sabato 16 febbraio 2019

Italia perdente






Recentemente Paolo Mieli ha scritto un ottimo articolo sul Corriere circa la opportunità di chiudere la guerra in Afghanistan. Opportunità di fatto auspicata dall'attuale ministra della difesa.

Il Re è nudo. Questi 17 anni di invasione, voluta da Bush jr. e giustificata come guerra al terrorismo, si rivelano oggi un fallimento e una ulteriore sconfitta militare degli Stati Uniti. Come quella del Viet Nam, dice Mieli. Il pericolo sarà il dopo, quando, esattamente come avvenuto nel caso precedente in cui l’invasione fu russa, i talebani faranno fuori l’attuale governo più o meno amico.
Inoltre c’è il pericolo di una guerra civile con Al Qaeda. Ma soprattutto con ISIS che si sta radicando proprio in Afghanistan dopo la sconfitta siriana. Una minaccia per l’occidente, compresa l’Italia.


L’Italia, per decisione a suo tempo presa dal governo Berlusconi, ha partecipato a pieno titolo a tale guerra riportando 53 caduti. Va annoverata pertanto tra i perdenti.



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