sabato 25 maggio 2019

WW3: occhio a Trump








Il mainstream nostrano sta trascurando l’escalation mediorientale. In particolare le dichiarazioni di Trump che ha manifestato l’intenzione di mandare sistemi e armi segrete con 1500 militari nell’area per contenere il pericolo iraniano. ll senatore indipendente Barney Sanders è stato subito chiaro circa la possibilità che questa scelta possa, consapevolmente o meno, causate una guerra. Merkel e Macron in altro contesto, hanno manifestato in questi giorni segnali di apertura verso la Russia e anche qui poca enfasi sui nostri media.

Ovviamente non credo ad una ingenua sottovalutazione; penso piuttosto ad un prudenziale, quanto imbarazzato, silenzio attendista da parte del governo. Sui rapporti con l’Iran siamo in sintonia con la UE la quale tiene ai buoni rapporti e ad un rilancio delle opportunità commerciali con l’Iran.  Questo spiega anche lo sciopero dei camalli che hanno boicottato l’approdo della nave che trasporta esplosivi verso l’Arabia saudita. L’iniziativa è nobile e riflette l’orientamento dell’ONU, ma al tempo stesso è contraddittoria col fatto che finora quelle armi le avevamo prodotte e vendute proprio ai sauditi senza tanti scrupoli.

C’è aria di svolta, ma in questo momento l’Europa si trova a gestire una contraddizione: non siamo usciti dall’accordo sul nucleare che pone fine alle sanzioni ma siamo dentro una NATO che è ancora dipendente dall’alleato americano il quale invece da quell’accordo è uscito unilateralmente. E purtroppo la stessa contraddizione vale anche per il conflitto turco-kurdo nel nord Siria.



Ma fortunatamente la speranza è sempre l'ultima a morire...

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