mercoledì 14 giugno 2017

WW3: la settimana di Armageddon












Il G7 di Taormina ha avuto una coda nel G7 Ambiente tenutosi successivamente a Bologna. In tale circostanza è stato confermato l’annunciato ritiro statunitense dai patti di Parigi che prevedono piani di contenimento delle emissioni industriali compatibili con una politica energetica post petrolifera attenta alle esigenze cinesi. 

Non si tratta, come dice la propaganda anti-trumpista, di voler inquinare per difendere i posti di lavoro americani, quanto piuttosto di un passo tattico per rafforzarsi in un negoziato bilaterale USA-Cina. La ricerca della bilateralità come metodo negoziale nella globalizzazione è la cifra scelta da Trump per ribaltare i tavoli globali ormai sistematicamente ostili agli Stati Uniti. Vedremo cosa butta, per l’intanto l’Europa prepara la svolta germanocentrica post brexit. Ciò viene fatto puntando le carte su due tavoli: quello monetario, come spiega bene l’ultimo numero di LiMes, e quello militare.


A tal proposito, sempre nell’ultimo LiMes, l’interessante articolo di Matteo Garavoglia parla di progetto ANKERARMEE, ovvero un percorso di costruzione di un esercito-àncora in cui gli stati satellite come i Paesi Bassi pongono progressivamente sotto comando tedesco le proprie forze. Le fonti tedesche parlano di previsioni di investimento per 130 miliardi di euro in quindici anni, però è ancora presto per valutarne seriamente l’impatto perché non va dimenticato il carattere elettorale della fase tedesca. Si tratterebbe comunque di piani di spesa che non vanno nella direzione cara al Pentagono e Obama, di puntare invece sulla difesa antimissile della NATO in chiave antirussa. E bisognerà prima o poi prendere atto che la nuova “vision” militare europea del dopo Taormina non avrà al centro l’idea ormai ossessiva, di rafforzare il fronte orientale.




Non ci è dato sapere ancora quali siano gli orientamenti italiani in proposito, anche se abbiamo come presidente del consiglio uno che, a differenza di Renzi, queste cose le conosce abbastanza bene. Penso però che non sia un caso che costui, Gentiloni, reduce dall’incontro NATO di Bruxelles, sia andato a stringere le mani degli operai che costruiscono i nostri aerei militari. E anche il Fondo Monetario Internazionale, con la sua revisione ottimistica della crescita italiana, ha probabilmente voluto dare una sorta di benedizione al nuovo scenario armageddone.





-------------------------------------------
 Ap 16,7

Etiam Domine Deus Omnipotens, vera et iusta iudicia tua
 










Nessun commento:

Posta un commento

DSP alle europee

  Alla fine della campagna di raccolta sono state consegnate 60mila firme. Non bastano ma sono state un’ottima occasione per parlare con la ...