mercoledì 23 marzo 2022

L' attentato a Vittorio Emanuele Marzotto

 




Il 25 Ottobre 1921 Vittorio Emanuele Marzotto viene gravemente ferito con colpo di pistola sparato da Vittorio Nizzero, figlio naturale non riconosciuto. Costui muore subito mentre VEM muore il 25 marzo 1922. Il figlio legittimo Gaetano jr (11 ottobre 1894 – 11 agosto 1972) rimane erede unico.

L'attentato avviene a conclusione di uno dei più duri scioperi della storia aziendale/cittadina ed è condotto con uno stile tipico di tutti gli attentati politici dell'epoca: assassino che viene da fuori Italia, sparo alla testa ecc. E' possibile che il Nizzero sia stato ucciso sul posto da una delle guardie armate di Marzotto. 

L'agiografia familiare ha sempre sostenuto essersi trattato di un gesto personale e non di un attentato politico. Ciò è possibile, ma va comunque sottolineato che se un  figlio naturale fosse stato riconosciuto il patrimonio ereditario di Gaetano Jr. sarebbe stato dimezzato e probabilmente avrebbe innescato azioni di riconoscimento imitative a parte di altri possibili figli naturali le cui madri avevano accettato la danarosa tacitazione.

Inoltre la vita di VEM era assicurata presso i LLOYDS di Londra e, come nel caso di Umberto primo di Savoia morto in un attentato, il premio non venne riscosso subito ma venne lasciato in Inghilterra per essere poi riscosso molti anni dopo la soluzione della lunga ed aspra vertenza legale di Gaetano Jr. col ramo dei cosiddetti "marzottini".

Nel libro di Bairati e in quello di Dal Lago si trovano descrizioni ed interpretazioni dell'episodio che causò la morte di VEM.

"Gaetano Marzotto ereditò così la fortuna e il ruolo del padre in un momento in cui il suo apprendistato come uomo di industria si stava ormai completando. La costante collaborazione con il padre e le esperienze all'estero gli avevano ormai fornito gli elementi necessari per prendere la guida dell'azienda." (Bairati 162)

(la mia impressione è che il clima di forte tensione sociale abbia favorito il gesto di Vittorio Nizzero). Oltre agli articoli di giornale cui si riferisce Bairati per la ricostruzione c'è un fascicolo della polizia in ACS. Esso è relativo al tentato ricatto subìto da Gaetano per opera del fratello di Vittorio, Gaetano Nizzero.



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Notare i nomi totalmente "marzottiani" scelti dalla madre sedotta e silenziata,,,







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