lunedì 31 luglio 2017

Obligatoire? Non merci.










1 - L’iter di conversione in legge del Decreto Lorenzin sull’obbligatorietà dei vaccini ha raggiunto un approdo. I giornali hanno comunicato i contenuti risultanti della nuova norma in modo confuso e contradditorio con il giornale di Vicenza che un giorno mette e il giorno dopo toglie il Morbillo dalla lista degli obbligatori, FQ pasticcia i raccomandati e i tempi verifica ecc. Il Corriere di Sabato forse era un po’ più preciso, ma il quadro finale della informazione al cittadino era piuttosto deludente. Non si capisce ad esempio, dall’informazione giornalistica, se il vaccino esavalente è in quanto tale obbligatorio o no. Pare che quattro siano obbligatori e gli altri no per cui non si capirebbe, se non in termini di marketing-giacenze, perché non prendere il monodose. Inoltre pare che alcuni monodose non obbligatori non vengano più prodotti proprio per costringere i sistemi sanitari a rendere obbligatoria l’inoculazione del polivalente.  
Mah. Districheranno gli specialisti. Certo però che se io fossi un legislatore prima di votarlo vorrei che fosse chiarito.


Sul tema alcuni membri del Senato stanno promuovendo causa contro Lorenzin per “danno erariale”. Lo Stato infatti sarebbe costretto a comprare l’esavalente nonostante la legiferazione di obbligatorietà sia appunto, solo per quattro. Il Pagamento della differenza sui due rimanenti, non obbligatori causerebbe una spesa aggiuntiva ingiustificata di ben 114 milioni di Euro per il sistema pubblico. Speriamo che sappiano ciò che dicono…

In ogni caso esiste certamente la Sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano del 23 Settembre 2014 dove si riconosce l’esistenza di nesso causale tra vaccinazione esavalente e patologia dell’autismo. Sentenza che, giusta o sbagliata che sia scientificamente, fintantoché fa giurisprudenza costituisce impedimento giuridico a rendere obbligatorio l’esavalente stesso. Ecco quindi che si fa una legge che rende obbligatori solo quattro mentre si sostiene una campagna informativa imprecisa e confusa che lascia credere che siano obbligatori tutti e sei.  E, ovviamente, qualora fosse così non c’è di meglio che, appunto, somministrare l’esavalente. 

Ma allora si apre una contraddizione pesante: il decreto Legge, nella sua stesura finale, cosa prevede che accadrà a coloro i quali hanno già fatto una monodose di vaccino risultante non obbligatorio, ma compreso nell’esavalente? Gli inadempienti saranno sanzionabili? Mah. Districheranno gli specialisti. Certo però che se io fossi un legislatore prima di votarlo vorrei che fosse chiarito.





2 – La rivista INTERNAZIONALE, nel suo numero 1214 uscito e rimasto in edicola tra il 21 e il 27 Luglio 2017, mi ha offerto un’ottima occasione di approfondimento sul tema della obbligatorietà vaccinale nella sua rubrica CONFRONTI di pgg 34 – 35.

Si mettono a confronto le due tesi riprendendo articoli del dibattito francese. Anche in quel paese infatti il primo ministro ha annunciato l’intenzione di rendere obbligatori undici vaccini per l’infanzia. Per la precisione lo ha fatto in un discorso alla Assemblea nazionale tenuto il 14 Luglio scorso. In tale occasione Edouard Philippe ha anche citato l’Italia come modello da seguire elogiando la nostra Ministra della Sanità. Evidentemente aveva già assicurazioni che il provvedimento sarebbe passato… 


La prima, favorevole all’obbligo, sostiene che essendo scomparse le malattie del passato i cittadini non si rendono più conto del valore dei vaccini e il moderno scetticismo ne è la conseguenza. La gente è scettica sui vaccini perché la loro efficacia è mediaticamente invisibile. Ciò alimenta una sorta di mercato della paura che trova spazio in internet. Forse -  giunge a dire l’esperto francese – “sarebbe il caso di sanzionare i siti che diffondono notizie false sui vaccini.”

La seconda posizione, contraria all’allarmismo vaccinista, è tratta da un articolo apparso su Le Monde ed esprime il punto di vista del collegio francese dei Medici di Base. Questi medici di base e professori universitari argomentano che: “ in Francia l’epidemia di Morbillo citata dal Primo Ministro ha causato, negli ultimi dieci anni, in media un decesso all’anno … e la maggioranza delle vittime erano bambini con deficit immunitario.” Cioè piccoli pazienti a vaccinazione controindicata. Non ci sarebbe quindi nessun motivo per istituire obblighi.
Un nuovo obbligo, scrivono, susciterebbe l’accusa di provocare effetti indesiderati e ingolferebbe i tribunali.

Posizioni interessanti che condivido.





Ora vedremo se si placano le polemiche o no nel nostro Paese, ma certamente il tema di riflessione non va abbandonato perché la salute dei bambini non si fa con lo scontro tra autoritaristi e complottisti, ma con l’informazione corretta e valutazione scientifica indipendente…





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Nel frattempo gurdatevi questo:

https://youtu.be/ROVzbFYvStQ




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