proprio i benedettini di Praglia negli anni precedenti avevano aperto, alla chetichella, una società a responsabilità limitata denominata Abbazia che permise loro di incamerare finalmente sia il risarcimento che i diritti sul monastero.

 

PECUNIA NON OLET

------------

 Nell’abbazia padovana dopo il chiostro pensile e la sala capitolare si approda al refettorio monumentale. In questa sala ampia e solenne si sono tenute e si tengono le riunioni degli abati priori di vari monasteri e, forse proprio per questo, il tema del potere e delle sue lusinghe appare citato ripetutamente nelle decorazioni lignee degli scranni. Ebbene in questa sala vari stemmi, imprese e cifre, creano un gioco di significati che stuzzica lo spirito e certamente illumina ed ispira le astuzie di un potere millenario che nei secoli ha imparato a vincere con la discrezione: BIS PECCARE IN BELLO NON LICET.

 

 ------- 

http://omniavulnerant.over-blog.it/article-l-attimo-colto-a-praglia-nel-2001-109528343.html


http://omniavulnerant.over-blog.it/article-l-attimo-colto-a-praglia-nel-2001-109528343.html


sabato 2 luglio 2022

Oak elections

 






Caro diario,

Le elezioni del 25 settembre 2022, frutto di una crisi di governo immotivata e semiclandestina, sono un trucco per impedire che si sviluppi una opposizione sistemica nel paese. L’Italia si trova già in default tecnico e Draghi non avrebbe accettato di gestire l’annuncio ufficiale. Il conflitto ucraino si è rivelato una sabbia mobile che renderà impossibile il rilancio della crescita. È del tutto ragionevole temere che durante e dopo le elezioni gli effetti drammatici della crisi morderanno in modo insopportabile e l’idea di una stretta autoritaria verrà presentata come necessità ovvia e inevitabile.

 

La Russia non sta soffrendo di alcun isolamento finanziario e monetario mentre il regime sanzionatorio colpisce solo l’economia europea. Si profila anzi un miglioramento della posizione internazionale russa con un rafforzamento dei legami con Teheran e con Erdoghan in una prospettiva di allargamento commerciale con i Brics. È stato raggiunto l’accordo con la Ucraina per lo sblocco del grano.


Mattarella ha voluto che si voti subito per non dare tempo alla vera opposizione di emergere sul piano elettorale. I simboli andranno depositati entro il 14 Agosto e le firme per liste di nuovi partiti senza macchina elettorale collaudata sono impossibili sotto l’ombrellone agostano. La finta opposizione del centrodestra conta proprio su questo e si prepara alla scorpacciata di poltrone.

 

Di positivo c’è solo il fatto che si sta affermando ed accumulando una giurisprudenza di primo grado che reintegra lavoratori lasciati a casa senza stipendio perché sospesi in base all’obbligo da legge Speranza. È un processo che smentisce la credibilità di una politica sanitaria fondata sulla vaccinazione e mirante alla quarta dose. In vista del fallimento di tale politica le lezioni anticipate sviano il problema.

Emergono elementi che mostrano come se non fosse stato per i media televisivi Trump non avrebbe perso le elezioni. L’elezione di Biden  e stata solo il gesto disperato dell’élite globalista  

 

Continuo a credere nel risveglio e l’apocalisse dei corrotti.

 

 

 -------------------------------------         

Italian political elections are just a fake against the people. Draghian team needs to deal rapidly the default and war in Ukraine turns back against the European interests. The real opposition will not have time to emerge in the electoral game, but it will be the apocalypse in the becoming future.  



 

 -------------------------------------  

                                    Algeria /regalia, answer/awners

 (risposta algerina, regalia proprietaria)

 

 


MAGNIFICAT, di John Rutter

  John Rutter è un direttore di coro e compositore contemporaneo di chiara fama e talento. La sua musica corale è accessibile, apprezzata ed...