venerdì 15 agosto 2025
Karoshi
In Giappone, nelle notturne veglie di Tokyo, la città si erge quale scenario sociopatico, ove le luci degli edifici per uffici risplendono quali lanterne di una follia collettiva. I salarymen, vestiti di abiti scuri, si muovono quali automi di una cultura lavorativa che sembra divorare le loro anime, condannandoli a una esistenza di fatica e sofferenza.
Ma al di là delle apparenze, si cela un mistero cosmico: la produttività è tra le più basse nel mondo sviluppato, nonostante le lunghe ore di lavoro. Il Karoshi, la morte per superlavoro, è il sacrificio estremo di questo rito sacrificale, ove le vittime sono immolate sull'altare della produttività.
La domanda centrale risuona quale mantra: perché le persone in Giappone lavorano così duramente? È possibile che un paese possa continuare a costruire il proprio futuro su una cultura del lavoro così impegnativa e pericolosa? La ricerca di un equilibrio tra lavoro e vita è un imperativo mistico, che richiede una profonda introspezione e una trasformazione spirituale. Solo così il Giappone potrà trovare la via d'uscita da tale labirinto di fatica e sofferenza, e riscoprire il valore sacro della vita.
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"Fall down seven times, stand up eight."
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