lunedì 1 febbraio 2016

TTIP, Segreti e Misteri







TTIP.

Enrica Perucchietti definisce senza mezzi termini “una trappola” questo trattato sul commercio euroatlantico. E richiama alcune critiche rese note dalle manifestazioni di piazza tenutesi in Germania il 10-17 Ottobre 2015. 

Le manifestazioni tedesche seguivano a quello che costituisce l’unico atto di informazione ufficiale finora compiuto dalla UE. L’ otto Ottobre 2015 infatti è stato diffuso un documento d 18 pagine su TTIP. Esso assieme ad altri documenti trapelati nelle redazioni dei principali quotidiani ha scatenato le proteste.


Il punto principale di controversia sarebbe la cosiddetta clausola ISDS (Investor-State Dispute Settlement) che risponde ad un concetto di salvaguardia degli investimenti molto caro alle multinazionali. Concetto del quale la Germania ha già esperienza e l’opinione pubblica sa di cosa si tratta. E qui la Perucchietti cita un esempio clamoroso: “nel 2009 il gruppo svedese Vattenfall ha citato in giudizio il governo tedesco chiedendo 1,4 miliardi di Euro contro la decisione di abbandonare l’energia nucleare”. In regime ISDS la multinazionale avrebbe diritto al rimborso dei mancati profitti e la libertà di decisione del popolo ne sarebbe pesantemente condizionata.


In pratica col TTIP si entrerebbe in uno scenario nel quale le regole di mercato vengono decise dai colossi economici multinazionali e non più da governi democratici. 
La legislazione dei paesi firmatari verrebbe quindi ipotecata, ingessata dai contratti di fornitura stipulati dai loro governi con le grandi multinazionali ciò in terreni come sanità e farmaci ridurrebbe le sicurezze in molti paesi a causa di una omologazione degli standard di qualità e sicurezza.


E su altri terreni come i media e internet ancora peggio.





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