venerdì 27 gennaio 2023

Situazione Kossovo


 

Articoli come questo della foto sottostante diffondono una visione inesatta della situazione Kossovo. Essi purtroppo sono frequenti e rispondono ad una logica propagandistica che non fa onore al giornalismo italiano.


Io non pretendo di insegnare niente a nessuno ma mi risulta che le cose stiano nel modo che segue.


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Il territorio del Kossovo rappresenta un centro minerario industriale che interessa la UE.

Lo status del Kossovo è in corso di definizione.

Formalmente sarebbe ancora una Provincia autonoma nell’ambito della sovranità serba. Ma l’esercizio dei poteri di amministrazione territoriale è sospeso da parte della Serbia perché sostituito dalle Nazioni Unite.

Dopo la Guerra con bombardamenti NATO 1998 – 1999 abbiamo la Risoluzione n. 1244 del 1999 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU che ha proposto l’istituzione di una Amministrazione Internazionale in attesa della definizione di un nuovo status.

Tale risoluzione è accettata dalla comunità internazionale come punto di riferimento. Per attuarla nel 2006 viene incaricato il mediatore Martti Hassam di presiedere una trattativa (internazionale a Bruxelles) tra Belgrado e Pristina. Da quel momento viene accettata una situazione provvisoria di SOSPENSIONE di Status Kossovaro. 

Durante tale stato transitorio alcune attività di governo sono state assunte da UE e ONU. Nel 2008 abbiamo la AUTOPROCLAMAZIONE  di indipendenza. Ad essa consegue il riconoscimento da parte di una serie di Stati tra cui l’Italia ma tale riconoscimento ha solo valore di atto politico non giuridico (non impegna cioè i tribunali internazionali). Alla auto proclamazione è seguito il varo di una costituzione (come proposta). In tale Costituzione viene prevista la figura di un Rappresentante Civile Internazionale (RCI). Essa costituisce un caso assestante che rende il Kossovo NON assimilabile ad altri casi.

I negoziati hanno prodotto accordi parziali tra Serbia e Kossovo a Bruxelles nel 2013.

La UE ha inviato una propria missione denominata EULEX (European Union Rule of Law) con l’invio di 2000 uomini di cui 200 italiani. Non si tratta di militari ma esperti di polizia e ordine pubblico. Tale missione e scaduta ma vige un provvedimento di proroga che ha ridotto pero’ il personale inviato fino a giugno di ques’anno. La riduzione del contingente internazionale comporta il fatto che devono arrangiarsi localmente per le funzioni di polizia interne e questo genera conflitti tra l’etnia serba e Kossovara.

Se non si trova un nuovo accordo di rinnovo per la Serbia gli accordi di sospensione scadono e il Kossovo ritorna provincia autonoma serba. La Serbia infatti aveva accettato la sospensione di sovranità solo in termini transitori  nella prospettiva di entrata nella UE. Con la crisi ucraina però tale prospettiva si allontana perché la NATO non gradirebbe.

 


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Objectivity is not possible, but fairness could be...






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